RESIDENZA MUNICIPALE - Esposizione aperta al pubblico fino al 27 marzo nel Salone d'Onore
In mostra le calzature che hanno fatto la storia della Manifattura Berluti
27-02-2014 / Giorno per giorno

Ripercorre la storia della Manifattura Berluti, attraverso i volti dei suoi protagonisti e le sue calzature simbolo, l'esposizione ‘Berluti's Heritage Exhibition' che rimarrà aperta al pubblico fino al 27 marzo prossimo nel Salone d'Onore della residenza municipale.
L'iniziativa, promossa dalla stessa Manifattura in collaborazione con il Comune di Ferrara, nell'ambito delle manifestazioni del Carnevale Rinascimentale a Ferrara, è stata inaugurata stamani dal sindaco Tiziano Tagliani e dall'amministratore delegato di Manifattura Berluti Jean-Baptiste Barthes.
“Con questa esposizione – ha dichiarato il sindaco – abbiamo voluto offrire ai ferraresi un saggio dell’affascinante storia della produzione manifatturiera di questo brand che ha instaurato con Ferrara un legame sempre più stretto, grazie anche alla joint-venture con l’Amministrazione comunale che condurrà presto all’apertura di nuovo stabilimento dell’azienda a Gaibanella”.
“L’idea su cui si fonda questa mostra – ha sottolineato Jean-Baptiste Barthes – è quella di raccontare l’eredità che a partire dal 1895 i vari membri della famiglia Berluti hanno lasciato all’azienda permettendole di crescere e di farsi conoscere in tutto il mondo. Un patrimonio basato sul ‘saper fare’ che ha permesso alla Maison di rimanere sempre al passo con le evoluzioni della moda e che oggi vogliamo continuare a perpetuare espandendo la produzione in nuovi territori come quello ferrarese”.
“I modelli di calzatura in mostra – ha precisato Caroline Martel, coordinatrice del Servizio Patrimonio di Berluti – raccontano la storia della Maison e della grande creatività dei loro ideatori. Dalla prima scarpa di Alessandro Berluti realizzata nel 1895 con un unico pezzo di pelle e ancora modernissima alla scarpa da neve creata per Greta Garbo, dal mocassino disegnato da Olga Berluti per Andy Wharol alla scarpa con il ‘taglio’ omaggio a Lucio Fontana. Tutti modelli di grande originalità frutto dell’unione di tradizione e innovazione”.
La mostra rimarrà aperta liberamente al pubblico fino al 27 marzo prossimo, negli orari di apertura del palazzo municipale.
LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)
'Berluti's Heritage Exhibition', la storia della Maison dal 1895 ad oggi
Le fondamenta della Maison Berluti furono gettate nella Parigi del 1895 e sono state in seguito sviluppate da quattro consecutive generazioni della famiglia Berluti che hanno saputo coltivare un know-how eccezionale nell'arte della fabbricazione delle forme, assieme a uno studio profondo dell'anatomia del piede e a una vera passione per cuoio e rivestimenti.
Oggi Berluti è molto più di un prestigioso produttore di scarpe. Nel 2005 fu introdotta la pelletteria e nel 2011, grazie alla nomina del direttore artistico Alessandro Sartori, un'intera collezione d'abbigliamento.
Le collezioni moderne di scarpe e abbigliamento su misura e prêt-à-porter Berluti sono un riferimento per l'abbigliamento maschile innovativo ma sempre fedele alle proprie tradizioni. Cura del dettaglio, rispetto per chi sa tagliare e assemblare i materiali con maestria, stile: sono questi i cardini della cultura e della storia senza tempo di Berluti.
Le tappe della storia di Manifattura Berluti raccontate nell'esposizione 'Berluti's Heritage Exhibition':
1895
Nel clima di effervescenza e di cambiamenti che hanno segnato la fine del XIX secolo, Alessandro Berluti stabilì il suo atelier di 'bottier' a Parigi per creare calzature su misura.
Nel 1895 creò il modello 'Alessandro', una calzatura fabbricata a partire da un singolo pezzo di pelle senza cuciture visibili, che divenne l'emblema dello stile della Maison. Questa scarpa, la prima a portare il marchio Berluti, divenne popolare fra gli eleganti gentiluomini dell'epoca che vestivano abiti raffinati ed esclusivi mentre una nuova generazione di artisti sfidava i codici dell'eleganza dell'alta società.
1928
Torello Berluti, ultimogenito di Alessandro Berluti, introdusse disegni di successo caratterizzati da linee pulite e semplici che richiamavano lo stile Art Déco del periodo. Nel 1928 ampliò l'attività grazie all'apertura di una nuova sede in rue du Mont Thabor e poi in rue Marbeuf, il primo e storico negozio, a pochi passi dagli Champs-Élysées.
1959
Talbinio Berluti, il figlio di Torello, introdusse scarpe prêt-à-porter di lusso, una gamma di modelli a disponibilità immediata realizzati interamente a mano nella tradizione dei grandi calzolai. All'alba di una nuova era, furono un successo immediato per una clientela molto specifica e più giovane: il jet set.
1962
Olga Berluti, cugina di Talbinio, ha segnato profondamente la storia di Berluti grazie agli 'Andy', mocassini creati e indossati con entusiasmo da Andy Warhol. Da allora questo modello continua a portare il suo nome ed è diventato uno dei classici della Maison. Olga ha portato un tocco di vivacità perfezionando la pelle Venezia utilizzata dalla Maison e introducendo un rivestimento rifinito a mano in una palette di sfumature esclusive oggi immediatamente riconducibili al marchio Berluti.
2011
Alessandro Sartori, direttore artistico della Maison, crea collezioni di scarpe e prêt-à-porter portando a nuova vita uno stile eterno e reinventando un vocabolario per l'abbigliamento maschile innovativo ma sempre fedele alla tradizione. Al pari dei fondatori, possiede (o meglio, è posseduto) dal desiderio e dal dono del creare, un desiderio che lo caratterizza sin dalla tenera età. Da bambino adorava trascorrere il suo tempo nel laboratorio sartoriale della madre. Il profumo avvolgente dei tessuti, lo scricchiolio delle forbici, le sagome e molti altri tesori magici hanno contribuito a plasmare la sua immaginazione creativa, forgiando il suo desiderio di creare vestiti.
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