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martedì, 06 maggio 2025.

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Tante telefonate di sostegno agli anziani e finora nessun reale caso di emergenza per il caldo

Uffa che afa: la rete di assistenza regge e non abbassa la guardia

20-08-2009 / Giorno per giorno

La colonnina di mercurio continua a segnare alte temperature e altrettanto elevata resta anche l'attenzione da parte dei tanti soggetti della rete di assistenza di 'Uffa che afa'. Anche se gli ultimi dati relativi ai ricoveri ospedalieri non destano particolare preoccupazione.
"Prevenire e contattare in anticipo, senza aspettare che l'evento causi effetti negativi": è questa infatti, secondo gli operatori del servizio Sanità e Interventi sociali del Comune, la filosofia di 'Uffa che afa', accentuazione estiva del progetto 'Giuseppina' rivolto al sostegno sociale ai cittadini con più di 75 anni residenti nel territorio comunale. "Gli anziani a rischio - ricordano gli operatori - ci sono stati segnalati dai medici di base e vengono contattati personalmente via telefono dalla centrale di Cup 2000 per verificare periodicamente il loro stato di salute".
Secondo i dati già disponibili, nel periodo dal 1° giugno al 18 agosto scorsi gli utenti seguiti dalla rete di 'Uffa che afa' sono passati da 346 a 431, con 85 nuove iscrizioni. Al numero verde (800 072110) sono giunte 153 telefonate e 4315 sono state le chiamate effettuate dalla centrale Cup per contattare direttamente gli anziani. E in virtù delle nuove adesioni il totale dei cittadini seguiti dalla rete di teleassistenza "E-Care" e "Giuseppina" ha ora raggiunto quota 1388.
Per quanto riguarda invece i dati forniti dall'ospedale Sant'Anna, nel periodo tra il 16 giugno e il 17 agosto scorsi è stato registrato un aumento complessivo degli accessi al Pronto soccorso rispetto allo stesso periodo del 2008 (1982 contro 1880), che va tuttavia inserito nel quadro di un generale incremento degli accessi in tutto il 2009 e per tutte le fasce di età. Mentre più basso è il numero dei ricoveri (853 contro 926), con percentuali, rispetto agli accessi, del 43,04% per il 2009 e del 49,26% per il 2008. Lo stesso trend è confermato anche per la fascia dei cittadini ultra settantacinquenni.
Per le giornate del 16 e 17 agosto si segnala tuttavia, un incremento significativo degli accessi complessivi (dai 44 del 2008 ai 68 del 2009) con un ridotto ricorso, in percentuale, ai ricoveri: dai 21 del 2008 (47,7%) ai 24 del 2009 (35,3%). La Direzione Medica di Presidio del Sant'Anna evidenzia, in ogni caso, che nell'estate 2009 non vi sono stati al Pronto soccorso casi segnalati con lo specifico codice 'Uffa che Afa', mentre la Centrale operativa del 118 rileva che per il sostegno sociale dello stesso progetto sono stati segnalati solamente due utenti già comunque noti alle associazioni della rete.
"Da ciò risulta confermata - sostengono gli operatori del progetto - la validità dell'impianto predisposto, insieme alla necessità di non abbassare la soglia di attenzione".
Giunto ormai al suo sesto anno di vita il progetto 'Uffa che afa' (http://uffacheafa.comune.fe.it/) è promosso e coordinato dall'Assessorato alla Salute e Servizi alla Persona del Comune di Ferrara ed è svolto in collaborazione con l'ASP "Centro Servizi alla Persona" di Ferrara, l'Azienda Usl di Ferrara, l'Azienda Ospedaliera Sant'Anna, la Protezione civile del Comune, la Società CUP 2000 - filiale di Ferrara. Partecipano al progetto anche la Prefettura, la Questura, i Carabinieri, i Vigili del Fuoco e la Croce Rossa, oltre alle associazioni: Auser, Anteas, Avulss, Cooperativa Integrazione Lavoro, Nadiya, Ferrara Assistenza e Ancescao, coordinate da Arci e Acli.