FESTA DEL LIBRO EBRAICO - Iniziativa sabato 7 maggio alle 23.30 nell'ambito della 'Notte bianca' a cura di Francesco Scafuri
Percorso notturno guidato nella Ferrara Ebraica. Ritrovo in piazza Trento e Trieste
05-05-2011 / Giorno per giorno
Sarà Francesco Scafuri (responsabile dell'Ufficio Ricerche Storiche del Comune) ad illustrare al pubblico il percorso guidato nel centro storico, che si propone sabato 7 maggio, nell'ambito della Notte Bianca organizzata all'interno della Festa del Libro Ebraico, di mettere in luce i legami tra la storia dell'ebraismo ferrarese e la storia della città. Il ricercatore, inoltre, con particolari curiosi e in parte inediti, descriverà i diversi siti inseriti nell'itinerario, particolarmente importanti dal punto di vista monumentale, collegandoli ai luoghi descritti magistralmente da Giorgio Bassani nelle sue opere letterarie, come "Cinque storie ferraresi" e "il Giardino dei Finzi-Contini". Sarà una passeggiata tra le strade della città medievale e quella rinascimentale, resa ancora più suggestiva dalle luci notturne e arricchita anche da qualche sorpresa durante il percorso.
LA SCHEDA E IL PROGRAMMA DETTAGLIATO DELLA VISITA GUIDATA (a cura di Francesco Scafuri)
>> Ritrovo: Sabato 7 maggio alle ore 23,30 - piazza Trento e Trieste (presso il palazzo di San Crispino) a Ferrara
Durata: 2 ore circa
>> Itinerario (a piedi o con bicicletta a mano): via Mazzini, via Vignatagliata, Piazzetta Lampronti, via Vittoria, piazza Trento e Trieste, Volto del Cavallo, Corso Martiri della Libertà, piazza Savonarola, piazza Castello, Castello Estense (percorso interno dal rivellino sud a quello nord), corso Ercole I d'Este, palazzo dei Diamanti.
Dopo una breve illustrazione dei principali monumenti che circondano piazza Trento e Trieste (nel cuore di Ferrara), l'itinerario prevede la visita al Ghetto Ebraico, toccando alcuni tra i luoghi più importanti dell'antico insediamento. Significative le soste previste, come quella in corrispondenza dell'Edificio delle Sinagoghe (via Mazzini, 95), uno degli immobili di maggiore interesse, da secoli punto di riferimento della comunità ebraica ferrarese e prestigiosa sede museale.
Immersi nelle atmosfere delle strade di origine medievale del Ghetto, visiteremo via Vignatagliata, le cui abitazioni sono tra le più antiche della zona. Un tempo era una strada molto importante per la comunità, perché vi era il forno per la cottura del pane azzimo. Ci si soffermerà in particolare davanti allo storico fabbricato segnato con il n. 79, destinato un tempo ad asilo e scuola elementare. Dopo le leggi razziali del 1938 vi si svolsero corsi di scuola media e liceo; tra gli insegnanti ci fu il famoso scrittore ferrarese Giorgio Bassani.
Passando per la caratteristica piazzetta dedicata ad Isacco Lampronti (1679-1756), autore di una monumentale enciclopedia talmudica nota in tutto il mondo ebraico dal titolo "Il timore di Isacco", l'itinerario prevede una passeggiata nella vicina via Vittoria. Una sosta davanti al numero civico 41, sede un tempo dell'antica Sinagoga Spagnola, purtroppo distrutta per mano dei nazifascisti nel 1944, ci permetterà di leggere e commentare la targa apposta sulla facciata, che ricorda la lettera con cui Ercole I d'Este (duca di Ferrara dal 1471 al 1505) invitava gli ebrei esuli dalla Spagna a stabilirsi nella sua città. Sarà interessante osservare come alcune palazzine della strada conservino ancora in parte linee architettoniche cinque-seicentesche di pregio.
Usciremo poi dal Ghetto per una breve passeggiata che ci porterà fino al Volto del Cavallo, accesso monumentale all'antico palazzo di Corte degli Estensi (oggi palazzo Comunale): qui assume particolare interesse la raffinatissima colonna quattrocentesca che sostiene la statua di Borso d'Este, restaurata e ricomposta nel XVIII secolo utilizzando pietre tombali degli ebrei trafugate dai loro cimiteri.
Continuando per Corso Martiri della Libertà, giungeremo al muretto del Castello Estense, dove furono esposti, quale macabro monito, i corpi di alcuni antifascisti ed ebrei barbaramente uccisi. L'episodio, triste simbolo della violenza fascista, avvenuto nella notte fra il 14 e il 15 novembre 1943, è rievocato magistralmente da Giorgio Bassani nel racconto "Una notte del '43", da cui è stato tratto il celebre film con la regia di Florestano Vancini.
Da piazza Savonarola, raggiungeremo il cortile interno del Castello Estense, per poi uscire dal rivellino nord, quindi percorreremo l'antica via degli Angeli (oggi corso Ercole I d'Este), considerata come la strada più importante della famosa "Addizione Erculea", l'ampliamento urbanistico realizzato a partire dal 1492 grazie al quale Ferrara diverrà "la prima città moderna d'Europa".
Anche questa parte della città è ricca di richiami alla presenza ebraica; ma il pubblico presente potrà anche osservare gli splendidi edifici che si affacciano sul "nobile rettifilo", che di notte assumono un fascino particolare.
La passeggiata si concluderà presso il palazzo dei Diamanti (1493). Le luci notturne, ne siamo certi, contribuiranno a rendere ancora più interessante il singolarissimo edificio, che sorge in un luogo simbolico di Ferrara, città che per il suo bellissimo centro storico è stata inserita nel 1995 dall'UNESCO nella lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità.
A conclusione del percorso, sempre nel prestigioso palazzo, alle ore 1,30 il laboratorio Teatrale Fonema di Ferrara diretto da Rosanna Ansani, intratterrà il pubblico con alcune letture animate di poesie, diari e lettere private di ebrei risorgimentali. Al termine dell'iniziativa, cioè alle ore 2,00, ancora presso il palazzo dei Diamanti, è previsto un assaggio gastronomico Koscher.