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EMERGENZA UMANITARIA - Sopralluogo di Sindaco e assessori in via Marconi (1.a tappa) poi smistamento in provincia

La disponibilità ad ospitare nelle strutture dell'associazionismo del territorio. L'incontro in Provincia

11-04-2011 / Giorno per giorno

In settimana è previsto l'arrivo in provincia di Ferrara un gruppo di profughi: si tratta di 60 / 65 uomini, già con permesso di soggiorno. Il Comune di Ferrara si è reso disponibile ad individuare un primo punto di arrivo dei profughi che, successivamente, verranno smistati in altri luoghi meglio attrezzati sul territorio provinciale. Per questo il Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani questa mattina (11 aprile), insieme agli assessori comunali Chiara Sapigni e Aldo Modonesi, ha fatto un sopralluogo al Centro di Protezione civile di via Marconi e ha verificato la possibilità di allestire un centro di "accoglienza temporanea" necessaria per un primo controllo delle condizioni fisiche dei profughi.
Successivamente, dopo 2/3 giorni di permanenza, i profughi saranno accolti da altri comuni della Provincia. Nel territorio comunale di Ferrara rimarranno 20/25 profughi che saranno accolti dalle associazioni che in questi giorni hanno offerto la propria disponibilità e che da sempre si occupano di integrazione multiculturale e di convivenza pacifica tra popoli e culture diverse.

[Nota dell'Ufficio Portavoce del Sindaco]

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COMUNICATO STAMPA - Il piano provinciale di gestione profughi dopo l'incontro con i sindaci del territorio
Servono pochi minuti alla presidente della Provincia, Marcella Zappaterra, per sintetizzare ai giornalisti i risultati dell'incontro avvenuto in Castello Estense nel pomeriggio con i sindaci e i rappresentanti delle associazioni del volontariato, sulla questione della gestione profughi in fuga dal Nordafrica.
Il primo dato è la conferma dell'individuazione, come scritto nel pomeriggio in una nota stampa diffusa dal Comune di Ferrara, del Centro di Protezione civile di via Marconi come luogo di accoglienza dei primi 60-65 profughi attesi a Ferrara secondo il piano regionale. La nave con a bordo i profughi sarebbe ormai prossima al porto di Ravenna dove è attesa.
La struttura di via Marconi, nell'area alle spalle dei capannoni, sarà attrezzata con moduli abitativi e bagni per accogliere le persone, in prevalenza, almeno in questa fase, maschi adulti. Qui sosteranno per due-tre giorni, cioè il tempo necessario per i primi accertamenti di ordine sanitario e le pratiche di identificazione.
Tutti arriveranno già muniti del permesso temporaneo di soggiorno. Il che, informa la Questura, significa che è scartata a priori la presenza di persone con precedenti penali nei loro paesi.
Dopo la fase di prima accoglienza nel centro di via Marconi rimarranno in venti, la quota in carico al Comune di Ferrara, e gli altri 40-45 saranno suddivisi in piccoli gruppi sul territorio, attivando così la rete provinciale di accoglienza secondo il criterio di uno ogni mille abitanti e rispetto al quale tutti i Comuni hanno manifestato la propria disponibilità.
"Una disponibilità - ha spiegato Marcella Zappaterra - che entro il termine della mattinata di mercoledì (ndr 13 aprile) dovrà tradursi in possibilità di accoglienza in strutture concrete, dopo che nel frattempo i Primi cittadini avranno fatto le verifiche del caso contattando parrocchie, istituti religiosi ed altre strutture ricettive".
Gli stessi sindaci nel corso dell'incontro hanno manifestato l'esigenza di definire con certezza entità delle risorse e dei tempi di erogazione. Tema sul quale la presidente della Provincia ha auspicato che una parola più chiara sia definita già nel corso della prossima cabina di regia regionale in calendario domani (martedì 12 aprile nella sede della Regione). "In ogni caso - ha poi precisato l'assessore del Comune di Ferrara Aldo Modonesi - la Regione si farà carico di anticipare le somme che dovrà interamente coprire il governo".
Confermato pure che al termine della cosiddetta quarta fase del piano, nell'ipotesi più pessimistica nel Ferrarese arriverebbero in totale 300 profughi.

(A cura dell'Ufficio Stampa della Provincia di Ferrara (Ferrara, 11 aprile 2011 - ore 18.49)