Comune di Ferrara

martedì, 06 maggio 2025.

Dove sei: Homepage > Lista notizie > In mostra documenti, cimeli e immagini per raccontare la vicenda umana e politica di Giacomo Matteotti

MUSEO RISORGIMENTO E RESISTENZA - Esposizione aperta dal 7 al 29 giugno in due sedi

In mostra documenti, cimeli e immagini per raccontare la vicenda umana e politica di Giacomo Matteotti

05-06-2014 / Giorno per giorno

E' dedicata a ‘Giacomo Matteotti a Ferrara. Il Deputato, il Segretario della Camera del Lavoro, la vittima del fascismo' la mostra, in due sezioni, che sarà inaugurata sabato 7 giugno alle 11, al Museo civico del Risorgimento e della Resistenza (corso Ercole I d'Este 19 a Ferrara).
La prima sezione, a cura di Davide Mantovani con la collaborazione di Delfina Tromboni, racconta il drammatico percorso della vita di Giacomo Matteotti a partire dalla sua presenza a Ferrara prima come deputato eletto nelle elezioni politiche del 1919 nel collegio Ferrara-Rovigo, quindi, come segretario della Camera del Lavoro locale, incarico assunto dopo i tragici fatti dell'eccidio del Castello estense del 20 dicembre 1920. Questa permanenza si manifesterà come una vera e propria svolta politica di Matteotti che nel discorso del 31 gennaio 1921, per la prima volta, tratterà delle 'imprese' dello squadrismo, citando per ben 22 volte le gravissime violenze messe in atto dai fascisti nel Ferrarese. E' in questa occasione, sollecitato da quanto visto direttamente nella città estense, che egli inizia il cammino che lo porterà da giovane deputato a diventare l'antifascista più rappresentativo del Partito socialista italiano.
Arricchita da numerosa documentazione originale, dai cimeli storici relativi ad Alda Costa, la maestra socialista compagna di battaglie di Matteotti, e da immagini d'epoca che mirano a ricostruire il clima di quei giorni, la mostra individua alcuni punti nodali della vicenda umana e politica del deputato socialista, per giungere sino alla drammatica conclusione della sua esistenza ed alle immagini della folla che accompagnò i suoi funerali.
Delfina Tromboni ha curato in particolare la sezione della mostra che ricostruisce la permanenza del ricordo di Matteotti tra gli antifascisti ferraresi, esponendo riproduzioni di documenti, opuscoli e cimeli sequestrati a Ferrara e provincia dalla polizia fascista.
Nella seconda sezione, a cura di Davide Guarnieri e allestita nella sede dell'Archivio di Stato di Ferrara (in corso Giovecca 146), saranno esposti, tra gli altri, i documenti originali di prefettura relativi al sequestro, anni dopo la morte di Matteotti, di materiale a stampa e fotografie raccolti in un vero e proprio altare votivo in un ‘Casone' vallivo a Comacchio, oltre a documentazione originale riguardante l'ordine pubblico durante lo svolgimento dei funerali.
La mostra è frutto della collaborazione tra il Museo civico del Risorgimento e della Resistenza, l'Archivio di Stato di Ferrara e l'Anpi provinciale e rientra nel programma delle celebrazioni del 69° anniversario della Liberazione, dopo la conclusione dall'esposizione ‘Lo squadrismo raccontato dai fascisti. Il Diario 1922 e altre fonti' che durante i 45 giorni di apertura al pubblico ha visto la presenza di 1756 visitatori, sempre negli spazi del Museo del Risorgimento.
Entrambe le sezioni della mostra dedicata a Matteotti rimarranno aperte al pubblico fino al 29 giugno: nella sala Mostre del Museo del Risorgimento e della Resistenza (corso Ercole I d'Este, 19) dal martedì alla domenica dalle 9,30 alle 13 e dalle 15 alle 18; e nella sala Luogo Pio degli Esposti dell'Archivio di Stato di Ferrara (corso Giovecca, 146) dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 13.

 

Immagini scaricabili:

Giacomo_Matteotti.jpg

Allegati scaricabili: