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MUSEI ARTE ANTICA - Dal 10 aprile tre incontri con neolaureati a palazzo Bonacossi

Dalle tesi di laurea scoperte e rivelazioni sul patrimonio d'arte ferrarese meno noto

08-04-2011 / Giorno per giorno

Hanno concentrato i loro studi su opere appartenenti ai Musei civici d'Arte antica e ora si apprestano a raccontare gli esiti delle loro ricerche al pubblico degli appassionati. Sono le tre giovani neolaureate che con altrettanti incontri a palazzo Bonacossi daranno vita, da domenica 10 aprile, al primo ciclo di 'Tesi a nascere', la nuova iniziativa ideata dagli stessi musei per rendere pubbliche le più recenti tesi di laurea su alcuni dei beni meno noti del patrimonio ferrarese.
Il progetto trae origine dalla collaborazione che il personale scientifico del polo museale ha avviato con le Università di Ferrara e Bologna, offrendo il proprio supporto agli studenti impegnati nelle ricerche di fine corso, alle quali hanno contribuito anche il settore tecnico della Soprintendenza ai Beni Storico Artistici ed Etnoatropologici di Bologna, il Centro Ricerche Enea di Bologna, oltre ad alcuni laboratori di restauro.
A inaugurare la rassegna, la prossima domenica alle 11, sarà la tesi di Valentina Malossi dedicata a tre opere lignee policrome della Certosa di Ferrara; a cui seguirà martedì 17 maggio alle 18 lo studio di Silvia Vecchi sulle tele di Giuseppe Avanzi a San Cristoforo, e infine, martedì 31 maggio alle 18, la dissertazione di Eleonora Ritucci sulla Fototeca dei Musei civici di Arte antica.
"Si tratta - ha dichiarato stamani in conferenza stampa il vice sindaco Massimo Maisto - di un progetto particolarmente significativo poiché rafforza il legame tra Amministrazione comunale e Università, proponendo al pubblico tesi che meritano di essere conosciute e facendo uscire dall'ombra l'importante lavoro di ricerca e approfondimento che da anni si conduce nei nostri musei". "Con la nostra Università - ha confermato il direttore dei musei civici d'Arte antica Angelo Andreotti - abbiamo da tempo avviato un proficuo scambio di prestazioni intellettuali dei cui esiti vorremmo ora rendere partecipe anche il pubblico ferrarese, facendo conoscere le ricerche che, al ritmo di cinque-sei ogni anno, gli studenti hanno condotto in collaborazione con il nostro personale e che contribuiscono a fare luce sulla storia del patrimonio cittadino".
Soddisfazione per l'ideazione dell'iniziativa è stata espressa anche dal direttore del Dipartimento di Scienze Storiche dell'Università di Ferrara Daniele Seragnoli, che ha sottolineato come questi incontri offrano alle tesi di laurea "l'attenzione che meritano e di cui spesso oggi sono private dall'eccessiva burocratizzazione dei passaggi universitari". "Nel corso degli incontri - ha infatti assicurato l'ideatrice dell'iniziativa Elisabetta Lopresti - i neolaureati potranno esporre in maniera approfondita il percorso delle loro ricerche condotte sia su fonti storiche sia nei laboratori di restauro, e avranno modo di mettersi alla prova con la trasmissione al pubblico dei loro studi. A questo primo ciclo - ha assicurato Lopresti - ne seguiranno altri a partire dall'autunno prossimo".


