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È nata una nuova comunità virtuale locale del consumo etico

Scacco matto al denaro: occhiaperti.net lancia il 'baratto'

14-09-2009 / Giorno per giorno

"Iscriviti, inserisci, baratta!". Sono queste le tre tappe per entrare nella nuova comunità virtuale di scambio etico "Baratto", all'indirizzo web http://baratto.occhiaperti.net. L'iniziativa è nata nell'ambito del progetto Occhiaperti.net dell'Assessorato Politiche per i Giovani del Comune di Ferrara. "Baratto" è il luogo di incontro tra tutti coloro che desiderano barattare, prestare o donare beni, senza mai ricorrere al denaro. Beni, e non solo oggetti: "tempo e capacità" è il nome di una delle 'stanze' presenti nel sito, entro cui è possibile pubblicizzare ciò che si intende scambiare. "Vogliamo diffondere - si legge sul sito alla voce 'Cos'è'- nuovi modelli di consumo orientati al benessere sociale e ambientale, abituare le persone ad un consumo critico e sostenibile".

Primo obiettivo: fare comunità. "Baratto" è un'idea che riscopre il senso del dono, prendendo le distanze in modo netto dal denaro. Il progetto affonda le sue radici nella teoria del dono dell'antropologia di stampo maussiano: il baratto come lo intende questo progetto, altro non è che scambio del dono, poiché i beni in gioco non debbono essere necessariamente equivalenti da un punto di vista economico. Il filosofo Marcel Hénaff, che riprende Mauss, spiega la differenza tra due categorie di scambio: lo scambio di equivalenti, funzionale alla circolazione di beni materiali, e lo scambio asimmetrico di doni - e quindi "baratto" -, che innesca un rapporto di riconoscimento tra attori sociali, legandoli in una comunità. Il dono è in questo senso "relazione", non è una cosa o un atto individuale. La sua essenza, sosteneva l'antropologo francese, consiste infatti in un trittico: dare, ricevere e restituire. "Baratto" pone allora le basi per una comunità nuova, che trova il suo collante nella condivisione di un senso etico nel consumo, divenendo fonte di legami interpersonali. Legami che, in questo caso, intrecciano il virtuale col reale. Riproporre l'idea tradizionale di dono, abbandonando l'intermediazione del denaro, non consiste dunque in un ritorno ad un'economia premoderna, ma significa mettere in moto un rapporto di reciprocità su base fiduciaria. L'economia mondiale attuale, fondata su un modello utilitario di scambio incardinato sull'uso del denaro, concepisce l'azione umana secondo una logica individualistica. Il denaro è infatti un bene atipico ed "egoista": può essere scambiato con ogni altro bene, diventando rifugio per coloro che non hanno alcuna fiducia nell'altro. Il denaro disattiva quindi qualsiasi tipo di relazione biunivoca. Al contrario, lo "scambio asimmetrico" coniato da Hénaff, e su cui si fonda il progetto "Baratto", favorisce nuove dinamiche di socializzazione, creando un solido ponte tra il reale e il virtuale, al passo con i tempi. Ed una è comunità accessibile a tutti. Da sottolineare, è che tutti gli interessati possono diventare inserzionisti: l'unico requisito è avere più di 14 anni, e che è totalmente gratuito.

Secondo obiettivo: consumo sostenibile. Un altro obiettivo fondamentale di questa iniziativa, al di là del fine socializzante, è il valore pedagogico-educativo del barattare: lo scambio di beni che non si ritengono utili per sé, promuove un riutilizzo degli stessi presso altre persone. "Riutilizzo" è una delle "8 R" del programma di decrescita proposto da Serge Latouche, principale esponente del movimento di critica alla tirannia dell'idea consumistica dell'usa-e-getta, funzionale all'insana logica per cui il progresso si valuta in termini di crescita del Pil. "Riutilizzo" è l'alternativa sostenibile allo spreco, è priorità assoluta per sopravvivere allo sviluppo senza limiti e alle sue drammatiche conseguenze, che si ripercuotono inesorabilmente sull'ambiente. Un aspetto, questo del consumo sostenibile, già affrontato nell'ambito del progetto Occhiaperti.net, in una recente iniziativa partita a ridosso dell'estate 2009, dal nome "Qualcosa di ecologico": si tratta di recensioni di una bibliografia critica sul tema, pubblicata all'indirizzo: www.occhiaperti.net/index.phtml?id=6988.

Per info: Occhiaperti.net c/o AdolescentiGIOvani - Servizio Sport e Giovani, viale Alfonso d'Este, 17 - 44123 Ferrara
tel. 0532 744652 - fax 0532 744630

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