MUSEO DELLA RESISTENZA - Notevole l'afflusso di visitatori finora registrato
Prolungata a domenica 26 giugno la mostra 'Garibaldini del Novecento'
16-06-2011 / Giorno per giorno

E' stata prolungata fino a domenica 26 giugno la mostra storico documentaria 'Garibaldini del Novecento. Gli antifascisti ferraresi e la guerra di Spagna' allestita nei locali del Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara (corso Ercole 1° d'Este, 19).
La mostra curata da Delfina Tromboni, pensata ed organizzata in occasione dell'anniversario della Liberazione di Ferrara dal nazifascismo e inserita nel calendario delle iniziative promosse dal Comune di Ferrara per il 150° dell'Unità d'Italia, ha infatti registrato un notevole successo di pubblico: oltre 1500 visitatori si sono spinti fino al museo per visitarla, anche in assenza di esposizioni-evento nei locali del contiguo palazzo dei Diamanti.
Tra i visitatori, anche discendenti di antifascisti ferraresi combattenti in Spagna giunti da altre province (come il pronipote del comunista Andreotti Luigi Mario, che ha peraltro donato al Museo la fotografia di nozze del prozio, originario di Pontelagoscuro) e della città stessa (come i famigliari di Michele Tortora, primo Sindaco di Ferrara, tra i primi ad accorrere in Spagna con gli aderenti a Giustizia e Libertà). Innumerevoli le storie ricavabili dagli oltre 40 profili che la mostra raccoglie: dall'Arciprete di Ruina di Ro Ferrarese Don Otello Grandi che accoglie in canonica un legionario di ritorno dalla Spagna, dove - inviato da Mussolini - ha combattuto dalla parte del futuro dittatore Francisco Franco, con la frase "ti daranno per premio una mistocchina" e per questo viene inserito nella Relazione prospettica e cronologica degli episodi sovversivi ed antifascisti inviata dal Questore di Ferrara al Ministero dell'Interno; al folto gruppo di bondenesi che, guidati da Spero Ghedini, futuro commissario politico delle Brigate Garibaldi operanti nel Ferrarese durante la Resistenza, nonchè futuro Sindaco di Ferrara, stampano alla macchia, con un torchio per la pasta adattato all'uso, volantini fatti in casa che chiedono il ritiro delle truppe italiane dalla Spagna (prontamente inviate dal regime ad affiancare quelle mandate da Hitler) e sostengono i combattenti antifascisti italiani, internazionali e spagnoli impegnati nella guerra civile. I volantini, recuperati dalla polizia politica, sono esposti in mostra, insieme a volantini in lingua spagnola donati nel passato al Museo da ignoto donatore. Per l'azione di propaganda, Ghedini ed il suo gruppo furono condannati a lunghi anni di carcere inflitti dal Tribunale Speciale dello Stato, l'organismo i cui giudici erano di nomina politica, voluto da Mussolini per perseguire i "sovversivi". Non manca di essere documentato il sostegno alla guerra antifascista in Spagna di scrittori della statura di Ernest Hemingway, di fotografi come Capa, di artisti come Picasso, insomma di personalità della cultura internazionale che non esitarono a schierarsi sperando nella vittoria della libertà. Tra i ferraresi, anche quel Composta noto, negli ambienti deputati, per aver composto una delle versioni della canzone "No Pasaràn" (non passeranno).
Il successo della mostra conferma il trend che il Museo del Risorgimento e della Resistenza va registrando nel 2011: quasi raddoppiati i visitatori paganti rispetto al medesimo periodo del 2010 e del 2009, diverse migliaia i visitatori non paganti ed i visitatori delle mostre via via organizzate, che, a differenza del passato, sono sempre caratterizzate da uno stretto legame con la storia della città che contestualmente è testimoniata nelle sale espositive del Museo vero e proprio, anch'esse arricchite negli ultimi mesi da nuovi cimeli e donazioni. Ha senz'altro fatto da traino l'essere il 2011 l'anno del 150° dell'Unità d'Italia, ma le prenotazioni per progetti didattici da compiere in collaborazione nel prossimo anno scolastico e delle stesse mostre a carattere storico che il Museo conserva, lasciano ben sperare per il mantenimento, nel prossimo futuro, di uno standard comparabile all'attuale.