BIBLIOTECA ARIOSTEA - Sabato 12 marzo 'Un po' di musica in paradiso'
Un omaggio a Madeleine Dring
10-03-2011 / Giorno per giorno
Saranno le esecuzioni dal vivo del Trio EcoEnsemble ad animare, sabato 12 marzo alle 10,30,
l'appuntamento con la rassegna 'Un po' di musica
in paradiso', tutto dedicato alla figura di Madeleine Dring. Nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea, il pubblico potrà ascoltare alcuni dei brani della compositrice inglese eseguiti da Morena Mestieri (flauto), Paola Fundarò (oboe) e Anna Bellagamba (pianoforte) e potrà assistere alla proiezione di una serie di immagini accompagnate dalla lettura di pensieri tratti dai diari della Dring.
L'incontro, dal titolo 'Nata sulla luna. Omaggio a Madeleine Dring', è curato da Morena Mestieri e Angela Poli.
LA SCHEDA biografica a cura degli organizzatori
Madeleine Dring fu artista di indubbio e versatile talento. Compositrice, cantante, pianista, attrice, amò il teatro e scrisse musica per la scena, per la televisione, fu inoltre autrice di commedie per teatro per bambini e per cabaret, ricoprendo spesso anche il ruolo di interprete delle proprie creazioni. Nata nel 1923 a Hornsey (Londra), Madeleine Winefride Isabelle Dring rivelò un talento musicale precoce. Dotata di orecchio assoluto e di bella voce di soprano, iniziò lo studio del pianoforte con il padre, e a soli nove anni, vinse la borsa di studio al Royal College of Music di Londra, dove studiò violino e composizione con Gordon Jacob e Ralph Vaughan Williams. Il suo interesse per la scena nacque negli anni della scuola collaborando con il teatro per bambini del Royal College, prima come attrice e cantante e quindi anche come compositrice. Compose musiche per teatro e televisione (per la BBC), nonché colonne sonore per una serie di cartoni animati. I suoi lavori più impegnativi per il teatro furono il dance-drama The fair Queen of Wu e l'opera Cupboard Love. Nel 1947 sposò Roger Lord, primo oboe della London Simphony e tre anni dopo ebbe un figlio. In quel periodo si dedicò soprattutto alla musica da camera. Scrisse vari pezzi per pianoforte tra cui la deliziosa 'Colour Suite' basata sulle associazioni tra suoni e colori, e alcune raccolte di liriche per voce e piano. Anche nelle composizioni cameristiche il suo stile leggero e accattivante si mantenne lontano dalle correnti d'avanguardia. La scrittura musicale rimase legata alla melodia e all'armonia tradizionali, ravvivate da suggestioni jazzistiche (tanto che alcuni critici l'hanno definita la "George Gershwin femmina") e dall'influsso della musica popolare inglese. Morì nel 1977.