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CENTRI ESTIVI FERRARA 1/3 - L'assessore Coletti: "grande lavoro di squadra per riorganizzare un servizio necessario"

Centri Estivi Ferrara: si parte l'8 giugno con la formazione di insegnanti e famiglie

05-06-2020 / Giorno per giorno

Lunedì 8 giugno 2020 si parte con la formazione a insegnanti, operatori e famiglie, per martedì 9 giugno sono in programma i test sierologici, dal 10 si comincia l'allestimento degli spazi delle scuole e da lunedì 15 giugno via libera alle attività con i bambini. Tutto nel massimo rispetto dei protocolli sanitari e della sicurezza. Questo, in sintesi, il crono programma per i Centri estivi comunali di Ferrara.

"Ripensare interamente un servizio storico e consolidato alla luce delle nuove esigenze è stata una sfida importante, raccolta con entusiasmo e responsabilità da tutti per far fronte alle necessità di supporto espresse dalla comunità, in particolare dalle famiglie del territorio - ha sottolineato l'assessore alle Politiche Sociali, Cristina Coletti, che si è occupata del progetto -. Abbiamo dovuto mettere insieme due aspetti non semplici da conciliare: il bisogno di ricreare la socialità dei più piccoli dopo mesi di isolamento e l'esigenza di tutelare il lavoro delle tante educatrici ed educatori impiegati nelle attività. Per questo abbiamo ritenuto necessario partire con una prima settimana dedicata alla formazione di tutti i partecipanti, a partire dagli operatori per arrivare alle famiglie, che fruiranno di un servizio diverso da quello che hanno sempre conosciuto. Già da domani cominceranno i contatti con i genitori che verranno chiamati per calendarizzare appuntamenti e attività".

Dopo lo stop dettato dalla pandemia, grazie all'input arrivato dal Tavolo Ferrara Rinasce convocato dal sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, in città ha preso il via un intenso lavoro di riprogettazione dell'offerta che ha visto coinvolti, dopo la sottoscrizione di un protocollo di intenti in data 13 maggio 2020 e attraverso un Comitato e un Tavolo operativo, il Comune di Ferrara, le cooperative afferenti a Legacoop e Confcooperative e i rappresentanti delle sigle sindacali di Funzione Pubblica Cgil, Cisl e Uil, oltre alle cooperative sociali del Consorzio Res (che gestisce i Centri Estivi del comune in convenzione), Cidas, Il Germoglio, Le Pagine e Serena.

"Il confronto e la condivisione hanno consentito di predisporre tutto quanto necessario per tornare ad accogliere i bambini, i ragazzi e le loro famiglie, e per consentire ad educatrici ed educatori di riprendere il lavoro in sicurezza prima possibile", ha aggiunto Coletti .

Il Comune di Ferrara ha messo a disposizione 150 posti al mese per i Centri Ricreativi Infanzia dedicati alla fascia 3-6 anni, e 170 posti al mese per i Centri Ricretivi Educativi rivolta alla fascia 6-14 con ulteriori posti aggiuntivi per i bambini e ragazzi disabili. Il numero di posti è quello massimo raggiungibile per l'anno in corso, in applicazione alle nuove disposizioni sanitarie, che hanno sensibilmente ridotto il rapporto numerico tra educatori e bambini (un educatore ogni cinque bambini nella fascia 3-5 anni, un educatore ogni sette bambini nella fascia 6-11 anni, un educatore ogni 10 nella fascia adolescenti), al fine di contenere e contrastare la diffusione del virus, prevedendo nei casi di fragilità anche il rapporto uno a uno. Le domande di iscrizione pervenute all'Istituzione scolastica sono: Cri giugno 246, Cri luglio 222, Cre giugno 198, Cre luglio 229.

Ai posti messi a disposizione dai Centri Estivi comunali si aggiungono le disponibilità delle realtà private e cooperative con le quali il Comune ha condiviso il progetto.

