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BANDO DI ASTA PUBBLICA - Il 13 ottobre apertura offerte in residenza municipale

Il Comune concede diritti di superficie per realizzare impianti fotovoltaici

10-09-2011 / Giorno per giorno

E' stato pubblicato dal Comune di Ferrara il secondo bando che riguarda aree di proprietà pubblica da cedere con diritto di superficie a soggetti interessati alla realizzazione di impianti fotovoltaici. Il bando - che scadrà martedì 11 ottobre, con apertura delle buste delle offerte il 13 ottobre in residenza municipale - è stato elaborato dall'ufficio del Servizio Energia dell'assessorato all'Ambiente, che si occupa delle azioni derivanti dalle politiche energetiche decise dal Comune.
Si tratta di quattro lotti per complessivi 1,7 Mwatt di potenza installata (con possibili variazioni in base ai dati di progettazione) che si aggiungono agli altri 170 Kw già installati in cinque siti del territorio comunale, ovvero la palestra di Pontelagoscuro e Baura, Palasport, biblioteca Bassani e capannoni via Marconi. Le quattro nuove localizzazioni sono quelle di via del Lavoro, dell'area scoperta del MOF (mercato ortofrutticolo), di parte della discarica di inerti di via Canapa (una piccola porzione di un'area vasta 16 ettari), del terreno dietro i capannoni di via Marconi, dove è stato appena conclusa l'installazione dei pannelli relativi al primo bando.
Il bando prevede la cessione del diritto di superficie per 22 anni (20 anni conto energia più tempi per la progettazione e la realizzazione) al quale deve essere corrisposta una cifra complessiva, così come definito dalla gara. Ogni sito (lotto), prevede una base d'asta di partenza che rappresenta una sorta di affitto che il Comune incamererà per la cessione di quell'area per tutto il periodo previsto.
In cambio il soggetto che si aggiudicherà il lotto o i lotti sosterrà tutte le spese per la realizzazione dell'impianto ma potrà incamerare il conto energia e i proventi derivanti dall'energia prodotta.
A periodo concluso, ovvero allo scadere dei 22 anni, l'impianto può essere dismesso a spese del concessionario ed essere ceduto al Comune, senza oneri a carico dell'Amministrazione stessa, che potrebbe continuare a produrre energia per altri circa 10 anni, vista l'aspettativa di vita degli impianti di oggi. Non meno di 235mila euro (il minimo d'asta), entrerebbero nelle casse del Comune, in caso di aggiudicazione di tutti i lotti.

Rimanendo ai dati economici, i vantaggi derivanti dal primo bando sono stati: 41.095 euro come introito iniziale in una unica soluzione. In più, vanno considerati questi elementi:
- L'energia prodotta e contemporaneamente autoconsumata con gli impianti in funzione. Questa energia, non essendo prelevata dalla rete, si traduce di fatto in un risparmio in bolletta di circa 20.600 Euro/anno per i 5 impianti.
- L'energia prodotta e non utilizzata in contemporaneità, immessa in rete e venduta al GSE al prezzo stabilito in regime di "ritiro dedicato"; il 90% dell'importo derivante dalla vendita di questa energia (circa 6.900 Euro/anno). Totale anno circa 30.000 euro

Questa gara rappresenta per l'Amministrazione un ulteriore passo avanti nell'impegno riservato alle politiche energetiche, alla produzione di energia da fonti rinnovabili, nonché al risparmio energetico esteso dal Comune a tutti i propri immobili.
"Gli edifici pubblici - afferma l'assessore comunale all'ambiente Rossella Zadro - dovrebbero essere da esempio per la comunità locale di appartenenza e dovrebbero farsi promotori della cultura dell'efficienza energetica ed energia rinnovabile. Vogliamo contribuire a tracciare la nuova strada dello sviluppo sostenibile che la pubblica amministrazione intende percorrere con una duplice finalità: la riduzione dei costi di gestione delle strutture ed il raggiungimento degli obiettivi del protocollo di Kyoto. Ciò va ad aggiungersi anche all'inventario delle emissioni climalteranti che stiamo ultimando, in previsione della imminente adesione al Patto dei Sindaci. Nonostante la crisi economica e la manovra imminente, oggi i siti che prevedano la cessione del diritto di superficie sono ancora appetibili perché il nuovo conto energia valorizza i terreni dismessi e compromessi (discariche) classifica come piccoli impianti anche impianti di dimensioni superiori ai 200KW se su siti pubblici, premia con una quota in più pari circa al 10% gli impianti realizzati con pannelli che abbiano visto almeno un passaggio della filiera di produzione in una azienda europea".

