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BIBLIOTECA ARIOSTEA - Incontro del ciclo ‘La Grande Guerra' venerdì 23 maggio alle 17

Il movimento operaio europeo di fronte al primo conflitto mondiale

22-05-2014 / Giorno per giorno

Sarà dedicato agli effetti del primo conflitto mondiale sull'internazionalismo socialista il nuovo incontro del ciclo ‘La Grande Guerra e il Novecento europeo' in programma venerdì 23 maggio alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. A parlarne sarà Michele Nani.
La rassegna di appuntamenti promossa dall'Istituto Gramsci e dall'Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara proseguirà con una serie di incontri mensili fino al novembre prossimo, con cui si cercherà, negli intenti degli organizzatori, di approfondire il significato di quel tragico evento che inaugurò ‘il secolo breve' e fu causa di cambiamenti sconvolgenti per l'Europa del Novecento.

 

LA SCHEDA a cura degli organizzatori

Consolidatosi in Europa nell'ultimo quarto del XIX secolo, il movimento operaio, cioè l'insieme delle associazioni e organizzazioni legati a vecchi e nuovi mondi del lavoro, assunse una caratterizzazione democratica e socialista. Presupposto della lotta per l'emancipazione economica e politica fu una tensione solidale che si allargava fino all'internazionalismo e al rifiuto delle guerre. La costituzione della "Prima" (1864) e poi della "Seconda" (1889) Internazionale dei lavoratori furono l'espressione istituzionale di questa nuova fratellanza proletaria. Dopo lo scontro franco-prussiano e la nascita del nuovo Reich tedesco (1870), l'Europa attraversò una fase considerata "pacifica", anche se segnata da guerre esterne (coloniali) o periferiche (ad es. nei Balcani). Dopo l'offensiva pacifista di massa del 1912, i nuovi venti di guerra del 1914 rappresentarono una messa alla prova dell'internazionalismo socialista. Sorpresa dal rapido corso degli eventi l'Internazionale si rivelò impotente e in assenza di iniziativa politica il proletariato europeo seguì i propri governi e si divise lungo linee nazionali, giungendo a contrapporsi armi in pugno nelle battaglie e nelle trincee. Le "unioni sacre" contribuirono a far divampare il nazionalismo e il socialismo andò incontro a una profonda scissione, approfondita della rivoluzione russa del 1917 e dalla radicalizzazione che la tragica esperienza di guerra determinò in vasti settori sociali.