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PALAZZO BONACOSSI - Venerdì 12 dicembre alle 17, nel Salone d'Onore di Palazzo Bonacossi (via Cisterna del Follo - Ferrara)

L'Angelo delle fragole, il libro di Stefania Mazzoli

11-12-2014 / Giorno per giorno

Sarà presentato venerdì 12 dicembre alle 17, nel Salone d'Onore di Palazzo Bonacossi (via Cisterna del Follo 5, Ferrara) il libro di Stefania Mazzoli, L'Angelo delle fragole, edito da Nuovecarte. Ne parleranno con l'Autrice l'editrice Silvia Casotti e Daniele Seragnoli. Nel corso della presentazione Giuliana Bolognesi (Centro Teatro Universitario) leggerà alcune pagine del libro.

 

Il racconto-diario dell'autrice ferrarese - con qualche esperienza letteraria alle spalle, ma che fino ad ora si era cimentata soltanto in racconti brevi e partecipazioni antologiche - è amabilmente introdotto da uno scritto di Daniele Seragnoli, docente presso l'Ateneo cittadino e studioso di chiara fama nel campo del teatro e dello spettacolo.

Non è questo un caso, poiché le pagine di Mazzoli si dipanano come tanti ciak o tante scene successive, differenti ma concatenati da un filo invisibile. A collegare persone ed eventi il legame indissolubile con la Terra, il Luogo per eccellenza sul quale aleggia - qualcuno dice addirittura di averlo intravisto - un attento e propizio angelo custode, presenza un po' spirituale un po' fantastica, protettore di Borgo Scoline.

Le vicende e i personaggi che incontriamo sono infatti tutti parte di un mondo antico - addirittura quasi arcaico - che prende corpo in modo del tutto particolare entro i confini di questo piccolo borgo che si trova fra Porotto e Vigarano Mainarda. La caparbietà, la fantasia, il fatalismo costruttivo - solo in apparenza un ossimoro - che ne caratterizzano gli abitanti concorrono a delineare una microstoria di vita vissuta, di preziosi insegnamenti, di amori inesauriti e passioni mai sopite.

Ma la localizzazione geografica, come sottolinea Seragnoli, non è affatto determinante, poiché ogni lettore può trovare e ri-trovare fra le righe reminiscenze dei propri personali teatri di vita, delle proprie esperienze, incontri, ricordi.

Come in un felliniano amarcòrd incontriamo allora il venditore ambulante, la processione mariana, la scuola, conquistata dai più piccoli come una gioia e una possibilità di crescita; leggiamo di raccolta della canapa e di vendemmia, di tini e filatoi, di frutteti e campi, ma soprattutto assaporiamo il profumo delle fragole, coltivazione dura ma di eccellenza portata avanti con tenacia, in questa terra particolarmente fertile, dagli abitanti di Borgo Scoline e, fra loro, dalla famiglia dell'autrice, con l'ottimismo radicato di chi guarda sempre avanti a sé, certo che il passato ha un posto determinante nella creazione del proprio futuro.

 

Da una pagina del libro:

Il Borgo si snoda quasi completamente attorno alla stretta e tortuosa strada principale, via Ladino. Qui le case sembrano assomigliarsi un po' tutte, come le persone. Qui il cielo sembra sempre più blu rispetto a qualsiasi altro luogo: i tramonti sembrano non finire mai, il silenzio si veste di magia, i profumi sono fatalmente inebrianti e l'atmosfera provoca da subito una sensazione come di qualcosa di fatato, di favola nella realtà, di leggenda e di mito. Quasi ogni abitazione è circondata da un piccolo o grande frutteto: imprevisti piccoli ritagli di varie coltivazioni che spuntano nei luoghi più inverosimili dove, fin dall'antichità più lontana, generazioni di contadini curano con incessante passione e dedizione le loro piante, quasi fossero figlie bisognose più di altri di grande amore e attenzione. È qui che i fieri agricoltori attendono con ansia i loro sudati raccolti; è qui dove spesso, d'estate, passano interminabili momenti col naso all'insù nel timore che il cielo scateni la sua furia devastante ed è qui dove, ancora oggi e da sempre, si coltivano le fragole di cui quell'Angelo invisibile posto a vegliare sul borgo sembra seduto a prendersi silenziosa cura. Ed è qui, ancora, che ho scoperto i valori nei quali credo fermamente e che mi hanno portata a capire come dietro alla persona più umile si nasconda la virtù più preziosa. Come dietro alla facciata più crudele si celi la più amabile umanità.

 

Per info: Nuovecarte - info@nuovecarte.net - http://www.facebook.com/nuovecarte

 

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