ISTITUTO STUDI RINASCIMENTALI - Giovedì 6 novembre alle 17 a palazzo Bonacossi
Presentazione del volume "Il tempo e la rosa" dedicato a Loredana Olivato
31-10-2014 / Giorno per giorno
Giovedì 6 novembre alle 17 a palazzo Bonacossi (via Cisterna del Follo 5) verrà presentato il volume "Il tempo e la rosa" (Zel edizioni) che raccoglie più di sessanta contributi scientifici che allievi e colleghi hanno voluto dedicare a Loredana Olivato. La realizzazione dell'opera - che sarà illustrata da Monica Molteni e Ranieri Varese alla presenza di Loredana Olivato - ha voluto essere un segno di riconoscenza, testimonianza di affetto e nello stesso tempo dichiarazione di un debito intellettuale nei confronti della docente e studiosa. L'iniziativa è promossa dall'Istituto di Studi Rinascimentali.
LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) - Loredana Olivato è studiosa ben nota, in Italia e nelle sedi internazionali, soprattutto per qualità non comuni che raramente si trovano riunite in una stessa persona. Le ricordiamo: la individuazione dei problemi e la capacità di indagarli; l'ampio spettro di interessi; l'attitudine a trasferire in termini piani e comprensibili i risultati di ricerche lunghe, faticose e complesse.
Ferrara ha particolari debiti di riconoscenza nei suoi confronti perché nel nostro Ateneo, per dieci anni, dal 1987 al 1997, è stata professore ordinario di storia dell'arte medievale e moderna. Ha costruito una scuola; ha ordinato strutture, sia di didattica che di ricerca, ha retto, come Preside, la responsabilità della Facolta di Lettere e Filosofia, ne ha progettato e guidato lo sviluppo.
E' stata e continua ad essere punto di riferimento; ha formato studiosi che la hanno seguita negli gli studi di: storia della architettura, di storia dell'arte moderna, sulla trattatistica, sul collezionismo, sul restauro.
Ha saputo inserire i temi ‘ferraresi' all'interno di un fitto sistema di relazioni e di collegamenti che ha escluso ogni localismo anedottico, ogni compiacimento folclorico. I suoi allievi hanno imparato da lei ad utilizzare metodologie e strumentazioni critiche sempre funzionali agli obiettivi della ricerca. Hanno imparato da lei la ricerca archivistica, la necessità delle fonti.