VERDE PUBBLICO - Manutenzione differenziata delle aree del territorio comunale
Al via la seconda fase del progetto 'Prati fioriti'
23-05-2011 / Giorno per giorno
Avviato a marzo, il progetto pilota 'Prati fioriti' - informa una nota dell'Ufficio Verde del Comune di Ferrara - sta entrando nella seconda fase. Il progetto, che prevede una manutenzione differenziata delle aree verdi prative del territorio comunale, ha comportato una prima individuazione di zone scarsamente frequentate nelle quali favorire la naturale evoluzione delle piante grazie ad un numero limitato di sfalci. Successivamente il gruppo di lavoro - composto da tecnici di AMSEFC, Università di Ferrara e Comune di Ferrara - ha proposto lo sfalcio di alcune di queste aree, in quelle superfici dove non sia previsto un cambiamento significativo della vegetazione presente. Questo allo scopo di lasciare spazio a piante perenni più tardive, la cui fioritura dovrebbe iniziare nelle prossime settimane. Le operazioni di taglio dei prati, che prenderanno il via nei prossimi giorni, interesseranno in particolare il sottomura, la zona di via Bologna, via Monteverdi e via Beethoven.
Nelle altre aree il prato verrà per il momento lasciato evolvere naturalmente, prevedendo uno sfalcio a fine stagione. Tecnici e operatori del gruppo di lavoro continueranno a raccogliere informazioni sullo sviluppo vegetativo delle piante presenti, informazioni che serviranno poi ad impostare una manutenzione differenziata nelle aree a diversa fruizione per il prossimo anno.
Il taglio in queste aree è stato eseguito da agricoltori che utilizzeranno per l'alimentazione animale il foraggio raccolto, soluzione che da un lato ottimizza la gestione delle risorse naturali e dall'altro consente un contenimento della spesa, lasciando maggiori risorse disponibili per altri aspetti della manutenzione del verde pubblico.
LA SCHEDA - .(Da Cronacacomune - 5 aprile 2011) Presentazione in Conferenza stampa del progetto pilota 'Prati Fioriti'- a cura Ufficio Verde, Museo di Storia Naturale e Orto Botanico Università di Ferrara.
"Il progetto pilota 'Prati fioriti' nasce dalla volontà di effettuare uno studio mirante alla valorizzazione della funzione estetico paesaggistica degli ecosistemi prativi, consentendo uno sviluppo più naturale delle specie floricole presenti, con un conseguente risparmio in termini manutentivi. Il contenimento dei costi diventa pertanto una opportunità per migliorare, sulla scorta di approfondite conoscenze botaniche, il paesaggio cittadino.
Prendendo spunto da diverse esperienze prima statunitensi poi anche italiane (Università di Pisa, regione Toscana, Università di Udine, Comune di Livorno, Provincia di Lucca, ) si è pensato di individuare alcune aree di verde pubblico, contraddistinte dalla superficie vasta (maggiore di un ettaro) e dalla bassa fruizione, dove effettuare uno sfalcio dell'erba non indiscriminato come nel resto del territorio ma in funzione della evoluzione della comunità floristica presente.
Nelle aree individuate (circa 35 ettari) lo sfalcio verrà effettuato al bordo esterno per una fascia di alcuni metri, mentre nella parte più interna l'erba verrà lasciata crescere spontaneamente, tenendo sotto controllo la evoluzione delle diverse specie e cercando di favorire lo sviluppo delle specie floricole. Questa modalità è stata individuata su suggerimento della Azienda sperimentale Seme Nostrum, spin off della Università di Udine, che si occupa da qualche anno della produzione di semente di erbe spontanee ai fini di interventi di rinaturalizzazione e della formazione di prati a bassa manutenzione. Si è costituita una equipe tecnica formata da Dr. Maria Chiara Ferraro di AMSEFC, Dr. Carla Corazza del Museo di Storia Naturale, Dr. Fabrizio Negrini dell'Orto Botanico dell'Università di Ferrara, Dr. Mauro Pellizzari ricercatore botanico e Dr. Marco Lorenzetti dell'Ufficio Verde del Comune che ha ora il compito di: monitorare lo sviluppo dei prati; decidere le misure manutentive idonee per permetterne una evoluzione ottimale e contenere gli eventuali disagi; programmare gli interventi autunnali per il rinfoltimento delle specie floricole che verranno individuate nel corso dell'anno come quelle da salvaguardare e incentivare per la loro valenza estetica.
Nelle aree individuate verranno posizionati cartelli preparati allo scopo di divulgare l'iniziativa, e altre specifiche iniziative di informazione e studio potranno essere realizzati all'interno delle attività pubbliche del Museo di Storia Naturale.
Pur avendo individuato principalmente delle aree marginali, problemi potrebbero sorgere in alcune zone dove i residenti potrebbero lamentarsi per l'erba alta e per la eventuale maggiore presenza di zanzara tigre. Allo scopo si è concordato con AMSEFC, Servizio Disinfezione e Disinfestazione, il posizionamento di trappole per la cattura delle zanzare che potranno indicare l'effettivo incremento della loro presenza nelle aree non sfalciate.
Indicativamente, se il numero degli sfalci nelle aree individuate scenderà come previsto da quattro a uno è prevista una minore spesa di circa 30.000 euro, che verranno spostati su altre voci del contratto di servizio, dando priorità ai nuovi impianti di alberi".
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