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CASA DI LUDOVICO ARIOSTO - Inaugurazione sabato 7 dicembre alle 18 in via L. Ariosto 67

'Ariosto immaginato', in mostra le miniature di Angela Pampolini

05-12-2013 / Giorno per giorno

Si intitolala "Ariosto immaginato" la mostra di miniature che Angela Pampolini ha realizzato ispirandosi ai versi del grande poeta che sarà inaugurata sabato 7 dicembre alle 18 alla Casa di Ludovico Ariosto (via L. Ariosto 67). L'allestimento, che resterà in parete fino al 9 febbraio 2014, è a cura dei Musei Civici d'Arte Antica. Le visite, ad ingresso gratuito, si potranno effettuare da martedì a sabato negli orari 10-13/15-18, domenica 10-13. Chiuso il lunedì.

LA SCHEDA (a cura di Angelo Andreotti, direttore dei Musei civici d'Arte Antica ) - Molto spesso le immagini che affiancano un testo possono avere vita autonoma, essere cioè gustate per se stesse e senza l'ausilio della parola al punto, a volte, che il legame rischia di sciogliersi persino dal fenomeno della evocazione. Molto raro è invece il caso in cui l'immagine, pur garantendosi una propria indipendenza estetica, nel momento in cui si tiene vicina al testo che l'ha provocata, riveli quella pienezza di senso che è maggiore rispetto alla somma delle parti. Non solo per sé, ma anche per il testo stesso, e poco importa se si tratta di qualche magistrale verso di Ludovico Ariosto, come quelli che Angela Pampolini ha sapientemente scucito dalle Satire e dall'Orlando furioso, cercando nel proprio immaginario il modo migliore per avvicinarsi al testo pur mantenendo la giusta distanza per non appiattirsi in esso.

Nella sua ricerca Angela non ha scelto come protagonista né il testo né l'immagine, ma quel qualcosa di ineffabile e di invisibile che li lega l'uno all'altra, quella prossimità tra due dimensioni che pur restando distanti e separate raggiungono il reciproco limite estremo in cui il guardarsi è già un toccarsi. Il mondo di Angela è fatto di piccole e intense cure, di meticolosa e tenera attenzione finanche verso la scelta della materia, che in fondo trascende se stessa, non è inerte (del resto la materia non lo è mai), ma custodisce l'anima di una scelta filtrata da ricordi, stupori, sensazioni. E' materia viva e significante, spesso raccolta in un attimo di fantasia in attesa di incontrare quel tempo che gli antichi greci chiamavano kairós, quel "momento buono" che la renda capace di significare qualcosa.
Ma i versi di Ariosto anche qui diventano materia. Materia raccolta perché sentita senza alcun fine, e proprio per questo destinata "a tempo debito" a incontrare una forma che non sia più parola, bensì quella materia dell'anima (fotocopie, vecchie carte, foglie di ginkgo biloba, ...) trattenuta nell'immagine da chine, matite, acquerelli, ..., che "a tempo debito" avrebbe trovato l'occasione per farsi immagine e significare altro da sé.

Informazioni: Call Center Ferrara Mostre e Musei Tel. 0532.244949 Fax 0532.203064 e-mail: diamanti@comune.fe.it

 

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