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MUSEO RISORGIMENTO RESISTENZA - Presentazione libro sabato 3 maggio alle 11

‘Due Italie tra fascismo e post fascismo' raccontate da Annibale Cogliano

30-04-2014 / Giorno per giorno

Si intitola "Due Italie tra fascismo e post fascismo. Rivolta di Calitri (29-9-1943) e Ferrara repubblichina" il volume di Annibale Cogliano che sabato 3 maggio alle 11 sarà presentato al Museo civico del Risorgimento e Resistenza (corso Ercole I D'Este, 19). Nel corso dell'incontro, che si inserisce nel programma delle celebrazioni cittadine del 69° Anniversario della Liberazione, ne parleranno con l'autore gli storici Davide Guarnieri e Antonella Guarnieri.

 

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Il volume scritto da Annibale Cogliano, ed edito nel 2013 dalle Edizioni Scientifiche italiane, collega in maniera interessante ed irrituale due parti della Penisola all'apparenza molto distanti, ma in quel frangente convulso e complesso accomunate dal dramma dell'8 settembre e della tragica situazione venutasi a creare a causa dell'incapacità di gestione di quegli avvenimenti da parte della monarchia e delle autorità militari italiane.
L'Irpinia, con i moti che fecero seguito alla Liberazione da parte degli Alleati nella seconda metà del settembre del 1943, e tra tutti quello tragico di Calitri, nella ricostruzione di Cogliano, narra una storia in cui il fascismo, strettamente legato alla camorra, instaurò un regime durissimo che, negli anni della guerra impoverì sempre di più e condusse alla disperazione intere popolazioni. Solo alla luce di ciò è possibile comprendere la reazione alla ritrovata libertà di quelle genti che con rabbia e desiderio di vendetta si scagliarono verso quei fascisti, arricchitisi sulla pelle dei più poveri, che avevano accumulato potere, sostanze e soprattutto cibo, mentre la fame nera la faceva da padrona tra la maggioranza della popolazione.
Cogliano racconta poi anche le vicende ferraresi che, durante la RSI, videro Carlo De Sanctis, figlio della ricca borghesia avellinese e pronipote del grande letterato Francesco, farla da padrone nelle stanze della Questura ferrarese dove antifascisti e resistenti vennero maltrattati, umiliati, torturati e persino uccisi, quando non consegnati a brigatisti neri e nazisti per essere eliminati nelle stragi che insanguinarono la provincia in quel biennio.
Ma quello che è ancora più interessante è scoprire quali siano i personaggi, da Benedetto Croce a Pio da Pietralcina, da importanti personalità dell'ambito militare sino addirittura a Giovan Battista Montini che, secondo la ricerca di Cogliano, si mossero dietro le quinte per condizionare il percorso che condusse Carlo De Sanctis dalla condanna a morte sino al reintegro a tutti gli effetti nella società civile.
Un libro che ci aiuta a comprendere le grandi difficoltà che sia al nord sia al sud caratterizzarono la della Repubblica italiana, da una parte costretta dal "continuismo" con il passato regime fascista, dall'altra spronata dai costituenti a spiccare il volo verso le più alte vette della democrazia.

 

Nella foto Carlo De Sanctis, dietro le sbarre, durante il processo svoltosi a Ferrara nell'ottobre 1945.

Immagini scaricabili:

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