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FERRARA MUSIC PARK - La programmazione di mercoledì 17 agosto

'Estragon Lab Night', cinque band per sei ore di musica

16-08-2011 / Giorno per giorno

(testo a cura di Musica e Idee)

Per il primo anno il prato del Sottomura in una serata speciale sarà cornice mercoledì 17 agosto per una lunga kermesse musicale: cinque gruppi del panorama indipendente italiano saranno protagonisti dell'ESTRAGON LAB NIGHT

Saluti da Saturno, Young Wrist, Heike has the Giggles, JoyCut e Massimo Volume si alterneranno sul palco del Ferrara Music Park in una no stop che sancisce questa importante collaborazione con l'Estragon Bologna con cui sono stati selezionati i protagonisti di questo maxi concerto.

La location ci sembra adatta a quello che può essere visto come un festival nel festival - sostiene Roberta Girotto direttore artistico del Ferrara Music Park - la possibilità di stare in libertà sul prato o nei vari stands, di godersi cinque diversi concerti in una unica serata che desidero ricordare sarà ad ingresso gratuito, è un genere di proposta nuova per noi anche se ormai di tendenza e ci auguriamo che il pubblico ferrarese apprezzi ed accolga l'invito come d'altronde ha fatto finora.

Per questo motivo abbiamo deciso - aggiunge Massimo Campana organizzatore del Music Park - che le prime due ore di happy Hour fossero un buon incentivo per poter prendere un aperitivo già ascoltando le prime bands. I concerti inizieranno infatti dalle 18.30 e proseguiranno come sempre no stop fino a mezzanotte. Come d'abitudine a seguire il dj set con Dj Kappa.

I vent'anni di carriera dei Massimo Volume (nella foto) faranno da contraltare ai giovanissimi HeiKe Has The Giggles vera rivelazione italiana. Siamo contenti di averli sul palco considerato che solo tra pochi giorni apriranno le danze dell'IDAY, il festival che avrà luogo il 3 settembre insieme a Arctic Monkeys, Kasabian, The Wombats, White Lies, The Vaccines e Morning Parade. Consolidate anche le carriere degli altri artisti presenti.

Un viaggio nel rock e non solo, uno scorcio di quell'ambiente musicale lontano dai talent e dai reality che raccoglie molti più consensi ed estimatori di quanto si immagini. La buona musica quella fatta con un po' più di fatica e sudore di quella che trova le scorciatoie nel tubo catodico merita spazi e palchi adeguati. Ferrara e la splendida cornice del Sottomura saranno quantomeno sfondo meraviglioso per un momento musicale importante.

BIOGRAFIE:

HEIKE HAS THE GIGGLES
Il trio (classe 88) si forma nel Settembre del 2006 a Solarolo (Ravenna), lo stesso paesino in provincia di Ravenna che ha dato i natali anche a Laura Pausini.
I due demo all'attivo, "Next, Please" e "How To Giggle", insieme ad un buon numero di live in alcuni club italiani al fianco di artisti di fama internazionale (Tricky al Vox di Nonantola - Mo, The Wombats all'Estragon di Bologna, The Futureheads e Glasvegas al Bronson di Ravenna, Look See Proof alla Casa 139 di Milano, Pete and The Pirates allo Spazio211 di Torino) li fanno guadagnare, immediatamente, l'attenzione di pubblico e critica. La vittoria nel concorso di Italia Wave 2008, li porta, nello stesso anno, dritti sul Main Stage di Italia Wave, come opening act di Chemical Brothers e successivamente allo Sziget Festival in Ungheria. Nell'anno seguente gli Heike Has The Giggles, continuano a macinare date nei più importanti festival internazionali: Canadian Music Week 09 a Toronto, All 2Gether Festival di Berlino e Sonic Visions in Lussemburgo fanno da preludio alla partecipazione al prestigiosissimo Eurosonic Festival 2010 a Groningen in Olanda (una delle tre band selezionate per l'Italia oltre a Negrita e Calibro 35), appuntamento imprescindibile per tutti gli operatori del settore.

