Venerdì 18 settembre visita guidata con concerto
Tra storia e musica, alla scoperta della Certosa
14-09-2009 / Giorno per giorno

L'intreccio tra spiritualità e arte nella storia di un complesso religioso ricco di fascino. Questo il filo rosso che guiderà l'iniziativa in programma venerdì 18 settembre alle 18 in Certosa. Terzo appuntamento della rassegna "Certosa in Musica" promossa da Amsefc, Comune di Ferrara e Fondazione Carife, la serata proporrà una visita guidata agli spazi monumentali del complesso, accompagnata da un concerto in itinere del coro polifonico di Santo Spirito diretto da Francesco Pinamonti.
Ad accompagnare i visitatori, sulla scia del successo delle visite organizzate negli stessi luoghi nel maggio scorso, saranno il ricercatore storico del servizio Beni Monumentali del Comune Francesco Scafuri e la studiosa di storia locale e dottore di ricerca all'Università di Venezia Sivia Villani, che illustreranno la storia e le trasformazioni subite nel tempo da alcuni degli spazi monumentali del complesso. I due ciceroni si avvarranno, come di consueto, oltre che della bibliografia e dei documenti d'archivio sull'argomento, anche delle indicazioni offerte da Leopoldo Santini, esperto conoscitore del complesso architettonico.
Non mancheranno tuttavia alcune novità rispetto alle visite della primavera scorsa, tra cui, come anticipato dalle due guide, "qualche accenno alla vita monastica dei certosini, ricca di curiosità, e alle celle in cui essi vivevano, elementi architettonici di pregio che ancor'oggi si possono vedere all'interno della Certosa".
"Sarà un itinerario storico e artistico - ha dichiarato ancora Scafuri - che consentirà di conoscere e apprezzare gli splendidi spazi di un complesso che non ha nulla da invidiare ad altre grandi Certose come quella di Pavia. Sarà anzi possibile notare come tra i due grandiosi complessi monumentali ci siano molte affinità ed analogie".
Altra novità sarà la presenza del coro polifonico di Santo Spirito che intervallerà la conversazione storico-artistica con brani di polifonia sacra dal Rinascimento al Novecento. Quattro le tappe musicali: si partirà alle 18 dall'ingresso al Primo Claustro di via Borso 46 con l'intonazione gregoriana dell'Ave Maria, per proseguire poi con quattro dei più celebri mottetti di Giovanni Pierluigi da Palestrina (anticella Baratelli). A seguire, si riprenderà alla Cella Estense, che ospita la tomba di Borso d'Este, con quattro tra corali e mottetti di Johann Sebastian Bach, mentre la conclusione sarà affidata all'Ave Maria che Verdi scrisse in risposta ad una sorta di sfida armonica proposta da Adolfo Crescentini nel 1898 sulla "Gazzetta Musicale di Milano", consistente nell'armonizzazione di una scala particolare detta "enigmatica". Il brano dell'ottantasettenne compositore confluì per iniziativa di Boito nei Quattro pezzi sacri e rappresenta il modo migliore per accompagnare la visita della cappella Massari dove è sepolta Maria Waldmann, mezzosoprano viennese tra i prediletti da Verdi, prima interprete europea di Amneris in "Aida" e della Messa da Requiem, ritiratasi dalle scene appena trentunenne per sposare il conte Galeazzo Massari.
Il percorso artistico-musicale, previsto nella sua totalità sotto i bracci del claustro, si terrà anche in caso di avverse condizioni meteorologiche.
La partecipazione è libera e gratuita.
Il quarto e ultimo appuntamento di Certosa in musica è previsto per venerdì 25 settembre alle 21, con Francesco Scafuri e Giovanni Sassu, curatore dei musei civici d'Arte antica, che condurranno il pubblico alla scoperta del tempio di San Cristoforo e in particolare delle sue dodici cappelle e delle preziose opere d'arte che vi sono contenute. Anche in questa occasione è previsto un accompagnamento musicale, con i giovanissimi allievi di flauto traverso della scuola secondaria inferiore a indirizzo musicale "De Pisis-Bonati" che eseguiranno brani di Georg Philipp Telemann, compositore e organista tedesco del '700 e di Karlheinz Stockhausen, compositore tedesco, tra i più significativi del XX secolo.
LA SCHEDA a cura di Francesco Scafuri
La Certosa
Il grande cimitero della Certosa come sapete si sviluppa nella parte nord-orientale della città. E' uno storico complesso monumentale immerso nel verde, che contiene interessanti strutture architettoniche e tombe monumentali di grande pregio artistico.
In origine era un importante monastero certosino, fondato per volontà di Borso d'Este fra il 1452 ed il 1461. I padri certosini vissero in un isolamento pressoché totale sino alla fine del XV secolo, quando il complesso fu inserito all'interno dell'Addizione Erculea e delle mura rossettiane, cornice sicura ed inespugnabile del famoso ampliamento della città.
Il convento fu trasformato nel 1813 in cimitero cittadino, quindi venne ampliato nel tempo fino ad assumere l'estensione attuale.