EMERGENZA UMANITARIA - Scende da 65 a 40 il numero dei primi arrivi attesi a Ferrara. Il sopralluogo di oggi, 12 aprile
L'allestimento del punto di prima accoglienza in via Marconi. Le novità dalla riunione della cabina di regia regionale
12-04-2011 / Giorno per giorno
Tutto è ormai pronto in via Marconi, sede della protezione civile provinciale, per accogliere un primo gruppo di una quarantina di profughi - così si è appreso oggi dal tavolo riunito operativo in Regione - provenienti dai centri di smistamento del sud Italia gestiti dal Ministero. Il gruppo di volontari (attualmente quindici) sta lavorando per collocare nel piazzale interno all'edificio pubblico, oggi sede anche di uffici tecnici del Comune, le strutture che ospiteranno i profughi. Si tratta, ha specificato il sig. Morandi, coordinatore della Protezione civile regionale, di 4 moduli abitativi da 12 metri (12 persone ciascuno) e 4 da 6 metri (6 persone ciascuno), più i servizi igienici con bagni e docce, infine una capiente tensostruttura che ospiterà la mensa. Il tutto sarà completato, secondo le previsioni dei tecnici, entro domani pomeriggio. Il materiale utilizzato per l'allestimento del punto di prima accoglienza appartiene alla Protezione Civile Regionale.
Nel corso del sopralluogo al Cup di via Marconi organizzato questo pomeriggio (12 aprile) dall'assessore del Comune capoluogo, Aldo Modonesi, la presidente della Provincia, Marcella Zappaterra, e l'assessore del Comune di Ferrara, Chiara Sapigni, hanno dato le prime informazioni a seguito della cabina di regia che si è svolta nella sede della Regione Emilia-Romagna a Bologna, presieduta dal presidente, Vasco Errani, con la partecipazione di Anci e Upi.
Rispetto alle prime ipotesi, sembrano slittare i tempi di arrivo a Ravenna dei primi profughi nordafricani. Ora si parla di un arrivo tra giovedì e venerdì, se non addirittura la settimana prossima.
Cambia anche il numero dei primi arrivi a Ferrara, che scenderebbe dai 60-65 stimati in un primo tempo agli attuali 40.
Arriveranno, come detto, già muniti di permesso temporaneo di soggiorno valido per sei mesi e sosteranno nella struttura della Protezione civile di via Marconi il tempo necessario per i primi accertamenti di identità e sanitari (la Regione sta predisponendo nel frattempo un protocollo con le aziende sanitarie per uno screening medico di primo livello).
"Ci stiamo muovendo su numeri più presunti che certi - ha spiegato la presidente della Provincia - anche perché non è ancora pronto il piano nazionale e tuttavia noi siamo già pronti ad ospitare i primi quaranta arrivi. Nel frattempo - aggiunge - stiamo ricevendo segnali positivi dai Comuni, che stanno compiendo le rispettive verifiche sui loro territorio e da lunedì saranno pronti a mettere a disposizione le rispettive strutture di accoglienza".
Sul fronte risorse, dalla cabina di regia regionale è emersa qualche certezza in più, anche se nessuno per ora parla di cifre.
C'è un decreto del governo che prevede una copertura finanziaria del piano emergenza fino al 31 dicembre e il fondo della Protezione civile è già a disposizione per far fronte alle strutture di accoglienza. La stessa Regione Emilia-Romagna è a sua volta in linea per le anticipazioni che si rendessero necessarie.
Operativamente i Comuni forniranno la mappa delle strutture di ospitalità, che sarà girata alla Protezione civile per un ok sulla quantificazione dei costi e sulla copertura finanziaria e in seguito potranno essere fatti i contratti, in caso di strutture private.
Il solo costo per l'allestimento della struttura di prima accoglienza in via Marconi è stato quantificato in 12mila euro, comprensivo dei moduli abitativi e dei bagni in dotazione alla colonna mobile regionale
(a cura degli Uffici Stampa di Comune e Provincia di Ferrara)