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ASSESSORATO PARI OPPORTUNITA' - Lunedì 2 dicembre alle 15.30 nella sala della Musica seminario dedicato ai media. Il calendario completo

Un mese di iniziative per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne

13-11-2013 / Giorno per giorno

 

 

LINK ALLE SCHEDE E AI MATERIALI SULLE INIZIATIVE: http://www.provincia.fe.it/?nav=92&news=3985F0D73CC8B8EAC1257C220049515E

(A cura dell'Ufficio Stampa della Provincia di Ferrara)

 

Fra gli appuntamenti in calendario:

>> LUNEDI' 2 DICEMBRE 2013 ore 15,30 - Sala della Musica, Via Boccalone 19, Ferrara

SEMINARIO organizzato da Comune di Ferrara, Provincia di Ferrara, Centro Donna Giustizia, Udi di Ferrara

Seminario pubblico sul tema del rapporto tra media e violenza di genere e coordinato da Dalia Bighinati di Telestense, con le giornaliste Francesca Barzini di Raitre, Giovanna Pezzuoli del Corriere della Sera, Antonella Cardone della Rete G.i.U.L.i.A.

 

Un calendario fitto di iniziative e manifestazioni. Così Ferrara si prepara a celebrare il 25 novembre, ossia la Giornata mondiale contro la violenza alle donne.
Per l'ampia partecipazione di istituzioni, enti locali, associazioni e imprenditori al programma ferrarese delle manifestazioni, l'assessore provinciale alle Pari opportunità, Caterina Ferri, ha avuto parole di ringraziamento per tutti, compreso Luca Manfredini di Conad, che ha deciso di aderire devolvendo l'1% della spesa a campagne di sostegno alle donne.
Perché il punto doloroso della questione, ha ancora ricordato Caterina Ferri, è "il fatto dell'omicidio delle donne in quanto donne e in questo senso la legge contro il femminicidio è un segnale positivo, anche se rimangono ampi margini di miglioramento".
Si è associata ai ringraziamenti anche la collega con pari delega del Comune capoluogo, Deanna Marescotti. "Il contrasto alla violenza sulle donne - ha esordito - non si fa in una data particolare, ma per 365 giorni, perché nessuno di fronte a questo dramma può non indignarsi".
Una cosa che sta accadendo da tempo nel nostro territorio, specie da quando, tre anni fa, la prefetto, Provvidenza Delfina Raimondo, ha riunito attori e soggetti interessati attorno ad un tavolo per sottoscrivere un protocollo d'intesa. Documento con la finalità di costituire una rete attorno al tema, perché ciascuno da solo non può bastare.
A ricordarlo è stata la presidente del Centro Donna Giustizia, Paola Castagnotto.
"Come Centro - ha detto - potremmo limitarci al nostro lavoro di accoglienza e di accompagnamento delle donne in difficoltà, ma abbiamo deciso di metterci in gioco per favorire questa rete di energie e risorse".
Un impegno che solo per la definizione del programma di incontri, dibattiti, spettacoli, mostre e tavole rotonde in occasione della Giornata del 25 novembre, richiede al Centro Donna e Giustizia almeno sei mesi di lavoro.
Altro dato sottolineato con soddisfazione dalla Castagnotto è quello dei sei incontri già in calendario con le scuole, così come non meno importante l'appuntamento con i media, il due dicembre prossimo, "perché rappresentare la violenza subita dalle donne è complicato - ha continuato -; occorre conoscerla e raccontarla con professionalità".
Passi avanti si stanno facendo per la verità su questo campo, se la locale tv Telestense, è stato ricordato, ha deciso di raccontare fatti, casi ed esperienze, durante tutto l'anno e non solo nelle feste comandate.
Tanti altri sono stati gli ospiti intervenuti alla presentazione del programma ferrarese, a cominciare dal presidente del Consiglio comunale di Ferrara, Francesco Colaiacovo, alla presidente provinciale Udi, Liviana Zagagnoni, e a Fulvia Signani dell'Ausl estense.

 

 

 

Progetto "Violenza di genere e rete locale"
II progetto si sviluppa sul territorio della provincia di Ferrara ed è promosso dal Comune di Ferrara (capofila) insieme al Centro antiviolenza Centro Donna Giustizia, al gruppo locale del Movimento Nonviolento e al nascente Centro d'ascolto per uomini maltrattanti. A fronte del crescente fenomeno della violenza intrafamiliare registrato anche nel nostro territorio, il progetto ha la finalità di rafforzare la rete integrata sul territorio per favorire, da un lato, il recupero della identità della donna annullata dal ciclo di violenza, dall'altro attuare un programma innovativo di
trattamento per gli autori di violenza, non come alternativa alla sentenza di condanna ma come misura aggiuntiva volta a prevenire futura violenza.
In questa cornice si inseriscono anche azioni di sensibilizzazione rivolti alla cittadinanza In generale e ad alcuni target in particolare - adolescenti e giovani; operatori sociali, del diritto e delle forze dell'ordine; giornalisti, ecc. - per sostenere una cultura di rispetto di ogni persona e di rifiuto della violenza come strumento di risoluzione dei conflitti interpersonali.
Obiettivi specifici del progetto
Dare maggiore visibilità al fenomeno della violenza domestica che spesso rimane invisibile e nascosta anche alle donne, attraverso iniziative pubbliche o formative.
Riconoscere la violenza: da parte della donna la cui fiducia e stima di sé è stata minata dalle aggressioni; da parte degli autori degli atti violenti, aiutati ad assumere responsabilità attraverso programmi specifici per maltrattanti.
Migliorare gli interventi per la protezione e la sicurezza delle donne e dei/Ile loro figli/e, viste le conseguenze gravi che la violenza domestica causa sui minori che assistono o sono vittime.
Prevenire attraverso azioni di sensibilizzazione e conoscenza pubbliche e laboratori rivolti ai giovani. Sostenere percorsi di elaborazione del vissuto di violenza per ottenere dei cambiamenti, per investire nuovamente le proprie energie e potenzialità nella ricerca di punti di riferimento, attraverso nuove relazioni personali, maggiori e più chiari contatti con la rete dei servizi attraverso Protocolli per i criteri di accoglienza all'interno della rete sociale.
Tempi Da metà novembre 2012 a metà maggio 2014. L'avvio del Centro di ascolto per uomini maltrattanti è previsto nel marzo 2013.

Finanziamenti: Ministero Pari opportunità e del Comune di Ferrara.

Immagini scaricabili:

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