Il 5 Febbraio 2010 esce Sh!, il loro disco di debutto, prodotto da Marco Caldera e dagli stessi Heike Has The Giggles, su etichetta Kitano e distribuzione Goodfellas, accompagnato dal video del primo singolo "Robot", girato a Berlino, dalla crew tedesca K68. Subito l'attenzione da parte dei media, specializzati e non, è molto alta. Oltre a numerose recensioni escono interviste e articoli su Il Mucchio, Rolling Stone (Breaking band su Marzo 2010) e Rocksound, solo per citarne alcuni. Contemporaneamente la band si esibisce su e giù per l'Italia, e riceve inviti da molte trasmissioni radio come "Stereo Notte" su Rai Radio 1, "Patchanka" su Popolare Network ed Effetto Notte su Radio Radio 2. Sh! entra nella playlist delle principali radio alternative italiane e la band viene selezionata da Arci Real per un tour nei maggiori circoli Arci italiani che si svolge con successo. La band viene, inoltre, invitata a suonare live alla sfilata autunno-inverno 2010 di Frankie Morello durante la settimana della moda di Milano e nell'autunno 2010 alla sfilata di Milano Unica alla Fondazione Arnaldo Pomodoro e in un evento Diesel a Vicenza.

A detta di alcuni, la loro musica è un rock, a tratti punk, che cerca melodie pop orecchiabili e mai banali; come se PJ Harvey cantasse con gli Arctic Monkeys. Gli Heike Has The Giggles portano sul palco un suono fresco e straordinariamente pulito, tra riffoni killer e incastri ritmici inaspettati. Batteria puntuale, basso frenetico e la sorprendente voce di Emanuela che, è bene ricordare, è anche l'unica chitarra sul palco. I pezzi dell'album si susseguono con il loro pop-punk ultragodibile, senza soluzioni scontate. Il cantato ricorda Patti Smith e, si diceva, Polly Jean Harvey, mentre i suoni si avvicinano a quelli dei tanti gruppi famosi il cui nome inzia con un "The…", sviluppandone una forma aggressiva di grande personalità. La band ama definirsi Heavy Pop.

Nel maggio 2010 gli HHTG sono tornati all'estero per tre date in altrettanti prestigiosi festival. Hanno partecipato al Walk The Line Festival di Den Haag, al Liverpool Sound City, grande kermesse inglese che raccoglie alcune delle migliori band emergenti europee e in coppia con i Julie's Haircut, al festival Panoplie Italian Nights al d:qliq club in Lussemburgo, Il 31 maggio 2010 hanno poi fatto da openinig act ai Gossip all'Estragon di Bologna e Beth Ditto li ha definiti una delle migliori giovani band viste quest'anno. Nell' ottobre 2010 gli Heike Has The Giggles hanno suonato anche negli Stati Uniti, più precisamente al Trash Bar di New York.

Dopo la fine del tour 2010 la band ora sta preparando il secondo album che sarà disponibile a breve, ottobre 2011, e sarà anticipato dal singolo Dear Fear, in uscita il 01 giugno 2011. Queste due nuove uscite, prodotte sempre dalla band e da Marco Caldera, segnano l'inizio della collaborazione con Foolica Records e una decisa svolta nel suono della band.

SALUTI DA SATURNO

Per Saluti da Saturno è opportuno sottolineare la dimensione orchestrale, tanto che il progetto patrocinato da Mirco Mariani vuole abbandonare il tracciato della tipica formazione rock o pop per approdare ad una più ampia definizione di contenitore musicale. Flexible Orchestra è dunque il più logico attributo, laddove si impone una ricerca importante sui timbri e sulla strumentazione, spesso atipica; l'optigan, il mellotron, la celesta, le ondes martenot, l'harmonium, il vibraphonette, l'ondioline, il cristallarmonio, sono gli elementi che unitamente ai strumenti più 'ordinari'fanno risaltare lo spessore compositivo dell'organico.

Qual è la location ideale per una Flexible Orchestra che sembra muoversi ai confini del tempo? Potrebbe essere una navicella spaziale in disuso od uno scenario da pianobar futuristico.Di sicuro la musica di Saluti da Saturno sembra abbracciare una prospettiva diversa dagli stilemi contemporanei, una canzone romantica, allegorica. Alla realizzazione del primo album partecipano in veste di ospiti nomi preziosi del panorama italico e non: Vinicio Capossela - che ritroviamo in tre brani alla voce - e Nadia Ratsimandresy (estemporanea collaboratrice di Radiohead) alle immaginifiche ondes martenot. Con il mentore Mirco Mariani - optigan, mellotron, celesta, piano, wurlitzer, ondioline - ci sono i 'sodali' Marco Bovi, Antonio Gramentieri, Domenico Caliri alle chitarre - Enzo Cimino, Diego Sapignoli alla batteria - Roberto Greggi alla voce.

