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Il Consiglio comunale a confronto con i rappresentanti delle categorie produttive e dei sindacati

Come contrastare gli effetti della crisi economica e occupazionale e favorire la ripresa

09-11-2009 / Giorno per giorno

"Oggi questa assemblea è chiamata a discutere su come la crisi economica stia incidendo sulla nostra comunità e a capire gli effetti sul mondo produttivo e sulle famiglie ferraresi della ricaduta della crisi finanziaria partita circa un anno e mezzo fa". Con queste parole il presidente Francesco Colaiacovo ha aperto in mattinata la seduta straordinaria del Consiglio comunale (proseguita poi anche nel pomeriggio). Convocata a seguito di una richiesta avanzata a termini di Regolamento dai gruppi consiliari PpF, Io amo Ferrara, Rifondazione Comunisti italiani, Lega nord e PdL, l'assemblea è stata appunto dedicata al dibattito sui provvedimenti da adottare nell'interesse della cittadinanza per fronteggiare la crisi economica e occupazionale in atto anche nella nostra provincia.
Ai lavori hanno partecipato diversi ospiti, in rappresentanza delle associazioni di categoria dei vari settori produttivi e dei sindacati, invitati sui banchi del Consiglio per portare un qualificato contributo di conoscenze dirette della realtà operativa e occupazionale. Un momento di approfondimento per tutti e l'occasione per aprire un confronto volto ad individuare le azioni più efficaci fronteggiare effetti e ricadute negativi sulla nostra realtà economica e sociale.
"All'inizio i messaggi sui media erano controversi, - ha proseguito il presidente del Consiglio comunale - l'analisi sull'evoluzione di quello che stava succedendo con il fallimento di importanti banche e il crollo di borse mondiali erano le più varie, tanto che alcune categorie di cittadini, quelle con il posto di lavoro stabile ed il credito garantito, percepivano addirittura un giovamento dalla caduta dei prezzi, dalla deflazione. Il sit-in degli operai della Nylcon di questa mattina dimostra come la crisi non sia psicologica, non sia una nuvola passeggera, ma stia incidendo sulla carne viva delle persone. I dati macroeconomici potrebbero fa pensare che la crisi sia alle spalle, soprattutto guardando profitti e bonus delle grandi banche nel mondo, mentre le difficoltà delle famiglie e le difficoltà delle imprese continuano ancora a crescere: in realtà oggi nessuno sa dire quando potremo tornare ad un PIL e ad una percentuale di occupati pari a quelli del 2007."
In apertura di seduta sono intervenuti i rappresentanti di categoria e dei sindacati Davide Fiocchi presidente Ascom a nome di Confcommercio e Confesercenti, Corradino Merli direttore CNA anche a nome di Confartigianato, Mauro Tonello presidente Coldiretti, Nicola Gherardi per Confagricoltura a nome anche di Cia e Copagri, Roberto Bonora per Unindustria, Mirco Dondi presidente Lega provinciale cooperative, Costanzo Bardella (U.g.L.), Paolo Baiamonte (Cisl).

