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PREMIO PACE CITTA' DI FERRARA 2017 - Venerdì 31 marzo alle 15 la consegna nella Sala degli Arazzi (piazza Municipio 2, Ferrara)

Da Ferrara un riconoscimento all'associazione Uiki onlus, l'Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia

31-03-2017 / Giorno per giorno

Nelle immagini alcuni momenti della cerimonia di consegna del Premio Pace Città di Ferrara 2017 (foto scaricabili in fondo alla pagina) 

 

E' stata Ozlem Tanrikulu, a nome dell'associazione Uiki onlus di cui è presidente, a ritirare il Premio Pace Città di Ferrara 2017, venerdì 31 marzo alle 15 nella Sala degli Arazzi della residenza municipale (piazza Municipio 2, Ferrara). Alla cerimonia sono intervenuti il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, l'assessora comunale alle Politiche per la Pace Annalisa Felletti e la presidente dell'Udi di Ferrara Liviana Zagagnoni.
Uiki onlus, l'Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia, con sede a Roma, opera dal 1999 come organizzazione non lucrativa di utilità sociale, per diffondere informazioni sul movimento curdo e sulla questione curda in generale.
L'associazione ha ricevuto la targa ferrarese a particolare riconoscimento della propria ‘abnegazione nel divulgare il modello di co-gestione e co-responsabilità di genere delle cariche politiche' così come in uso nel territorio autonomo curdo della Regione di Rojava.
La consegna del riconoscimento rientra fra le iniziative di cui da anni il Comune di Ferrara si fa promotore con l'intento di contribuire a diffondere la cultura della pace e il rispetto dei diritti umani, attraverso le testimonianze di chi opera con impegno per gli stessi obiettivi.
La cerimonia pubblica, organizzata in collaborazione con l'Udi (Unione donne in Italia) di Ferrara, offrirà l'occasione alla presidente di Uiki onlus Ozlem Tanrikulu per illustrare l'attività e gli obiettivi della propria associazione e per approfondire le problematiche legate alla questione curda.
La permanenza di due giorni a Ferrara sarà anche l'occasione per Ozlem Tanrikulu per confrontarsi con studenti e studentesse di 4 istituti di istruzione superiori cittadini e con associazioni femminili, per approfondire aspetti della questione curda poco conosciuti nel nostro Paese.

Giornalisti, fotografi e video operatori sono invitati

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)
Uiki onlus (Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia) è un'associazione curda nata nel 1999 allo scopo di sensibilizzare e informare in merito alla questione curda e alle condizioni in cui si trova a vivere una popolazione che non ha uno Stato. Tra gli scopi di Uiki, vi sono: opposizione ad ogni forma di violenza nei confronti delle donne; opposizione all'utilizzo della tortura nelle prigioni; opposizione alla vendita di armi; sensibilizzazione sul rispetto dei diritti umani e la libertà di stampa e d'opinione; particolare attenzione ai diritti dei minori e ai fenomeni migratori.
La proposta del premio è stata avanzata dal Tavolo Pace del Comune, composto da varie associazioni del territorio e presieduto dall'Assessora Annalisa Felletti dopo una valutazione delle finalità dell'associazione e della sua presidente.
Ozlem Tanrikulu, rifugiata politica, si batte da 20 anni nel nostro Paese e in Europa per far conoscere la situazione del popolo curdo defraudato di elementari diritti civili e di un proprio Stato che dal 1923 gli è negato. In particolare la sua attenzione è incentrata sulla condizione femminile. È, infatti, una decisa sostenitrice del "modello Rojava", una Regione autonoma curda in Siria che pratica la totale parità tra uomini e donne. La stessa Costituzione (approvata nel 2014) è un "contratto sociale" con cittadine e cittadini che considera non solo la parità tra i generi, ma anche la libertà di culto e il rispetto dell'ambiente come diritti inviolabili di tutti gli abitanti della Regione.
A Rojava è recente l'elaborazione collettiva della "jîneologia" (scienza delle donne), da jîn, "donna" in curdo, dove le donne assumono normalmente co-ruoli di leader della comunità. Nella Regione enorme importanza viene data all'istruzione per tutti. A Qamishli, la capitale di Rojava, situata in un distretto abitato da 400 mila persone, è stata di recente aperta una Università, la Mesopotamian Social Sciences Academy, che accetta ed incoraggia iscritti di entrambi i sessi.
Il popolo curdo e le donne in particolare sono, per queste loro "aperture", obiettivi di cattura, violenze e massacri da parte del Califfato dell'Isis, ma sono anche quelli che più si sono impegnati nella resistenza e riconquista dei territori occupati dall'Isis.

Per ulteriori informazioni: www.uikionlus.com

Immagini scaricabili:

Premio Pace 2017 invito.jpg