CENTRO LGBTI - Nuovo incontro del ciclo giovedì 6 ottobre alle 21 in via Ripagrande 12
Con Ferrara Off la ‘Biblioteca itinerante di letteratura‘ incontra Pasolini
05-10-2016 / Giorno per giorno
Giovedì 6 ottobre alle 21 al Centro LGBTI (via Ripagrande 12, Ferrara) nuovo appuntamento con la rassegna di incontri dal titolo ‘Biblioteca itinerante di letteratura‘, una produzione di Ferrara Off per ricordare Giorgio Bassani e la sua attività di editore per Feltrinelli.
Nel corso della serata dedicata al tema "La meglio gioventù" verranno letti brani tratti dai testi di Pier Paolo Pasolini. Interverrà l'attore Marco Sgarbi.
(Comunicazione a cura degli organizzatori)
La figura di Pier Paolo Pasolini non può essere contenuta in poche parole: la sua influenza nell'intera cultura contemporanea italiana è stata enorme mentre era in vita e, forse, ancora di più dopo la sua morte. Pasolini ebbe una vita intensissima, fortemente intrecciata con le vicende italiane degli anni '50-'70, e una morte violenta dalle cause mai chiarite. Ma è il Pasolini friulano e poeta, quello che scaturisce da La meglio gioventù, raccolta di versi uscita nel '54 grazie a Giorgio Bassani.
egli anni '50, Bassani lavora fervidamente come critico letterario per "Botteghe Oscure" (diretto da Marguerite Caetani) e per "Paragone - Letteratura", dove entra nel 1953 dirigendo l'annessa ‘Biblioteca' (stampata da Sansoni) nella quale pubblica, appunto, i versi di Pasolini.
Pasolini è di madre friulana di Casarso e di padre bolognese, e trascorre molta della sua gioventù proprio a Bologna. Ma è in Friuli che passa le estati e gli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale, fondando una scuola per i bambini del luogo e, nel 1945, l'Academiuta di lenga furlana, che raccoglieva un piccolo gruppo di poeti i cui princìpi fondatori erano "friulanità assoluta, tradizione romanza, influenza delle letterature contemporanee, libertà, fantasia."
La meglio gioventù è divisa in due parti: la prima di poesie scritte a Casarsa, che rispecchia il suo ritorno alle origini geografiche e culturali, in uno stile asciutto e influenzato dal Simbolismo; la seconda in cui Pasolini descrive l'ambiente povero del Friuli del dopoguerra, in un tono più discorsivo e sperimentale.
Le sue poesie, dedicate a un mondo rurale che va scomparendo, sembrano anticipare il realismo dei romanzi dei due decenni successivi.