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BIBLIOTECA ARIOSTEA - 'Il Presente remoto 2013': incontro lunedì 7 ottobre alle 16,30

‘Sante, guerrieri e biplani' nell'immaginario artistico di Bruno Vidoni

04-10-2013 / Giorno per giorno

Raccoglie le finzioni fotografiche e pittoriche firmate da Bruno Vidoni il volume a cura di Roberto Roda e Mariateresa Alberti che lunedì 7 ottobre alle 16,30 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea. Il libro, dal titolo ‘Bruno Vidoni: le inattendibilità del vero' sarà al centro della conversazione ‘Sante, guerrieri e biplani. Gli immaginari di Bruno Vidoni, un trickster dell'arte e della fotografia italiana' organizzato in collaborazione con il Centro di Documentazione storica del Comune di Ferrara nell'ambito del ciclo di incontri ‘Il presente Remoto 2013'.
All'incontro sarà presente l'assessore alla Cultura del Comune di Cento Claudia Tassinari, il vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Ferrara Massimo Maisto e il dirigente del Servizio Biblioteche e archivi del Comune di Ferrara Enrico Spinelli.

 

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Le mendaci provocazioni fotografiche e pittoriche dell'artista centese morto prematuramente nel 2001, rivivono finalmente raccolte e organicamente studiate in un volume prodotto dal Comune di Cento con la collaborazione scientifica del Centro Etnografico del Comune di Ferrara. I falsi reportage sulla guerra vietnamita-cambogiana e gli scontri fra i cattolici irlandesi e l'esercito inglese negli anni Settanta sono entrati di diritto nella Storia della fotografia italiana. Ma l'inventiva di Vidoni fu davvero senza freno: immaginò un intero inesistente paese avente come patrona una santa inventata di sana pianta: Santa Bladina. Costruì dal nulla leggende agiografiche, storie popolari, falsi materiali devozionali fra cui una serie di bellissimi ex voto dipinti. S'inventò persino un pittore aereo futurista.
Le sue imposture artistiche non furono mai degli scherzi goliardici, perché sempre contenevano gli elementi per essere smascherate. Furono invece salutari provocazioni per raccontare i meccanismi della credulità, per riflettere sulle improbabili verità ottiche dell'informazione mediatica, per sbeffeggiare la saccenteria artistica di presunti esperti.