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MUSEI ARTE ANTICA - Martedì 17 maggio appuntamento con 'Tesi a nascere' a palazzo Bonacossi

Le tele di Giuseppe Avanzi sotto la lente di Silvia Vecchi

13-05-2011 / Giorno per giorno

Dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale sono state rimosse dal presbiterio di San Cristoforo alla certosa e ora si trovano nelle mani dei restauratori in attesa di poter essere nuovamente esposte al pubblico. Sono le due monumentali tele di Giuseppe Avanzi a cui sarà dedicato, martedì 17 maggio alle 18, il secondo appuntamento di 'Tesi a nascere', il ciclo di incontri organizzato dai Musei Civici d'Arte Antica, a palazzo Bonacossi, per presentare al pubblico le più recenti tesi di laurea su alcuni dei beni meno noti del patrimonio ferrarese. Al centro dell'incontro saranno infatti gli studi di Silvia Vecchi imperniati sulle due opere che, nel 1695, vennero commissionate dai certosini a Giuseppe Avanzi e che, rimosse da San Cristoforo nel 1944, sono rimaste da allora celate al pubblico e agli studiosi.
"La conferenza di martedì - come anticipato dalla curatrice dell'iniziativa Elisabetta Lopresti - vedrà la partecipazione anche dei restauratori che stanno conducendo il complesso lavoro di recupero e permetterà di ridonare visibilità e attenzione ai dipinti certosini di cui si era persa la memoria". Nel corso dell'incontro saranno analizzati i tratti principali dell'indagine storica ed iconografica condotta da Silvia Vecchi e saranno approfonditi i nuovi aspetti documentari emersi nel corso dello studio.
La rassegna 'Tesi a nascere', che concluderà questo suo primo ciclo il prossimo 31 maggio, trae origine dalla collaborazione che il personale scientifico dei Musei civici d'Arte Antica ha avviato con le Università di Ferrara e Bologna, offrendo il proprio supporto agli studenti impegnati nelle ricerche di fine corso, alle quali hanno contribuito anche il settore tecnico della Soprintendenza ai Beni Storico Artistici ed Etnoatropologici di Bologna, il Centro Ricerche Enea di Bologna, oltre ad alcuni laboratori di restauro.
L'incontro, aperto a tutti gli interessati, sarà introdotto da Elisabetta Lopresti dei Musei civici di Arte antica.


LE SCHEDE a cura degli organizzatori

Silvia Vecchi
Le tele di Giuseppe Avanzi del presbiterio di San Cristoforo alla Certosa


- Relatore: Danatella Biagi Maino
Alma Mater Studiorum. Università di Bologna
Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali
Corso di laurea specialistica in storia, conservazione e tutela delle opere d'arte
- Correlatori:
Giuseppe Maino - Centro Ricerche Enea di Bologna
Elisabetta Lopresti - Musei Civici di Arte Antica di Ferrara