Nel particolare l'incontro con Capossela è frutto di passate collaborazioni che hanno preparato il terreno ad un logico interscambio in sala d'incisione. Come avviene nelle migliori famiglie la collaborazione è spontanea, scaturita da una stima reciproca oltre che da una relazione artistica forte. Parlare Con Anna è un album che amerete non solo per le sue canzoni, ma per l'elegante feeling compositivo, per la carezzevole e vanitosa impronta pop degli arrangiamenti. Un disco per ogni stagione (del cuore).

Non troverete mai i musicisti sotto un unico tetto, le combinazioni sono variabili, si passa dal duo al trio, dal quartetto alle dimensioni proprie di una piccola orchestra.

Suonano live: Mirco Mariani - optigan, mellotron, celesta, piano, wurlitzer, ondioline; Antonio Gramentieri - chitarre elettrica ed acustica, chitarra baritono, lap steel; Marecello Detti - trombone, tromba a coulisse, conchiglie; Carlo Corzani - clarinetto, sax, harmonium, farfisa; Diego Sapignoli - vibraphonette, glockenspiel, percussioni, batteria; Vincenzo Vasi - theremin, marimba, vibrafono; Gianfranco Grisi - cristallarmonio; Francesco Arcuri - sega sonora, strumenti preparati; Bruno Orioli - voce, chitarra acustica; Roberto Greggi - voce; talvolta Vinicio Capossela - voce e Marco Molinelli immagini e video.

QUESTA LA FORMAZIONE LIVE BASE:

Mirco Mariani: optigan, mellotron, celesta, wurlitzer, ondioline

Mirko Monduzzi: chitarra elettrica

Bruno Orioli: voce e chitarra

MASSIMO VOLUME

I Massimo Volume si sono formati nel 1991 a Bologna e hanno all'attivo sei dischi: Stanze (Underground records, '93); Lungo i bordi (Wea, '95); Da qui (Mescal, '97); Club Privé (Mescal, '99); la colonna sonora sonora del film Almost blue (Cecchi Gori 2001) di Alex Infascelli e il live Bologna nov. 2008 (Mescal, 2009). Sempre nel 2008 per il Museo del cinema di Torino hanno rimusicato il film La caduta di casa Usher di Jean Epstein.

Da dove cominciare? Un disco prende sempre la sua strada.

Per quanti sforzi si possano fare per renderlo un abito che ci calzi bene addosso -il nostro abito- il risultato non è mai quello che ci si aspettava. La musica e le parole prendono il sopravvento sulle intenzioni, seguono una strada tutta loro, affascinante e rischiosa, lasciandoci ogni volta nel dubbio che ciò che siamo riusciti a dire fosse ciò che avevamo da dire.

"Cattive abitudini" è di sicuro un disco popolato: di personaggi, di citazioni, di luoghi. Ossessionato dal tempo, attaccato al presente, è un disco che ha fretta, anche nei suoi momenti più dilatati. Il paesaggio che crea è un paesaggio mosso, urbano e domestico, di grandi spazi ed esili coatti: il nostro monotono sublime come scrive Robert Lowell, racchiudendo in una sola frase (troppo bella per non essere rubata) il senso di continua scoperta che ci riserva la quotidianità.

Registrato in presa diretta in una villa sull'argine del Po, utilizzando solo macchine analogiche (più per una questione affettiva che per scelta ideologica), ci piace pensare che i pezzi si siano impregnati di quell'atmosfera fuori dal tempo che abbiamo respirato in quei giorni, creando un distacco prospettico che è forse l'unica maniera per descrivere il reale.

Accanto al nucleo originale: Emidio Clementi (autore dei testi, voce e basso), Egle Sommacal (chitarra) e Vittoria Burattini (batteria), c'è da segnalare l'ingresso nel gruppo di Stefano Pilia alla chitarra, già presente nel live 'Bologna novembre 2008'.

In concomitanza con l'uscita del nuovo album esce un libro dedicato al gruppo firmato da Andrea Pomini (giornalista free lance, deejay, produttore torinese), edito da Arcana Editrice.