LA SCHEDA a cura dei Musei civici d'Arte antica

Tesi a nascere
domenica 10 aprile - martedì 17 maggio - martedì 31 maggio 2011
Salone d'Onore di Palazzo Bonacossi
via Cisterna del Follo 5, Ferrara
tel. 0532 232933
"Tesi a nascere" è una nuova iniziativa dei Musei Civici d'Arte Antica di Ferrara. Protagoniste saranno le ricerche condotte da giovani laureati in occasione delle loro tesi aventi come oggetto tematiche afferenti i beni culturali custoditi nel suddetto polo museale estense.
Il progetto trae origine dalla costruttiva collaborazione che il personale scientifico dei Musei Civici di Arte Antica ha avviato con istituzioni esterne all'Amministrazione Comunale quali le Università degli Studi di Ferrara e di Bologna, con il settore tecnico della Soprintendenza ai Beni Storico Artistici ed Etnoatropologici di Bologna, con il Centro Ricerche Enea di Bologna, nonché con alcuni Laboratori di restauro.
I Musei Civici di Arte Antica, a cui è demandato il compito di conservare e valorizzare un settore rilevante del patrimonio artistico comunale, a causa della cronica penuria di risorse non sempre riescono ad usufruire di adeguati mezzi scientifici per affrontare e risolvere i quotidiani problemi connessi a tali mansioni; parallelamente, le Università difficilmente riescono a "uscire" dalle aule e a mettere a disposizione dei docenti e degli studenti opere d'arte e documenti significativi da studiare e analizzare in prima persona.
L'incontro tra queste due "carenze" si è trasformato in un doppio valore aggiunto: l'Università ha avuto modo di fornire un valido strumento di formazione ai laureandi mentre il Museo ha potuto avvalersi di ricerche mirate su alcuni aspetti del proprio patrimonio.
"Tesi a nascere" si prefigge di portare a conoscenza del pubblico questa positiva esperienza fornendo al contempo un primo importante banco di prova ai giovani studiosi ai quali sarà data l'opportunità di esporre gli esiti delle proprie ricerche dialogando con gli appassionati dell'arte ferrarese.
In occasione degli incontri, che si terranno nel Salone d'Onore di Palazzo Bonacossi, i Musei Civici di Arte Antica esporranno opere e materiali inediti, inerenti le tesi di laurea oggetto degli appuntamenti.
Questo primo ciclo verrà inaugurato domenica 10 aprile alle ore 11.00 dalla tesi di Valentina Malossi su opere lignee policrome della Certosa di Ferrara; proseguirà martedì 17 maggio alle ore 18.00 con Silvia Vecchi che analizzerà le tele di Giuseppe Avanzi di San Cristoforo, e si concluderà martedì 31 maggio alle ore 18.00 con la dissertazione di Eleonora Ritucci sulla Fototeca dei Musei Civici di Arte Antica.


Il programma:

Domenica 10 aprile 2011, ore 11
Valentina Malossi
Opere lignee policrome della Certosa di Ferrara*
Indagini ed analisi storico - scientifica per l'individuazione dei pigmenti
Introduce Elisabetta Lopresti


Martedì 17 maggio 2011, ore 18
Silvia Vecchi
Le tele di Giuseppe Avanzi del presbiterio di San Cristoforo alla Certosa
Introduce Elisabetta Lopresti


Martedì 31 maggio 2011, ore 18
Eleonora Ritucci
Immagini e Storia. La Fototeca dei Musei Civici
di Arte Antica di Ferrara: proposte di valorizzazione
Introduce Giovanni Sassu



*Valentina Malossi
Opere lignee policrome della Certosa di Ferrara

Indagini ed analisi storico - scientifica per l'individuazione dei pigmenti
Primo relatore: Paolo Bensi
Secondo relatore: Ferruccio Petrucci
Università degli Studi di Ferrara Interfacoltà
Corso di laurea in Tecnologie per i Beni Culturali
Correlatore: Elisabetta Lopresti
Musei Civici di Arte Antica di Ferrara


La ricerca ha preso in esame tre opere lignee policrome coeve appartenenti al composito patrimonio artistico presente nel Tempio di San Cristoforo alla Certosa:
- l'ancona monumentale del catino absidale che circoscrive la tela del Bastianino con San Cristoforo;
- il rilievo, dove si ravvisa una probabile Estasi di San Brunone;
- il gigantesco Crocifisso, ritrovato in un locale dell'antico monastero certosino.
Attraverso lo studio di queste tre problematiche concrete, Valentina Malossi ha sottolineato l'importanza che ricopre l'impiego di specifiche indagini analitiche, finalizzate al riconoscimento delle cromie e delle sue alterazioni.
Per giungere al riconoscimento delle materie e dei processi di degrado, lo studio è stato sviluppato a tutto tondo, iniziando dalle fonti storico-artistiche, per comprendere al meglio i fenomeni di degrado che molto spesso sono indissolubilmente legati al vissuto di ogni singola opera; la ricerca è proseguita, utilizzando queste importanti testimonianze al fine di eseguire indagini specifiche e mirate. Gli esiti emersi dalla sinergia delle diverse ricerche, si sono rivelati così un valido supporto nell'elaborazione dei percorsi metodologici funzionali ai restauri.
I restauri condotti dai Musei Civici d'Arte Antica in accordo con la competente Soprintendenza sono stati realizzati con il contributo della Fondazione Carife ed eseguiti dai seguenti laboratori: Alberto Sorpilli di Ferrara per l'ancona absidale, Martin Kleinsasser e Adele Pompili di Bologna per il rilievo ed il crocifisso.