La tesi specialistica redatta da Silvia Vecchi, è frutto di una composita esperienza di studio che la laureanda ha avuto modo di compiere presso i Musei civici di Arte antica. Accanto ai funzionari del Museo ha potuto mettere a frutto le conoscenze del suo corso di studi partecipando concretamente al rilevamento dello stato di conservazione delle opere, oggetto del progetto di restauro e di ricollocazione del patrimonio di pertinenza del tempio certosino. Grazie a questo percorso, le è stato possibile prendere in esame due monumentali tele in origine, poste nel presbiterio di San Cristoforo. I dipinti che misurano 30 mq ciascuno, vennero eseguiti utilizzando una tela delle medesime misure e questo è un dato importante che sottolinea l'eccezionalità del lavoro, commissionato nel 1695 da Daniele Campanini, priore della Certosa di Ferrara, a Giuseppe Avanzi.
Di chiaro soggetto certosino rappresentano l'Apparizione dalla Vergine e di San Pietro ai compagni di San Brunone e l'Apparizione di San Brunone a Ruggero Conte di Sicilia prima della battaglia. A causa dei gravissimi danni causati dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale, le tele vennero rimosse dal Tempio, velinate e arrotolate su cilindri, celate alla vista del pubblico e all'interesse degli studiosi per oltre cinquant' anni. Con il recupero e l'apertura al pubblico avvenuta nel 2007, sono rientrate a San Cristoforo la maggioranza delle opere, ad eccezione di alcuni arredi e delle due tele dell'Avanzi, che sono ancora presso il laboratorio di Ottorino Nonfarmale a Bologna, in attesa che venga finanziato il completamento del restauro. Pertanto lo studio intrapreso da Silvia Vecchi ha potuto soffermarsi solo su un opera e precisamente l'Apparizione dalla Vergine e di San Pietro ai compagni di San Brunone, poiché l'altra è ancora arrotolata. A parte poche foto che riprendono i dipinti quasi irriconoscibili in mezzo alle macerie, non ci sono pervenute altre testimonianze visive e pur non essendo opere inedite, lo studio condotto da Silvia Vecchi, ha portato alla luce aspetti documentari nuovi ed hanno chiarito l'iconografia, la cui interpretazione era rimasta piuttosto incerta. A sostegno dell'indagine storica ed iconografica la tesi ha sviluppato anche l'aspetto preliminare al restauro documentando una serie di indagini diagnostiche condotte grazie alla collaborazione del centro Enea di Bologna, che si sono rivelate preziose per l'intervento di restauro.
L'intervento di restauro attualmente in corso a Bologna presso lo storico laboratorio di Ottorino Nonfarmale, è condotto dai Musei civici di Arte antica in accordo con la competente Soprintendenza ed è sostenuto dal contributo della Fondazione Carife.


Tesi a nascere
Salone d'Onore di Palazzo Bonacossi
via Cisterna del Follo 5, Ferrara tel. 0532 232933

"Tesi a nascere" è una nuova iniziativa dei Musei civici d'Arte antica di Ferrara. Protagoniste sono le ricerche condotte da giovani laureati in occasione delle loro tesi aventi come oggetto tematiche afferenti i beni culturali custoditi nel suddetto polo museale estense.
Il progetto trae origine dalla costruttiva collaborazione che il personale scientifico dei Musei Civici di Arte Antica ha avviato con istituzioni esterne all'Amministrazione Comunale quali le Università degli Studi di Ferrara e di Bologna, con il settore tecnico della Soprintendenza ai Beni Storico Artistici ed Etnoatropologici di Bologna, con il Centro Ricerche Enea di Bologna, nonché con alcuni Laboratori di restauro.
I Musei Civici di Arte Antica, a cui è demandato il compito di conservare e valorizzare un settore rilevante del patrimonio artistico comunale, a causa della cronica penuria di risorse non sempre riescono ad usufruire di adeguati mezzi scientifici per affrontare e risolvere i quotidiani problemi connessi a tali mansioni; parallelamente, le Università difficilmente riescono a "uscire" dalle aule e a mettere a disposizione dei docenti e degli studenti opere d'arte e documenti significativi da studiare e analizzare in prima persona.
L'incontro tra queste due "carenze" si è trasformato in un doppio valore aggiunto: l'Università ha avuto modo di fornire un valido strumento di formazione ai laureandi mentre il Museo ha potuto avvalersi di ricerche mirate su alcuni aspetti del proprio patrimonio.
"Tesi a nascere" si prefigge di portare a conoscenza del pubblico questa positiva esperienza fornendo al contempo un primo importante banco di prova ai giovani studiosi ai quali sarà data l'opportunità di esporre gli esiti delle proprie ricerche dialogando con gli appassionati dell'arte ferrarese.
In occasione degli incontri, che si terranno nel Salone d'Onore di Palazzo Bonacossi, i Musei civici di Arte antica esporranno opere e materiali inediti, inerenti le tesi di laurea oggetto degli appuntamenti.
Questo primo ciclo si concluderà martedì 31 maggio alle 18 con la dissertazione di Eleonora Ritucci sulla Fototeca dei Musei civici di Arte antica.