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PIENA DEL FIUME PO - Aggiornamento del 18 novembre (ore 14.27) - Comunicati di Provincia e Prefettura

Tavolo tecnico in Prefettura in attesa della nuova ondata di piena del Po

18-11-2014 / Giorno per giorno

COMUNICATO DEL 18 NOVEMBRE 2014 (ore 14.27)Tavolo tecnico in Prefettura in attesa della nuova ondata di piena del Po

La nuova ondata di Piena del fiume Po è attesa in territorio ferrarese tra il pomeriggio e la serata di mercoledì 19 novembre. Non si ravvisano rischi di tracimazioni degli argini e l'unico problema continua a essere quello delle infiltrazioni, sul quale l'attenzione dell'intera struttura di coordinamento provinciale proseguirà almeno fino a domenica prossima.
Questa la sintesi del nuovo tavolo convocato in Prefettura per seguire gli sviluppi della situazione.
Confermata la chiusura della pista ciclabile destra Po, per motivi precauzionali estesa a biciclette e pedoni, con la raccomandazione di osservare l'ordinanza e di collaborare con le Forze dell'ordine che garantiscono i servizi di sorveglianza, anche per quanto riguarda tutte le rampe di accesso. Con particolare attenzione per le ore serali perché la pista non è illuminata, per evitare ogni fonte di pericolo.

Nel dettaglio Maurizio Montani, ingegnere di Aipo, ha confermato che la nuova ondata di piena non presenta valori di quota particolarmente elevati. Si conferma invece di rilevanza la durata, con la massima attenzione che va dedicata alle infiltrazioni nelle strutture arginali, che possono persistere anche dopo il passaggio della piena.
Nel frattempo i Centri operativi comunali continuano ad essere attivi per ogni necessità.
Anas al momento non ravvisa la necessità di chiudere il ponte stradale di Pontelagoscuro essendo l'attuale livello dell'acqua a quota 2,68, ancora sufficientemente lontano dalla soglia dei 3,5 metri che imporrebbe per motivi di sicurezza l'adozione del provvedimento.
Stessa cosa accade per Ferrovie dello Stato, che esclude qualsiasi provvedimento per quanto riguarda il ponte ferroviario, a seguito degli interventi eseguiti dopo la piena del duemila.
Escluso anche ogni provvedimento di chiusura delle scuole, perché al momento non si ravvisano situazioni di necessità.
Erano presenti all'incontro presieduto dal prefetto di Ferrara, Michele Tortora, e coordinato dalla delegata della Prefettura per la Protezione civile, Serena Botta: la Protezione civile della Provincia, Aipo, le Ferrovie dello Stato, Anas, il Servizio tecnico di Bacino del Po di Volano, le Forze dell'ordine, Polizia provinciale, i Vigili del Fuoco, i Comuni di Ferrara e gli altri Comuni interessati, Polizie municipali, il Coordinamento del volontariato della protezione civile, il servizio veterinario.

Ufficio Stampa Provincia di Ferrara - Ferrara, 18 novembre 2014

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COMUNICATO DEL 15 NOVEMBRE 2014 (ore 12.30) - La piena del Po si sta abbassando come quota ma sarà più lunga, quindi il colmo dell'ondata atteso in territorio ferrarese sarà inferiore rispetto ai livelli attesi, mentre ci vorrà più tempo per il ritorno alla normalità.
È questa la sintesi del tavolo riunito in Prefettura, presieduto dal prefetto di Ferrara, Michele Tortora, per seguire l'evoluzione della situazione.
Il motivo principale del rallentamento della piena è dovuto all'apertura delle aree golenali nel Mantovano che, allargando la sezione del fiume, sta contribuendo ad abbassare sensibilmente i livelli idrometrici.
Ad allungare i tempi di deflusso, ancora difficilmente quantificabili, possono contribuire le previsioni meteo che danno nelle prossime ore venti dalla costa verso l'entroterra. Condizioni destinate a rallentare il deflusso delle acque in mare.
Sono da escludere problemi di sormonto delle arginature lungo tutto il corso del Po e l'attenzione è ora concentrata a monitorare gli eventuali fenomeni d'infiltrazioni, cioè i cosiddetti fontanazzi. Fenomeno, peraltro, che allo stato attuale non sta destando particolari preoccupazioni, nel senso che quelli rilevati stanno avvenendo senza sottrazione di materiali dagli argini, che, in caso contrario, ne comporterebbero l'indebolimento.
Il monitoraggio notturno dell'intera asta fluviale in territorio ferrarese ad opera dei volontari di Protezione civile continuerà anche nei prossimi giorni e i Comuni hanno già attivato i Coc (Centri operativi comunali), attivi 24 ore su 24.
Nel frattempo il servizio di Protezione civile della Provincia sta tenendo sotto costante osservazione i ponti di Stellata, Ro e Ariano, mentre quello in barche di Gorino è già stato aperto per consentire il deflusso delle acque.
La Provincia, inoltre, ha già allertato alcune ditte a supporto di quelle a loro volta contattate da Aipo, pronte ad entrare in azione, in caso di necessità, per la fornitura di sacchi di sabbia a rinforzo degli argini.
La stessa amministrazione che ha sede in Castello Estense ha anche diramato l'ordinanza per il divieto di transito lungo l'intera pista ciclabile destra Po, mentre i Comuni hanno provveduto a transennare tutte le rampe d'accesso.
Le amministrazioni comunali di Ferrara, Ro e Berra, hanno infine adottato per motivi cautelari le ordinanze di sgombero delle aree golenali.
All'incontro in Palazzo Giulio d'Este, presieduto dal prefetto e coordinato dalla capo gabinetto Maria Teresa Pirrone e dalla delegata per la Protezione civile Serena Botta, hanno preso parte Aipo, la Provincia, i Comuni, i volontari della Protezione civile, Polizie municipali, Polizia provinciale, Forze dell'ordine, Vigili del fuoco.
L'intero coordinamento istituzionale continuerà a seguire l'evoluzione della piena fino al ritorno della normalità.


A cura dell'Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Ferrara, 15 novembre 2014

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