PACE E DIFESA DEI DIRITTI UMANI - Gino Strada presente all'incontro "E tu che mondo vuoi?"
Mercoledì 9 marzo al teatro Nuovo la tappa ferrarese di 'Emergency'
07-03-2011 / Giorno per giorno

'Ripudiamo la violenza, il terrorismo e la guerra come strumenti per risolvere le contese tra gli uomini, i popoli e gli stati. Vogliamo un mondo basato sulla giustizia sociale, sulla solidarietà, sul rispetto reciproco, sul dialogo, su un'equa distribuzione delle risorse". Sono queste secondo Emergency alcune delle richieste e delle premesse de 'Il mondo che vogliamo', contenute nel 'manifesto' realizzato dall'associazione umanitaria impegnata nella cura delle vittime delle guerre e della povertà e nella promozione di una cultura di pace. Il documento farà da filo conduttore delle serate che, da Trieste a Palermo, passando per altre diciotto città, dal 2 marzo al 4 aprile saranno proposte per parlare di pace, uguaglianza, democrazia, informazione.
Insieme con esponenti della cultura e della società civile e con i cittadini che parteciperanno agli incontri in programma nei vari teatri, interverrà il fondatore Gino Strada che presenterà anche le diverse novità che riguardano l'associazione, in particolare la nascita della nuova rivista diretta da Maso Notarianni e da Gianni Mura che sarà in edicola dal prossimo aprile.
A Ferrara l'iniziativa "E tu che mondo vuoi?", patrocinata del Comune e della Provincia di Ferrara, farà tappa mercoledì 9 marzo alle 21 al teatro Nuovo. Accanto a Gino Strada e Maso Notarianni porteranno il loro contributo Patrizia Moretti, Ilaria Cucchi, Lucia Uva, Filippo Vendemmiati (regista del film "E' stato morto un ragazzo
") e l'avvocato Fabio Anselmo, legale di Patrizia, Ilaria e Lucia.
"Con questo ciclo di incontri - ricordano nel loro invito i volontari ferraresi che coordinano la presenza di Gino Strada per la prima volta nella nostra città e che hanno presentato l'iniziativa questa mattina in Municipio insieme all'assessore alle Relazioni internazionali Rossella Zadro - l'associazione continua un impegno assunto sin dalla sua fondazione: all'attività di cura delle vittime della guerra e della povertà, ha infatti sempre affiancato la promozione di una cultura di pace e di rispetto dei diritti umani. Un impegno che si sta dimostrando sempre più necessario anche in Italia perchè anche nel nostro paese è indispensabile lavorare per impedire che diritti essenziali di tutti - come il diritto a ricevere cure gratuite e d'eccellenza, il diritto a una scuola pubblica di qualità, il diritto a una pubblica informazione - diventino privilegi di pochi."
"Nell'incontro di mercoledì Emergency presenterà un manifesto che con puntualità e precisione abbraccia le problematiche dei tanti conflitti in corso. - ha affermato l'assessore comunale Rossella Zadro - Avere il coraggio di agire è la via maestra per cambiare le cose drammatiche che stiamo vivendo. Tutti noi siamo chiamati, ognuno con le proprie capacità, a portare il nostro contributo a questo difficile momento e che avrà riflessi anche sul nostro futuro, momento che mette in discussione valori importanti e il riconoscimento imprescindibile dei diritti umani. Un impegno molto sentito anche dall'Amministrazione comunale che, - ha aggiunto - nonostante le difficoltà che stiamo attraversando, sa di dover contemplare all'interno delle sue politiche per la pace l'operato di Emergency ".
Per la serata di mercoledì "E tu che mondo vuoi?" al teatro Nuovo non è necessaria la prenotazione e l'ingresso è gratuito.
Questo il testo del manifesto di Emergency 'Il mondo che vogliamo'
- Crediamo nella eguaglianza di tutti gli esseri umani a prescindere dalle opinioni, dal sesso, dalla razza, dalla appartenenza etnica, politica, religiosa, dalla loro condizione sociale ed economica.
Ripudiamo la violenza, il terrorismo e la guerra come strumenti per risolvere le contese tra gli uomini, i popoli e gli stati. Vogliamo un mondo basato sulla giustizia sociale, sulla solidarietà, sul rispetto reciproco, sul dialogo, su un'equa distribuzione delle risorse.
Vogliamo un mondo in cui i governi garantiscano l'eguaglianza di base di tutti i membri della società, il diritto a cure mediche di elevata qualità e gratuite, il diritto a una istruzione pubblica che sviluppi la persona umana e ne arricchisca le conoscenze, il diritto a una libera informazione.
Nel nostro Paese assistiamo invece, da molti anni, alla progressiva e sistematica demolizione di ogni principio di convivenza civile. Una gravissima deriva di barbarie è davanti ai nostri occhi.
In nome delle "alleanze internazionali", la classe politica italiana ha scelto la guerra e l'aggressione di altri Paesi.
In nome della "libertà", la classe politica italiana ha scelto la guerra contro i propri cittadini costruendo un sistema di privilegi, basato sull'esclusione e sulla discriminazione, un sistema di arrogante prevaricazione, di ordinaria corruzione.
In nome della "sicurezza", la classe politica italiana ha scelto la guerra contro chi è venuto in Italia per sopravvivere, incitando all'odio e al razzismo.
È questa una democrazia? Solo perché include tecniche elettorali di rappresentatività? Basta che in un Paese si voti perché lo si possa definire "democratico"?
Noi consideriamo democratico un sistema politico che lavori per il bene comune privilegiando nel proprio agire i bisogni dei meno abbienti e dei gruppi sociali più deboli, per migliorarne le condizioni di vita, perché si possa essere una società di cittadini.
È questo il mondo che vogliamo. Per noi, per tutti noi. Un mondo di eguaglianza.
Nella foto: (da sinistra) assessore Rossella Zadro, e le volontarie della sede ferrarese di Emergency Catia Cardinali, Sandra Broccati.