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FERRARA MUSIC PARK - Lo spettacolo di sabato 13 agosto

Sul palco del sottomura Fred Pellegrini con 'The Mad Tones'

12-08-2011 / Giorno per giorno

(Testo a cura di Musica e Idee)
Sabato 13 agosto sarà Fred Pellegrini con 'The Mad Tones' ad animare il palco del Ferrara Music Park. In queste due sere di mezza estate la mano per la direzione artistica passa a Paolo Bertelli che porta nel Sottomura prima 'The Mad Tones' e successivamente domenica 14 Steve Mancini and The Blues Band.
Continua l'iniziativa "Un gelato per un Sorriso" con i Volontari dell'Associazione di Volontariato Giulia Onlus e la raccolta fondi a favore del progetto di Oncologia e Psico-oncologia pediatrica attivo da alcuni anni presso l'Arcispedale S.Anna di Ferrara.

Informiamo che il trenino che negli anni ha trasportato grandi e piccini dall'entrata all'area del sottomura non è utilizzabile per motivi di sicurezza legati ai lavori di restauro della Mura.

LA SCHEDA - Partendo da un substrato decisamente funky, THE MAD TONES decollano verso una musica da loro stessi definita a tratti "estatica ed esplosiva al contempo". Il messaggio è chiaro: una musica aperta al nuovo, in costante ricerca e fortemente influenzata da tratteggi etnici in parte eurasiatici. Il tutto sapientemente farcito da effetti sia vocali che strumentali che da un lato enfatizzano la curiosità d'ascolto ("Better things") e dall'altro assumono toni conturbanti nella lisergica "Sinestesy". Inequivocabilmente funky in "Brain Healing", dove finalmente cogliamo i primi guizzi diatonici ai quali ci ha abituato Fred Brindisi. Ci tuffiamo nuovamente nella seconda parte del CD in brani che esprimono questa loro visione costantemente orientata verso nuovi orizzonti. Un'ottima sezione ritmica composta da MICHELE "GUBA" GUBERTI (da sottolineare i suoi assoli alla chitarra), LUCA "RUBBY" RUBBI (basso), GIACOMO "GOLDO" GOLDONI (batteria) che abilmente segue le improvvise accelerazioni del band leader FRED BRINDISI (voce, armonica, sax, flauti), artista sempre alla ricerca, quanto mai completo ed eclettico. Composto, eseguito e prodotto in proprio (si poteva fare di più?), altro non lascia se non l'auspicio che la strada percorsa finora abbia un seguito. Affascinante.