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BENI MONUMENTALI - Due progetti ferraresi candidati per la ripartizione dei fondi statali

L'8 per mille per il restauro delle Mura e il nuovo museo Antonioni

16-03-2010 / Giorno per giorno

Ferrara punta ai fondi statali dell'8 per mille per creare il nuovo museo Antonioni e per proseguire il recupero della propria cinta muraria. Anche quest'anno, infatti, l'Amministrazione comunale ha deciso di candidare due progetti di restauro monumentale all'assegnazione delle quote dell'8 per mille del gettito fiscale Irpef, mirando alla possibilità offerta a enti e pubbliche amministrazioni di accedere alle risorse a diretta gestione statale per interventi straordinari di conservazione dei beni culturali.
Già candidato nel 2010, il progetto triennale di restauro delle mura cittadine ha ottenuto una prima assegnazione di 383.274 euro, come parte della cifra di 700mila euro complessivamente necessaria per l'intervento, al cui completamento punta ora una delle due richieste fondi presentate per il 2011.
Più elevato invece è il costo preventivato per l'ampio progetto di riqualificazione del complesso Massari, e in particolare della palazzina Cavalieri di Malta, in vista della creazione di un nuovo museo permanente dedicato a Michelangelo Antonioni. Intento dell'Amministrazione comunale è infatti quello di sottoporre a un accurato intervento di recupero i vasti spazi attualmente inutilizzati all'interno della palazzina, destinandoli a ospitare il fondo di documenti, pellicole e altri oggetti di proprietà comunale relativi all'attività del celebre regista ferrarese. In base al progetto, inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il finanziamento, la nuova struttura museale vorrebbe proporre al pubblico un nuovo allestimento in grado di documentare l'intera carriera del maestro, costituendo inoltre un nuovo strumento di richiamo turistico per la città.

LE SCHEDE a cura del Servizio Beni monumentali del Comune di Ferrara

Restauro delle mura di Ferrara
(dalla Relazione tecnica allegata alla candidatura presentata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'ottenimento della quota dell'otto per mille di gestione statale - Conservazione di Beni Culturali - Art 2 comma 5 del D.P.R. 10 marzo 1998, n°76)

Gli interventi che si intendono realizzare hanno l'obiettivo di riportare le mura al loro antico splendore attraverso l'esecuzione di lavori di restauro per la conservazione del patrimonio, da eseguire in stralci annuali, risolvendo le varie urgenze e priorità che coinvolgono sia la cinta muraria, che il vallo con i suoi percorsi ciclo-pedonali, secondo un programma di interventi.
In particolare gli interventi consistono nel consolidamento strutturale delle cortine murarie, nelle integrazioni di murature degradate cadenti, nel restauro del paramento a faccia a vista, negli adeguamenti all'andamento dei terrapieni e del vallo, e manutenzioni straordinarie ai percorsi ciclo-pedonali.
Questi interventi verranno eseguiti sempre nell'osservanza e nel rispetto delle regole dettate dal Manuale del Restauro redatto come strumento operativo nell'ambito del Progetto generale del Restauro, recupero e valorizzazione della cinta muraria di Ferrara del 1986. […]
Attualmente, vista la situazione precaria di parti di cortine murarie e l'evidenziazione di alcune situazioni di pericolo per i fruitori delle mura stesse, l'obiettivo è quello di restituire alla cittadinanza ed ai turisti un patrimonio che si identifica da una parte in un polmone verde irrinunciabile e dall'altra in un grande museo all'aperto, costituito da massicci torrioni, da lunghe cortine, da imponenti baluardi e da tante altre strutture architettoniche che si integrano in un paesaggio sempre in equilibrio tra città e campagna, che purtroppo nel corso degli anni si sta lentamente degradando.


Restauro e riqualificazione del Complesso Massari e Cavalieri di Malta 1° lotto - Museo Michelangelo Antonioni
(dalla Relazione tecnica allegata alla candidatura presentata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'ottenimento della quota dell'otto per mille di gestione statale - Conservazione di Beni Culturali - Art 2 comma 5 del D.P.R. 10 marzo 1998, n°76)

Il Palazzo Bevilacqua-Massari, dal 1975 ospita la triade museale formata dal Museo d'Arte Moderna e Contemporanea "Filippo de Pisis" , dal Museo "Giovanni Boldini" e dal Museo dell'Ottocento. L'intervento oggetto della presente richiesta di finanziamento riguarda la porzione del complesso che fa riferimento alla Palazzina Cavalieri di Malta che, attualmente, risulta in buona parte inutilizzata in quanto, pur ospitando parte del percorso espositivo sopra descritto, situato sul piano nobile dell'ala prospiciente C.so Porta Mare, è caratterizzata da molti spazi inutilizzati, situati al pianoterra, ammezzato e nobile per circa 1000 metri quadri.
E' intenzione dell'Amministrazione comunale riuscire, attraverso interventi di: restauro, ripristino, conservazione, riqualificazione e riutilizzo di numerosi ambienti inutilizzati, continuare a garantire la fruibilità al pubblico nella quota parte del complesso immobiliare oggi funzionalmente attivo come sopra descritto e, attraverso nuovi spazi espositivi, allestire un nuovo Museo permanente dedicato a Michelangelo Antonioni. […]
Presso il Deposito delle Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara è custodito un fondo di documenti e oggetti relativi all'attività di Michelangelo Antonioni, straordinario per ampiezza e valore. Tale fondo, acquisito dal Comune di Ferrara nel 1997, con lo scopo di allestire un museo che valorizzasse l'opera del maestro ferrarese, promuovendone la conoscenza, comprende la biblioteca di Antonioni, la discoteca, le collezioni (cartoline e fotografie di film e attori), la cineteca (documentari e film del regista), i premi, l'archivio fotografico, dossier e ritagli stampa, dattiloscritti e manoscritti (sceneggiature, soggetti, appunti di regia e note sparse), l'epistolario, le montagne incantate e altre opere pittoriche, le affiches e altri oggetti personali.
Il Museo "Michelangelo Antonioni", aperto nel 1995 in altra sede (in Corso Ercole I d'Este), ha ospitato fino ad ora esclusivamente una parte dell'opera pittorica di Antonioni, 'Le Montagne incantate'. La chiusura dello stesso, a causa degli spazi insufficienti e della necessità di effettuare lavori di manutenzione e messa a norma dell'edificio che lo ospitava, costituisce l'occasione per studiare e realizzare un nuovo allestimento che documenti ampiamente l'intera carriera del maestro.
Il museo, riallestito in nuovi e più appropriati spazi, diventerà un importante polo di attrazione in città, catturando l'interesse degli appassionati e degli studiosi, ma anche di un pubblico più ampio, che comprende anche il mondo della scuola, a cui verrebbe data l'opportunità di approfondire la conoscenza dell'opera di questo concittadino illustre. Valorizzando il lavoro di un artista che ha fatto della propria città un costante motivo di ispirazione, si darebbe inoltre vita a una operazione promozionale in grado di rilanciare l'immagine di Ferrara attraverso uno strumento nuovo e unico nel suo genere: il nome di Antonioni (tramite il Museo a lui dedicato) verrebbe a costituire un ulteriore richiamo per il turismo a dimensione nazionale e sovra-nazionale.