INCONTRO IN MUNICIPIO - Venerdì 26 Settembre alle 16 in sala Arengo
'Verso un'agricoltura sostenibile: la proposta del progetto ZEOLIFE per la riduzione dell'inquinamento da nitrati'
25-09-2014 / Giorno per giorno
(Comunicato a cura dell'Ente Parco Delta del Po)
L'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità - Delta del Po è impegnato nell'organizzazione di una serie di workshop finalizzati a far conoscere, diffondere e trasferire l'esperienza dell'applicazioni delle zeolititi in agricoltura. Tali workshop rientrano nelle iniziative di divulgazione del progetto ZEOLIFE, di cui è beneficiario coordinatore l'Università di Ferrara.
Venerdì 26 settembre alle 16 si svolgerà presso la sala Arengo della Residenza municipale di Ferrara uno degli incontri di diffusione dei risultati previsti. L'incontro è rivolto a tutti i cittadini. Ha l'obbiettivo di far conoscere l'impegno della ricerca applicata nell'attivazione delle buone pratiche agricole. In particolare verranno diffusi i primi risultati a favore della tutela delle risorse ambientali in un'area sperimentale del territorio ferrarese.
l progetto ZeoLIFE è stato concepito per testare un innovativo "ciclo delle zeolititi", che comporta un miglioramento della resa produttiva agricola e un risparmio sia di fertilizzanti che di acqua irrigua, con conseguente riduzione dell'inquinamento delle acque superficiali e di falda e un minore spreco delle risorse idriche.
Esporranno i primi risultati della sperimentazione il gruppo di ricerca dell'Università di Ferrara, i tecnici della Provincia di Ferrara e di Istituto Delta Ecologia Applicata.
L'incontro verrà aperto dall'assessore all'Urbanistica del Comune di Ferrara Roberta Fusari assieme all'assessore all'Ambiente Graziella Ferretti del Comune di Codigoro, dove si è realizzata la sperimentazione su campo.
SCHEDA SINTETICA PROGETTO LIFE
Titolo del progetto: ZeoLIFE; Il ciclo integrato delle zeolititi come soluzione al problema dell'inquinamento da nitrati e per il risparmio idrico in agricoltura.
Durata : finanziato dalla comunità europea nel 2011 - termine previsto Febbraio 2015
Capofila del progetto: Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell'Università di Ferrara
Partner: il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell'Università di Modena, il Centro Ricerche e Servizi Ambientali CRSA-Medingegneria di Ravenna, la Provincia di Ferrara, l'Ente di Gestione per i Parchi e le Biodiversità della Regione Emilia-Romagna e il Consorzio Universitario per la Ricerca Socio-economica e per l'Ambiente (CURSA)
Il progetto ZeoLIFE è stato concepito per testare un innovativo "ciclo delle zeolititi", con lo scopo di correggere i terreni agricoli e contemporaneamente ridurre il contenuto di NH4+ nei reflui di allevamento. Il ciclo comporta un miglioramento della resa produttiva e un risparmio sia di fertilizzanti che di acqua irrigua, con conseguente riduzione dell'inquinamento delle acque superficiali e di falda e un minore spreco delle risorse idriche.
Le zeolititi naturali sono rocce contenenti più del 50% di zeoliti.
Le zeoliti sono in grado di catturare l'NH4+ dalle soluzioni (liquami zootecnici, digestati da centrali a bio-gas, etc..) e di rilasciarlo successivamente alle radici delle piante in modo graduale senza subire il dilavamento a causa degli eventi piovosi, sempre più violenti e concentrati in periodi temporali molto ristretti.
Il progetto prevede la costruzione di un prototipo per il trattamento del liquame suino, a cui una quantità appropriata di zeolitite potassica naturale verrà addizionata ed agitata meccanicamente. Successivamente la zeolitite caricata ad NH4+ sarà rimossa dal prototipo e addizionata a una parcella sperimentale di terreno agricolo, ove rilascerà il nutriente solamente per scambio cationico, indotto dagli acidi humici delle radici delle piante ed in proporzione alle reali necessità delle colture. E' prevista anche la realizzazione di parcelle addizionate con zeolitite allo stato naturale e parcelle di controllo coltivate in maniera tradizionale, per comparazione.
La sperimentazione in campo aperto prevede 2 anni di coltivazione con sorgo e mais. Il campo sperimentale è posizionato poco prima dell'abitato di Codigoro (Podere Lambertina).
I risultati attesi da questo progetto sono:
• Un risparmio minimo del 30-40% di fertilizzanti sintetici e nell'acqua di irrigazione, mantenendo la produzione inalterata o addirittura in aumento.
• La riduzione dell'inquinamento da nitrati nell'acqua delle falde e nelle acque superficiali,
e la conseguente riduzione dell'inquinamento da nitrati nelle lagune costiere, con effetti positivi per gli habitat marini e per gli allevamenti di molluschi nella laguna della Sacca di Goro.
• Un miglioramento delle caratteristiche del suolo dovuto all'aggiunta di zeolitite naturale.