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GIUNTA COMUNALE - Approvate due delibere presentate dall'assessore Kusiak. Il sindaco Fabbri: "Attenti a non gravare su famiglie e bambini"

Servizi comunali per l'infanzia e refezione scolastica: calcolate le decurtazioni delle rette per i periodi di sospensione dovuta all'emergenza Coronavirus

11-03-2020 / Giorno per giorno

Riguarderanno sia le tariffe dei servizi educativi e integrativi per l'infanzia comunali sia le tariffe del servizio di refezione scolastica comunale le decurtazioni delle rette approvate oggi, 11 marzo 2020, dalla Giunta comunale in relazione ai periodi di servizio non fruiti, a partire dal 24 febbraio scorso, a causa delle sospensioni previste per l'emergenza Coronavirus.

"Rette ridotte relative ai periodi di chiusura di nidi, scuole d'infanzia e mense. Come già anticipato nei giorni scorsi - commenta il sindaco Alan Fabbri - abbiamo deciso come Giunta di non far pagare alle famiglie le rette per i periodi di chiusura imposti da questa emergenza sanitaria, ben conoscendo a quali difficoltà economiche i cittadini siano oggi sottoposti". "Questo è un ulteriore e importante elemento di attenzione verso le famiglie e i servizi per i bambini - sottolinea Fabbri - che si aggiunge a quelli messi in campo ad avvio legislatura, aprendo una nuova sezione e ampliando la fascia di riduzione delle rette utilizzando risorse comunali".   

Per quanto riguarda le tariffe dei servizi educativi e integrativi per l'infanzia comunali, la Giunta ha stabilito:

- la riduzione del 25% della retta dovuta da ciascun utente per il mese di febbraio, pari a 5/20 giorni di servizio, da applicarsi per il periodo 24-28/2/2020;
- le
riduzioni del 22,7% della retta dovuta da ciascun utente per il mese di marzo, pari ciascuna a 5/22 giorni di servizio, da applicarsi ad ogni settimana di sospensione. (In sostanza nel mese di marzo 2020 nulla è dovuto)
Analogamente, saranno calcolati ulteriori eventuali decurtazioni delle rette in caso di protrarsi della sospensione dei servizi, dividendo il numero di giorni di sospensione per il numero dei giorni di fornitura del servizio, così come previsti dal calendario scolastico.
Il mancato introito da incassi, per il Comune, ammonterà a 36.000 euro per ciascuna settimana di sospensione dei servizi educativi e integrativi.

Per quanto concerne, invece, la refezione scolastica comunale, la Giunta ha stabilito che:
- nulla è dovuto per i singoli pasti non consumati;
- la riduzione del 25%
della quota fissa della retta dovuta da ciascun utente per il mese di febbraio, pari a 5/20 giorni di servizio, da applicarsi per il periodo 24-28/2/2020;
- le riduzioni del 22,7% della quota fissa
della retta dovuta da ciascun utente per il mese di marzo, pari ciascuna a 5/22 giorni di servizio, da applicarsi ad ogni settimana di sospensione che è stata e che verrà disposta per provvedimento di legge. (In sostanza nel mese di marzo 2020 nulla è dovuto)
Analogamente, saranno calcolati ulteriori eventuali decurtazioni delle rette relative alla refezione, in caso di protrarsi della sospensione.
Il mancato introito da incassi per il servizio di refezione scolastica ammonterà a 43.000 euro per ciascuna settimana di sospensione.

Gli Uffici dell'Istituzione scolastica comunale sono, inoltre, autorizzati a non procedere alla fatturazione e pubblicazione sul portale in uso agli utenti delle rette (sia dei servizi educativi e integrativi per l'infanzia comunali sia del servizio di refezione scolastica) relative ai mesi di febbraio - marzo 2020 e per tutti i periodi di interruzione dei servizi, fino a quando non sarà possibile procedere all'effettiva decurtazione delle rette per i periodi di servizio non erogati, fino al termine dell'emergenza in atto.