DOCUMENTAZIONE (file PDF scaricabile)

- Bando (testo integrale): bando_fotovoltaico_dir_sup_2011.pdf

- Tabella siti già installati (da 1 a 5) e quelli previsti dal nuovo bando (da 6 a 9). Benefici ambientali: fotovoltaico_tabella_benefici_ambientali.pdf

























I 4 LOTTI (in sintesi)
LOTTO 1 - Area sita in via G.Marconi n° 39 su una cui porzione di mq 3.600 andranno realizzate pensiline fotovoltaiche (vedasi planimetria perimetrata in rosso). L'accesso avviene dall'ingresso Comune del complesso "Ex Aratri Toselli" ora sede di uffici e magazzini comunali.
Valore a corpo diritto di superficie per 22 anni = € 18.000,00 (corrispettivo a base d'asta oltre
l'IVA di legge).

LOTTO 2 - Area sita in via della Canapa, dalla quale si accede. La superficie è di mq. 17.000. Valore a corpo diritto di superficie per 22 anni = € 102.000,00 (corrispettivo a base d'asta oltre l'IVA di legge). Valore a corpo diritto di superficie per 22 anni = € 102.000,00 (corrispettivo a base d'asta oltre l'IVA di legge).

LOTTO 3 - Area sita in via Trenti di mq 17.500,00. Si accede al terreno dall'ingresso comune del complesso in precedenza denominato "MOF" (Mercato Ortofrutticolo all'Ingrosso). Valore a corpo diritto di superficie per 22 anni = € 105.000,00 (corrispettivo a base d'asta oltre l'IVA di legge).

LOTTO 4 - L'area consiste nel parcheggio sito in via del Lavoro di mq 2.000,00 su cui andranno realizzate pensiline fotovoltaiche. Si accede da via del Lavoro, con ingresso comune alla restante porzione del parcheggio pubblico. Valore a corpo diritto di superficie per 22 anni = € 10.000,00 (corrispettivo a base d'asta oltre l'IVA di legge).

IMPIANTI FOTOVOLTAICI: il contesto regionale
È di circa un mese fa la notizia che vedeva la provincia di Ferrara balzare ai primi posti tra le province dell'Emilia Romagna e dell'Italia per il fotovoltaico.
Al 2020 l'Italia dovrà dimostrare all'Europa, in funzione del Protocollo di KYoto, di produrre almeno il 17% del proprio fabbisogno energetico attraverso fonti rinnovabili.
Ogni anno che ci porterà al 2020 l'Italia dovrà installare almeno 960 Mwatt di potenza e la Regione Emilia Romagna almeno 200.
Anche il Comune di Ferrara nell'ultimo biennio (luglio 2009 - agosto 2011) ha largamente contribuito al raggiungimento dell'obiettivo, tanto più che gli impianti installati alla data del 3 agosto 2011 risultavano essere circa 510 per una potenza di 24 Mwatt. Manca all'appello - non ancora in esercizio ma già autorizzata - altra potenza che consente il raggiungimento di 65 Mwatt.
L'area del Polo Chimico Industriale ha già ottenuto l'autorizzazione per un impianto da 1,5 Mwatt da realizzarsi sul parcheggio Donegani, che sarà pure dotato di colonnine elettriche per la alimentazione di auto, moto elettriche ecc. esempio di filiera corta energetica e di politica in funzione del risanamento della qualità dell'aria. Altri interventi dentro il Polo sono previsti su magazzini per un totale circa di 3 Mwatt.
Non ci sono impianti nel nostro Comune che hanno 'consumato' suolo agricolo. Inoltre molti interventi sono accompagnati anche dalla bonifica dei tetti dall'amianto. Altro aspetto importante la diffusione della conoscenza del valore dell'energia solare e del continuo approcciarsi a questo tipo di energia anche da parte di singole famiglie. Moltissimi sono infatti i piccoli impianti, proprio a realizzare ciò che viene chiamata "democrazia energetica e filiera corta" (dai 3 ai 10 Kwatt).

(Comunicato a cura dell'Assessorato all'Ambiente)