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BIBLIOTECA ARIOSTEA - Mercoledì 30 settembre alle 17 nella sala Agnelli

Franchino Falsetti presenta "Poesia e poeti della prima guerra mondiale"

29-09-2015 / Giorno per giorno

Per il ciclo 'La Grande Guerra' mercoledì 30 settembre alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea (via Scienze 17), Franchino Falsetti presenta "Poesia e poeti della prima guerra mondiale  - Una nuova coscienza patriottica nei tormenti, negli interrogativi, nelle contraddizioni di una giovanissima generazione di generosi combattenti italiani".

LA SCHEDA  (a cura dell'autore) -  "Sono un poeta/un grido unanime/sono un grumo di sogni/Sono un frutto/ d'innumerevoli contrasti d'innesti/maturato in una serra/Ma il tuo popolo è portato/ dalla stessa terra/che mi porta/Italia/E in questa uniforme/di tuo soldato/ mi riposo come fosse la culla/ di mio padre". (Il porto sepolto di Giuseppe Ungaretti)
Non è l'occasione del centenario della "Prima Guerra Mondiale" (1915-2015), che ci sollecita qualche nuova ragione critica sulle reali motivazioni di una "guerra", così disastrosa e devastante, che papa Benedetto XV non esitò a definire "inutile", quanto il voler far conoscere che ogni "guerra" non è solo sinonimo di "fuoco", di "armi", di tempi ininterrotti di "uccisioni", "annientamenti", "distruzioni", di "cancellazione" di ogni senso della persona e dell' umanità. Le guerre e in specifico le grandi guerre nazionali o mondiali, nascondono un universo di testimonianze contro, di verità censurate, di pagine rivelatrici non solo dei sentimenti ma delle idealità sofferte e sacrificate, di poesie e racconti come istantanee visioni di un destino irrinunciabile, come se fossero i nuovi testi per una formazione educativa rivolta e consegnata alle nuove generazioni (così come avverrà per la "Seconda Guerra Mondiale" ).
Nella poesia e nei canti si sono sempre esaltati gli inni di libertà ed il soldato al fronte ha vissuto il dramma del sacrificio della propria vita per i valori a cui ha sempre creduto: per la patria, per la famiglia, per i figli. Ideali che sono ancora il cemento di un'Italia messa ad una nuova e dura prova, sull'entusiasmo evocativo delle guerre risorgimentali e sull'onda delle contrapposizioni ideologiche e politiche. I poeti soldati hanno dato voce a tutti i soldati d'Italia, a tutto il popolo italiano. (Franchino Falsetti)