EMERGENZA UMANITARIA - La conferenza stampa del 7 aprile 2011. Lunedì 11 aprile previsto un vertice con i sindaci in Provincia
Una cabina di regia per la gestione dei profughi nordafricani in provincia di Ferrara. I comunicati di Provincia e Regione
07-04-2011 / Giorno per giorno
"Dopo l'incontro di ieri a Roma tra Governo e Regioni e quello di stamani in Regione Emilia-Romagna con le Province, i Comuni sopra i 50mila abitanti, più Anci, Upi e Uncem, a differenza dell'ipotesi del campo di Poggio Renatico ora possiamo dire che esiste un piano concertato e condiviso e che ha tutte le caratteristiche di un'azione umanitaria, senza traumi e problemi di ordine pubblico",
Sono le parole usate dalla presidente della Provincia di Ferrara, Marcella Zappaterra, durante l'incontro con la stampa convocato di ritorno da viale Aldo Moro a Bologna, al termine della cabina di regia regionale.
Innanzitutto le cifre della situazione.
Circa 50mila profughi sono attesi a livello nazionale e 3.700 in Emilia-Romagna. Un primo flusso parla a livello regionale di 1.500, di cui 60-65 destinati all'intero territorio provinciale.
Un piano distinto in quattro fasi, al termine del quale è stimato l'arrivo nel Ferrarese di 300 persone in tutto . Siccome nulla per ora si sa più in dettaglio delle fasi due e tre, a maggior ragione si parla per ora solo di stime.
Di certo si sa che questa sessantina di persone arriverà in nave la prossima settimana, si è detto a partire da martedì, nel porto di Ravenna. A questo punto dovrebbe entrare in azione la rete di accoglienza sotto la diretta regia della Protezione civile, che in questi giorni ha il compito di vagliare ogni sito ritenuto idoneo all'ospitalità.
"Prima saranno ospitati in un unico luogo - ha precisato l'assessore del Comune di Ferrara, Chiara Sapigni - per far fronte velocemente alle esigenze più immediate, per poi essere suddivisi in altri luoghi di più piccola dimensione per rispondere alle esigenze più specifiche: adulti, donne con bambini, donne sole e bambini senza accompagnamento".
Il centro proprietà della Protezione civile in località Casaglia è per il momento già un'ipotesi, ma ulteriori punti di ospitalità in altri comuni della provincia sono al vaglio con il coinvolgimento delle associazioni e strutture religiose, private e del volontariato.
"Nessuno sarà lasciato fuori - ha sottolineato la presidente Zappaterra - da questa rete condivisa e partecipata di accoglienza umanitaria, affinché il fenomeno sia gestito nelle dimensioni e nelle modalità migliori possibile".
A questo proposito è già in calendario un incontro che si terrà lunedì 11 aprile alle 16 in Castello Estense, alla presenza dei 26 sindaci della provincia, della Prefettura e, appunto, delle associazioni. Gli esiti dell'incontro saranno poi presentati il giorno dopo, martedì, in una nuova cabina di regia regionale.
Con la decisione del Governo di dar via all'articolo 20 del testo unico sull'Immigrazione, e cioè lo strumento del permesso temporaneo di sei mesi, si darà la possibilità alle persone ospitate di decidere liberamente se vorranno rimanere o spostarsi altrove, anche se le prime indicazioni parlano di un orientamento prevalente verso destinazioni in altri paesi.
Ultimo aspetto trattato è stato quello degli oneri dell'operazione, che saranno interamente sostenuti dal Governo e nulla graverà - è stato detto - sui bilanci degli enti locali.
All'incontro ha preso parte anche il viceprefetto di Ferrara, Massimo Marchesiello.
(Comunicato a cura dell'Ufficio Stampa Provincia di Ferrara)
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L'Emilia-Romagna si prepara ad accogliere i primi 1500 profughi. Da subito ospitalità per i minori. Riunito a Bologna il tavolo per gestire l'emergenza attraverso il sistema di protezione civile. Piano entro 10 giorni, in collaborazione con Enti locali, Prefetture, autorità ecclesiastiche e associazioni di volontariato
Bologna 7 aprile 2011 - L'Emilia-Romagna è pronta ad accogliere 1500 profughi e a garantire da subito l'ospitalità per i minori attraverso la rete dei servizi sociali. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza della Giunta Alfredo Bertelli presentando le conclusioni della seconda riunione del tavolo regionale per affrontare l'emergenza umanitaria con i rappresentanti delle Province e dei Comuni con più di 50 mila abitanti, alla presenza degli assessori regionali Paola Gazzolo (Protezione civile) e Teresa Marzocchi (Politiche sociali) e del direttore dell'Agenzia di protezione civile regionale Demetrio Egidi.
Nel corso della conferenza stampa in Regione, cui hanno partecipato anche il sindaco di Imola Daniele Manca in rappresentanza dell'Anci e la presidente della provincia di Ferrara Marcella Zappaterra per l'Upi, Bertelli ha spiegato che entro 10 giorni, attraverso il sistema nazionale di protezione civile, sarà definito nel dettaglio il piano nazionale per l'accoglienza dei profughi, mentre Regioni, Province e Comuni con le Prefetture garantiranno il coordinamento dell'accoglienza, avvalendosi del sistema regionale di protezione civile.
"Dalla fase dell'emergenza siamo passati alla fase dell'accoglienza - ha sottolineato il sottosegretario - cui noi faremo fronte con uno sforzo collettivo e coordinato di tutta la comunità regionale. La tragedia successa ieri nel canale di Sicilia impone a tutti di agire presto, con umanità e senso di responsabilità". Sono in corso incontri con le Prefetture, le autorità ecclesiastiche e le associazioni di volontariato.
Sul fronte dei numeri - alla luce dell'intesa raggiunta ieri sera alla Conferenza unificata tra Governo, Regioni, Province autonome e Enti locali - lo scenario prefigura un primo impegno dell'Emilia-Romagna per accogliere 1500 persone in tutte le province e altre 750 in una seconda fase sino a coprire la quota di ospitalità indicata nell'accordo con il Governo stimata in 3700 stranieri. Si tratta di persone che sceglieranno di avvalersi del permesso temporaneo previsto dall'articolo 20 del testo unico sull'immigrazione e dei primi profughi in arrivo dalla Libia. L'ipotesi delle tendopoli è stata definitivamente accantonata, come richiesto fin da subito dalla Regione. "Stiamo valutando i luoghi dell'ospitalità provincia per provincia - ha concluso Bertelli - per rispondere in tempi rapidi con strutture adeguate e attrezzate", mentre per quanto riguarda il tema delle risorse "è stato confermato ieri che saranno garantite dal Governo". Per quanto riguarda l'accoglienza ai minori (in aumento negli ultimi arrivi) la Regione e gli Enti locali stanno lavorando con gli uffici regionali competenti per essere in grado di dare una risposta alle richieste già da domani. La cabina di regia regionale, che opererà in piena sintonia con le Prefetture, si riconvocherà già martedì prossimo.
(Comunicato a cura della Regione Emilia Romagna)