Interventi del Consiglio - Nella seconda fase, riservata ai contributi del Consiglio comunale, sono intervenuti i consiglieri Valentino Tavolazzi - PpF (che ha presentato una mozione - respinta), Simone Merli - Pd (che ha presentato una mozione anche a nome dei gruppi IdV, Sinistra aperta, Laici riformisti, Rifondazione comunisti italiani - accolta), il sindaco Tiziano Tagliani, e successivamente i consiglieri Giorgio Dragotto (PdL), Antonio Tafuro (PD), Enrico Balestra (PD), Alex De Anna (IoamoFe).
"Ringrazio tutti coloro che hanno portato il loro contributo concreto e fattivo a questo dibattito - ha affermato il sindaco - auspicando che venga evitato da tutti il rischio di recitare solo il proprio ruolo e restare così chiusi all'interno di una polemica politica. Lo dobbiamo alle imprese, ai lavoratori, alle famiglie che chiedono all'Amministrazione cose concrete. Credo che l'atteggiamento giusto per chi governa la città sia di assumersi precise responsabilità. Sono diverse le occasioni in cui ho manifestato questo intento, 'decidendo di decidere' e trovando a questo proposito una forte condivisione negli incontri con il mondo imprenditoriale avuti negli ultimi tempi. Un dato che emerge con chiarezza è che la nostra Amministrazione deve costare il meno possibile ed essere più semplice possibile. Già nel 2009 abbiamo introdotto risparmi e iniziative che hanno questi obiettivi. Continueremo ad attivarne altre. Bisogna poi cercare di comprendere quali sono i punti fondamentali di queste azioni, che cosa è essenziale attivare nel futuro prossimo e che cosa non lo è. Fino ad ora il nostro territorio ha avuto un ruolo marginale rispetto alla linea di sviluppo della regione e rispetto ai grandi investimenti sulle infrastrutture. E' pronta a partire, al proposito, una fase di cambiamenti con l'avvio di un quadro di sviluppo diverso da quello al quale siamo abituati che prenderà spunto, tra l'altro, dalla nostra posizione a nord del porto di Ravenna, sul quale stanno convergendo investimenti e progettualità. Non è più vero che il nostro territorio fa perdere tempo alle imprese: sta invece dimostrando che può essere appetibile, aperto a nuovi insediamenti, che può semplificare le proprie procedure mettendo a frutto un lavoro avviato insieme alla Camera di commercio e alla Provincia. Nonostante le grandissime difficoltà, prima di tutto il Patto di Stabilità, investiremo ancora su Ferrara città d'arte e cultura, sulla qualificazione del centro storico, continuando a individuare un contenitore per il turismo congressuale. Lo sforzo sarà quello di attivare le sinergie con Regione e Provincia. Rispetto ai molti eventi dei quali è costellato il calendario annuale ferrarese, eventi caratterizzati tuttavia da una scarsità di sponsorizzazioni, dovremo scegliere cosa fare, optando ovviamente per quelle iniziative che lasciano al territorio i maggiori benefici in termini di ricaduta economica.
Per quanto riguarda il petrolchimico sappiamo che negli ultimi dieci anni gli accordi di programma hanno favorito una svolta anche in termini ambientali. Ricordo che le procedure di bonifica sono partite, a differenza di molti altri siti italiani, grazie anche alla forte collaborazione fra enti pubblici e aziende coinvolte. Non possiamo permetterci di perdere e non valorizzare questa area come zona di investimento. Pensiamo anche alla positiva sinergia con il mondo universitario cittadino. Vero e proprio pezzo della nostra economia, l'università ha grandi potenzialità nel mettere i risultati della ricerca al servizio delle nostre imprese e assicurare a tutti crescita e competitività".


Ripresa dei lavori - Nel corso della ripresa pomeridiana sono intervenuti i consiglieri Alessandro Talmelli (PD), Valentino Tavolazzi (PpF), Daniele Civolani (Sa), Francesco Rendine (PDL), Cristina Corazzari (PD), Giorgio Sasso Scalabrino (IdV), Marco Lucci (PD), Luca Cimarelli (PdL), Annalisa Ferrari (PD), Irene Bregola (RCI), Giovanni Cavicchi (Lega nord).
Per dichiarazioni di voto sono intervenuti i consiglieri Valentino Tavolazzi (PpF), Silvia Pulvirenti (PD), Luca Cimarelli (PdL), Giorgio Sasso Scalabrino (IdV), Alex De Anna (Io amo Fe).

Votazioni - In chiusura di seduta si è proceduto alla votazione dei due documenti presentati: il Consiglio ha respinto (3 voti a favore) la mozione presentata dal gruppo Progetto per Ferrara e accolto (23 voti a favore) il documento presentato da Pd, IdV, Sinistra aperta, LR, RCI.