ASSESSORATO ALLA CULTURA - In programma dal 4 al 6 dicembre per la XVII Settimana di Alti Studi Rinascimentali
"La 'Melencolia' di Dürer cinquecento anni dopo", un convegno a palazzo Schifanoia e Bonacossi
28-11-2014 / Giorno per giorno

"La 'Melencolia' di Albrecht Dürer cinquecento anni dopo" è il tema del convegno inserito nell'ambito della XVII Settimana di Alti Studi Rinascimentali, in programma dal 4 al 6 dicembre al salone dei Mesi di palazzo Schifanoia e a palazzo Bonacossi. Organizzato dall'Istituto Studi Rinascimentali / Civici Musei d'Arte Antica e Storico Scientifici con la collaborazione di Ferrara Arte, l'appuntamento culturale è stato illustrato questa mattina nella residenza municipale. All'incontro con la stampa erano presenti il vicesindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto, il direttore dei Musei Civici d'Arte Antica e Storico Scientifici Angelo Andreotti, il direttore dell'Istituto Studi Rinascimentali Marco Bertozzi e Giovanni Sassu del Comitato scientifico dell'Istituto Studi Rinascimentali e Comitato scientifico della Settimana di Alti Studi Rinascimentali.
L'ingresso al convegno è libero e gratuito.
Per ragioni di sicurezza connesse alla capienza del salone dei Mesi di palazzo Schifanoia (max 70 persone) verrà consentito l'ingresso esclusivamente a chi sarà munito del biglietto gratuito distribuito il giorno stesso dal personale del Museo, a partire dalle ore 18, secondo l'ordine di arrivo.
Nelle giornate del 5 e 6 dicembre il convegno proseguirà nella sala conferenze del Palazzo Bonacossi in via Cisterna del Follo, 5.
(Testo a cura degli organizzatori)
Cinquecento anni dopo, la famosa incisione di Albrecht Dürer, dedicata alla "Melencolia", conserva ancora tutta la sua potenza espressiva e la sua ricchezza simbolica. Questa enigmatica icona della modernità (di cui i nostri Musei di Arte Antica conservano una copia) ci mostra il genio dell'artista rappresentato nel momento della sua meditazione creativa: uno spirito melanconico e saturnino, ma temperato dalla positiva influenza di Giove. L'immagine sembra segnare il passaggio verso l'età moderna, così piena di dubbi, di incertezze e di profonde inquietudini.
Aby Warburg (che rese celebri gli affreschi astrologici di Palazzo Schifanoia, con un suo memorabile saggio) considerava il capolavoro di Dürer "un foglio di conforto umanistico contro il timore di Saturno". Dal circolo della scuola di Warburg è poi scaturito il noto libro di Saxl e Panofsky sul significato dell'incisione (1923), lavoro in seguito accresciuto con l'apporto di Klibansky, fino a diventare quel monumento di storia della cultura del Novecento, "Saturno e la melanconia. Studi su storia della filosofia naturale, medicina, religione e arte", uscito in inglese nel 1964, tradotto in italiano nel 1983 e ripubblicato, in nuova edizione, nel 2002.
Partecipano al convegno: Claudia Wedepohl, responsabile dell'Archivio dell'Istituto Warburg di Londra; noti studiosi della mistica ebraica come Saverio Campanini (Università di Parigi) e di Pico della Mirandola come Raphael Ebgi (Università di Berlino); un apprezzato storico del nostro Rinascimento filosofico, Franco Bacchelli; un profondo conoscitore della storia delle incisioni di Dürer, Giovanni Maria Fara; un'affermata studiosa di Dürer, Elena Filippi (Università di Bonn); un valente interprete della tradizione melanconica inglese, Mauro Simonazzi, e due giovani studiosi di melanconie novecentesche, come Alice Barale e Federico Leoni, oltre ai sette vincitori delle borse di studio.
Il convegno sarà inaugurato da una relazione di Marco Bertozzi e Massimo Cacciari, giovedì 4 novembre, alle ore 18.30, nel Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia.
Per info www.comune.fe.it/isr
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