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DROGHE E CARCERE - Legge sulle droghe, una campagna per la cancellazione delle pene dichiarate illegittime

Presentato oggi a Ferrara il 5° Libro Bianco sulla legge Fini-Giovanardi

13-08-2014 / Giorno per giorno

(Testo a cura degli organizzatori)

 

Presentato a Ferrara il 5° Libro Bianco sulla legge Fini-Giovanardi. Le associazioni e i Garanti lanciano una campagna per la cancellazione delle pene dichiarate illegittime con la sentenza della Corte Costituzionale sulla legge sulle droghe.

Oggi presso la sala dell'Arengo è stato presentato alla stampa cittadina il V° Libro Bianco sulla Legge Fini-Giovanardi promosso da La Società della Ragione Onlus (www.societadellaragione.it), Forum Droghe, Antigone, CNCA e con l'adesione di CGIL, Comunità di San Benedetto al Porto, Gruppo Abele, Itaca, ITARDD, LILA, Magistratura Democratica, Unione Camere Penali Italiane.

Erano presenti Franco Corleone, Garante dei detenuti della Regione Toscana e Leonardo Fiorentini, direttore di Fuoriluogo e consigliere comunale che hanno contribuito alla stesura del rapporto, oltre a Marcello Marighelli, Garante dei detenuti di Ferrara, Andrea Pugiotto, docente di Diritto Costituzionale all'Università di Ferrara, Irene Costantino per la Camera penale ferrarese e la consigliera comunale Ilaria Baraldi.

Il 38,6% dei detenuti in carcere per droga. Nel rapporto sono confermati gli effetti nefasti di 8 anni illegittimi di legge Fini-Giovanardi. Nel 2013, su un totale di 59.390 ingressi negli istituti penitenziari, il 30,56% era per violazione dell'art. 73 DPR 309/90 mentre quasi il 40% delle presenze in carcere al 31/12/2013 sono dovute direttamente alla legge sulle droghe. Nonostante i ripetuti proclami gli affidamenti terapeutici dei tossicodipendenti restano al di sotto del dato precedente all'approvazione della legge, ed oggi avvengono perlopiù dopo un periodo di detenzione.
Continua la repressione sulla cannabis. Per quanto riguarda il sistema di repressione se si sommano le denunce per hashish, per marijuana e per le piante si raggiunge la cifra di 15.347 casi (45,37% del totale). La "predilezione" del sistema repressivo per la cannabis è confermata dal numero di operazioni che aumentano, in controtendenza con tutte le altre sostanze, del 35,24% rispetto al 2005.
Aumentano le sanzioni amministrative, crollano i programmi terapeutici. Per quanto riguarda le sanzioni amministrative, il 78,56% di segnalazioni pervenute alla Prefettura è per cannabis, le sanzioni quasi raddoppiano percentualmente rispetto al 2006 mentre crollano le richieste di programmi terapeutici (da 6713 nel 2006 si passa a 214 nel 2013).
Nel testo vengono proposti inoltre approfondimenti sul ruolo dei servizi pubblici e privati, sul consumo giovanile, sul controllo dei lavoratori e sui controlli alla guida. Il documento contiene poi un'analisi sull'attendibilità dei dati del Dipartimento Antidroga in merito ai consumi di sostanze e sulla "variabilità" dei livelli di THC presente nelle piante di cannabis. In chiusura, in assenza di fonti ufficiali, viene proposta una puntuale ricostruzione della normativa penale vigente del testo unico sulle sostanze stupefacenti. Per i promotori del Libro Bianco, in uno scenario internazionale profondamente mutato sulle politiche sulle droghe (con Uruguay, Colorado e Washington in testa), e dopo la sentenza della Corte Costituzionale è necessario un radicale mutamento di rotta nel nostro Paese che distingua nettamente le politiche sociali e sanitarie da quelle penali. Serve una compiuta depenalizzazione del possesso e della cessione gratuita di piccoli quantitativi di sostanze destinati all'uso personale, anche di gruppo. Serve poi una regolamentazione legale della produzione e della circolazione dei derivati della cannabis e della libera coltivazione a uso personale. Serve il rilancio dei servizi per le dipendenze e delle politiche di "riduzione del danno". Serve il superamento del fallimentare modello autocratico del Dipartimento Antidroga, con una cabina di regia che veda coinvolti tutti: enti, istituzioni, privato sociale e consumatori e che convochi entro l'anno la Conferenza nazionale prevista dal testo unico e dimenticata da troppi anni.
Pene illegittime. Resta drammaticamente irrisolto il grave problema dei detenuti che stanno scontando pene ritenute illegittime dalla Corte Costituzionale. Viviamo nel paese dell'assurdo: quando ancora vige in Italia l'emergenza carceri si ignora il fatto che migliaia di persone siano detenute con pene dichiarate illegittime da Corte Costituzionale e Cassazione. Mentre la politica è colpevole di un'omissione scandalosa, le associazioni hanno quindi lanciato una campagna per informare i detenuti e promuovere le richieste di ricalcolo delle pene senza le quali si rischia di lasciare scontare alle persone pene ingiuste. Sono stati predisposti dei moduli tipo da scaricare e presentare: l'istanza può essere infatti inoltrata anche senza l'assistenza di un avvocato, anche se ovviamente il supporto legale è in questi casi molto utile e le associazioni promotrici si stanno attivando per affiancare i detenuti interessati dal provvedimento.
In Emilia Romagna, secondo i dati del DAP diffusi nel corso della conferenza stampa, su 3687 detenuti al 31.12.13 (su una capienza regolamentare di 2798) ben 1496 erano in carcere per l'art. 73 (il 40,6% del totale, confermando sostanzialmente il dato nazionale). A Ferrara al 30 giugno di quest'anno erano invece presenti 317 detenuti (contro 252 posti regolamentari): si può quindi ipotizzare, pur non avendo dati ufficiali sulle sostanze oggetto di reato né sull'eventuale applicazione del comma 5 (fatto di lieve entità) che potrebbero essere anche più di 50 i detenuti nel carcere di Ferrara che potrebbero usufruire del riconteggio della pena resa illegittima dalla Corte Costituzionale riportando così l'istituto ferrarese fuori da una fase di sovraffollamento che dura da troppi anni.
Il libro bianco sulla legge Fini-Giovanardi è scaricabile dal sito di www.fuoriluogo.it (www.fuoriluogo.it/librobianco) mentre dallo stesso sito è possibile leggere la presentazione della campagna sulla cancellazione delle pene illegittime e scaricare i moduli per la richiesta di ricalcolo delle pene.

 

Per info: info@societadellaragione.it | Leonardo Fiorentini 349.5598213

Immagini scaricabili:

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