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MUSEO DEL RISORGIMENTO E DELLA RESISTENZA - Inaugurazione giovedì 14 luglio alle 18

Al via la mostra "La libertà come diritto. Emancipazione e patriottismo degli ebrei nel Risorgimento"

12-07-2011 / Giorno per giorno

Si intitola "La libertà come diritto. Emancipazione e patriottismo degli ebrei nel Risorgimento" la mostra storico documentaria che sarà allestita da giovedì 14 luglio nelle sale del Museo del Risorgimento e della Resistenza (corso Ercole 1° d'Este, 19). La rassegna, a cura di Silvia Villani e Delfina Tromboni, sarà inaugurata ufficialmente giovedì 14 luglio alle 18 alla presenza del vicesindaco Massimo Maisto. Sarà poi visitabile fino all'11 settembre dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 dal martedì alla domenica.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) - Nell'ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia il Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara ha voluto - dopo i due incontri organizzati in sala Agnelli in occasione del giorno della memoria 2011 - ritornare sull'importante apporto fornito dagli ebrei italiani alla formazione del nuovo stato unitario, riprendendo i due percorsi studiati da Silvia Villani per la Festa del Libro Ebraico 2011 e arricchendoli di materiali documentari inediti dai fondi archivistici dello stesso Museo e da collezioni private, oltre che da reperti naturalistici dal Museo di Storia Naturale di Ferrara e da antichità egizie dai locali Musei Civici di Arte Antica, riconducibili a donatori israeliti che nell'Ottocento incrementarono il patrimonio pubblico ferrarese con grande spirito civico.
Nella prima parte della mostra- realizzata con la collaborazione di MEIS-Festa del libro ebraico, Museo di Storia Naturale e Musei civici di Arte Antica e curata nell'attuale veste da Silvia Villani e da Delfina Tromboni, che si sono avvalse della preziosa collaborazione di Emanuela Cariani (responsabile ricerche storico-biografiche del Museo di Storia Naturale) e di Teresa Gulinelli (responsabile Conservazione e documentazione dei Musei d'Arte antica) - si propone un excursus sugli snodi epocali che hanno caratterizzato la conquista dei diritti civili e politici degli ebrei nel Risorgimento, in concomitanza con i movimenti di rivendicazione nazionalistica.
L'emancipazione aveva reso gli ebrei individui liberi e in grado di agire in prima persona sulla scena nazionale anziché sotto la tutela collettiva degli organismi comunitari, e questo spiega lo straordinario entusiasmo e slancio patriottico con cui parteciparono a tutte le campagne per l'indipendenza nazionale sentendosi convintamente ebrei & italiani, con la specificità ebraica arricchita dall'identità nazionale. Si espone per la prima volta un importante carteggio dei mesi "caldi" del 1848, dove si dà conto dei momenti convulsi sullo scenario politico-istituzionale per arrivare alla sospirata conquista dei diritti civili e politici.
Dopo un approfondimento documentario sulle comunità ebraiche di Ferrara e Venezia e un ricordo di figure che hanno rappresentato un alto profilo nell'ebraismo italiano ottocentesco, la mostra si conclude con il ricordo di tre esploratori israeliti ferraresi che, pur assecondando le loro curiosità e spinte centrifughe verso nuovi mondi, non dimenticarono mai il radicamento alla loro città, arricchendola con donazioni che rinsaldavano quel senso di appartenenza civica e fratellanza universale che li legava ai loro concittadini.
Per l'occasione si espone nella teca dedicata all'israelita ferrarese Enea Cavalieri il reliquiario del garibaldino Vincenzo Leati, recentemente fatto restaurare dai discendenti - che la Direzione del Museo vuol pubblicamente ringraziare - in atto di doveroso omaggio all'illustre avo, perito a Bezzecca nel 1866.

Nella foto un incontro con gli studenti nell'ambito dell'attività didattica svolta all'interno del Museo del Risorgimento e della Resistenza.