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PARI OPPORTUNITA' - Incontro istituzionale venerdì 1 aprile in Municipio. DOCUMENTAZIONE E FOTO

Presentazione del ‘Piano regionale contro la violenza di genere'

31-03-2016 / Giorno per giorno

Sarà la sala del Consiglio comunale nella residenza municipale di Ferrara a ospitare venerdì 1 aprile alle 10 la presentazione del ‘Piano regionale contro la violenza di genere' approvato dalla Giunta regionale il 29 febbraio scorso. L'incontro, rivolto ai sindaci e agli assessori alle Politiche sociali e alle Pari opportunità dei Comuni della provincia di Ferrara, oltre che ai rappresentanti delle associazioni impegnate nel contrasto alla violenza di genere, sarà in particolare dedicato all'illustrazione dei contenuti del Piano regionale e delle linee d'azione regionali per l'anno 2016 sulle tematiche delle pari opportunità.
Il Piano è stato adottato sulla base della legge regionale n. 6 del 27 giugno 2014 (Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere) che dedica il titolo V - "Indirizzi di prevenzione alla violenza di genere" - alla prevenzione della violenza maschile contro le donne e attua i principi della Convenzione di Istanbul nell'ordinamento e nel contesto del territorio regionale. L'art 17 della stessa legge prevede, poi, proprio l'adozione di un Piano regionale contro la violenza di genere, con l'intento di perseguire con maggiore efficacia gli obiettivi di prevenzione del fenomeno.
Interverranno all'incontro di presentazione, tra gli altri, l'assessora regionale alle Pari opportunità Emma Petitti e le assessore del Comune di Ferrara Annalisa Felletti (Pari opportunità) e Chiara Sapigni (Servizi alla Persona).

Giornalisti, fotografi e video operatori sono invitati

In allegato a fondo pagina il testo integrale del Piano regionale contro la violenza di genere

 

LA SCHEDA (dalla Premessa al Piano regionale contro la violenza di genere)
La Regione Emilia Romagna, con la legge regionale 27 giugno 2014 n. 6 "Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere", dedica il titolo V - "Indirizzi di prevenzione alla violenza di genere" - alla prevenzione della violenza maschile contro le donne e attua i principi della Convenzione di Istanbul nell'ordinamento e nel contesto del territorio regionale.
L'art 17 della L.R. n. 6/2014 prevede l'adozione di un Piano regionale contro la violenza di genere, al fine di perseguire con maggiore efficacia gli obiettivi di prevenzione del fenomeno.
Il Piano che, sulla base di tale legge, è stato approvato dalla Giunta regionale il 29 febbraio scorso, con valenza triennale, ha in particolare l'obiettivo di prevenire e contrastare la violenza contro le donne e di attivare un sistema di protezione efficace. Le "Linee di indirizzo per l'accoglienza delle donne vittime di violenza" (già adottate con D.G.R. n. 1677/2013) che disegnano il sistema di governance regionale con riferimento all'accoglienza e alla presa in carico delle donne che subiscono violenza, costituiscono parte integrante del Piano regionale.
Il Piano individua quali aree di intervento: la prevenzione del fenomeno della violenza maschile contro le donne; la protezione e il sostegno verso l'autonomia delle donne inserite in percorsi di uscita dalla violenza; il trattamento per gli uomini autori di violenza; le azioni di sistema per dare attuazione agli interventi.
Riconoscendo la violenza contro le donne quale fenomeno culturale e sociale multidimensionale, il Piano regionale valorizza le competenze dei soggetti pubblici e privati impegnati sul tema, per rafforzare il sistema di prevenzione primaria e secondaria e di protezione delle donne che la subiscono.
Le azioni e gli obiettivi del Piano regionale sono volti a contrastare, oltre che i fenomeni di violenza che trovano collocazione nei rapporti famigliari e/o intimi, che sono i più comuni, anche la violenza contro le donne che può verificarsi negli ambienti di lavoro e nei contesti di prossimità.
Tra le azioni di prevenzione della violenza contro le donne oggetto del Piano regionale, rientrano altresì quelle finalizzate al contrasto di altri fenomeni connessi, quali la tratta e la riduzione in schiavitù, i matrimoni forzati, e le mutilazioni genitali femminili.
Nella realizzazione delle azioni e degli obiettivi indicati, nell'ambito di una regia pubblica, una funzione essenziale è svolta dai centri antiviolenza, che sono parte integrante del sistema locale dei servizi alla persona e presidi socio-assistenziali e culturali gratuiti al servizio delle donne e hanno la finalità primaria di prevenire e contrastare la violenza maschile, offrendo accoglienza, consulenza, ascolto, sostegno alle donne, anche con figli o figlie che la subiscono.
Il Piano regionale promuove l'integrazione tra l'intervento dei diversi attori della rete ed in particolare dei centri antiviolenza e dei servizi pubblici deputati alla salute ed alla protezione sociale, valorizza saperi e modelli di intervento maturati nell'esperienza di pratiche di aiuto tra donne e sostiene i centri nell'azione di supporto e rafforzamento dell'autonomia delle donne che essi realizzano mediante progetti personalizzati.
Il Piano sostiene inoltre interventi per il recupero e l' accompagnamento degli uomini responsabili di atti di violenza, in particolare promuovendo collegamenti tra i soggetti competenti per il recupero dei maltrattanti e la rete dei servizi, pubblici e privati, per il sostegno delle vittime, al fine di predisporre risposte integrate e coordinate.
Il Piano regionale promuove, infine, interventi in ambito socio-sanitario per un trattamento integrato, psicologico e criminologico che consentano un effettivo recupero e accompagnamento nel tempo di chi è responsabile di atti di violenza, al fine di prevenire recidive e conseguenze fisiche e psicologiche che la violenza maschile produce sulla salute delle donne.

 

AGGIORNAMENTO dell'1 aprile 2016: in allegato un'immagine dell'incontro

Immagini scaricabili:

Piano reg contro violenza 1apr2016.jpg

Allegati scaricabili: