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BIBLIOTECA ARIOSTEA - Invito alla lettura mercoledì 25 settembre

'Le leggi dell'imitazione' di Gabriel Tarde 'ritrovate' da Filippo Domenicali

24-09-2013 / Giorno per giorno

Sociologo, filosofo e criminologo francese di fine Ottocento, Gabriel Tarde torna a far parlare della sua opera maggiore, ‘Le leggi dell'imitazione', con la pubblicazione della versione integrale in italiano curata da Filippo Domenicali che mercoledì 25 settembre sarà presentata nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea.
Nel corso dell'incontro, aperto a tutti gli interessati e organizzato in collaborazione con il Corso di laurea in Filosofia dell'Università di Ferrara, dialogheranno con il curatore Marco Bertozzi, Rino Genovese e Franco Bacchelli.

 

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)
Gabriel Tarde ‘Le leggi dell'imitazione' a cura di Filippo Domenicali (Edizioni Rosenberg & Sellier, 2012)
Un classico ritrovato. Si può definire così la prima pubblicazione integrale in italiano dell'opera maggiore di Gabriel Tarde, finalmente accessibile nell'edizione curata da Filippo Domenicali. Pubblicato a Parigi nel 1890, all'epoca della costituzione della sociologia come scienza, il testo affronta i nodi centrali della disciplina in un percorso che parte da una definizione dei principi della sociologia per spaziare in territori apparentemente eterogenei, che vanno dalla linguistica alla religione, dalla mitologia alla politica, dall'economia all'etica e all'arte. Noto in Francia come rivale e opposto simmetrico di Durkheim, dimenticato a lungo in Europa, ripreso negli Stati Uniti dalla Scuola sociologica di Chicago, rilanciato da Gilles Deleuze come interlocutore privilegiato intorno ai temi della differenza e della ripetizione, Tarde è anzitutto un acuto analista del rapporto tra scienze naturali e scienze sociali. Nella dialettica tra differenza e ripetizione egli vede il motore dello sviluppo umano a tutti i livelli, in un moto dinamico tra la variazione e la duplicazione, tra l'invenzione e l'imitazione. Il lettore sarà colpito dall'attualità del suo pensiero in riferimento soprattutto alla questione della moda e del prestigio, nei termini di un'anticipazione del dibattito contemporaneo sui temi della democrazia, dell'Europa e della cosiddetta globalizzazione. Gabriel Tarde (1843-1904), sociologo, filosofo, criminologo, a lungo magistrato, pensatore radicalmente antiaccademico, ma erede di una lunga tradizione che può contare su nomi come quelli di Montaigne e Montesquieu, approderà negli ultimi anni della sua vita alla cattedra di filosofia moderna del Collège de France. Questo libro inaugura la nuova collana "La critica sociale", diretta dal filosofo Rino Genovese.