I plessi utilizzati per il Centri Estivi comunali sono: Infanzia Salice, Infanzia Neruda, Infanzia Satellite, Scuola Primaria Manzoni, Infanzia Aquilone, Infanzia Le Margherite, Scuola Secondaria Cosmè Tura, Scuola Primaria Villanova, Infanzia Ponte, Infanzia Casa del Bambino, Infanzia La Mongolfiera , Scuola Primaria Poledrelli, Infanzia Pacinotti, Infanzia Gobetti, Scuola Primaria Bruno Ciari , Scuola Primaria E. Mosti.

Ecco cosa prevede, nel dettaglio, il cronoprogramma:

1) Tra 8 e 10 giugno: entrata del personale nei plessi con formazione specifica sulla sicurezza sanitaria e l'utilizzo degli spazi e delle attrezzature

2) 9 giugno: screening sierologico al personale su base volontaria

3) tra il 9 e l'11 giugno collettivi di formazione sul progetto educativo e pedagogico, con allestimento degli spazi e dotazioni

4) tra il 9 e il 17 giugno: videoriunioni con i gruppi di famiglie (36 incontri in totale) per illustrare e condividere il nuovo approccio al servizio

5) tra il 10 e il 18 giugno: incontro con genitori in plesso in condizioni di sicurezza per consegna documentazione necessaria all'iscrizione

6) a partire dal 15 giugno avvio delle attività in presenza con i bambini

Particolare rilevanza assumerà per i Centri Estivi 2020 la gestione degli aspetti sanitari e di rapporto interpersonale. Ecco elencati alcuni dei principali punti di attenzione, che saranno oggetto della formazione del personale e delle famiglie.

1) L'accoglienza: il triage, come previsto dalla regione, prevede che i bambini vengano lasciati dai genitori al punto di accesso e che ognuno di loro si sottoponga a sanificazione scarpe, misurazione della temperatura, lavaggio mani
2) Durante le attività particolare attenzione sarà posta al lavaggio mani o in alternativa all'uso di gel appositi
3) La sanificazione degli ambienti è prevista due volte al giorno. A seconda della tipologia dei locali potranno essere utilizzati sistemi di refrigerazione (solo se sterilizzati), ma non con ricircolo d'aria
4) Il pranzo verrà organizzato in spazi separati, garantendo il mantenimento di una distanza tra i bambini, e la ventilazione costante del locale adibito
5) Per il riposo è previsto l'uso di brandine lavabili (settimanalmente) con il rispetto della distanza tra i lettini e l'uso di lenzuoli bianchi lavabili in struttura a 90° con varechina
6) I giochi saranno utilizzati, puliti e sanificati, come da indicazioni regionali
7) In caso di presenza di sintomi è necessaria l'individuazione di una zona riservata di isolamento fino alla consegna ai genitori, l'utilizzo di un kit di sicurezza per l'operatore, e il rientro del soggetto (bambino o adulto) esclusivamente con certificato medico
8) Uso della mascherina è obbligatorio per gli operatori che possono toglierla per ristoro se stanno mantenendo azione di vigilanza
9) Per ogni altro aspetto non specificato fanno fede le indicazioni regionali.

Anche Legacoop e Confcooperative intervengono sull'avvio delle attività.

"La collaborazione seguita alla sottoscrizione del Protocollo tra le parti, come da noi suggerito durante il tavolo Ferrara Rinasce, ha dato una risposta tempestiva e concreta al bisogno delle famiglie di avere in tempi rapidi servizi educativi e ricreativi per i propri figli, indispensabili in questa fase di ripartenza. Il nostro ringraziamento va alle cooperative sociali che, a seguito della firma del Protocollo, si sono immediatamente attivate per progettare proposte che garantiscano ai bambini, alle operatrici e agli operatori di poter svolgere le attività nel pieno rispetto delle misure di sicurezza anti Covid. Grazie alla cooperazione sociale e all'Amministrazione comunale, che hanno lavorato fianco a fianco durante queste settimane, per genitori e bambini il ritorno alla normalità è, oggi, più vicino", dichiara Chiara Bertelli (coordinatrice territoriale Legacoop Estense).

Chiara Bertolasi (Confcooperative) sottolinea, invece, "il grande sforzo corale che ha reso evidente come le sinergie tra pubblico e privato sociale possono portare ad ottimi risultati anche in una fase di assoluta ed inedita emergenza. Risultati che sono indispensabili per la realizzazione di attività ad alta valenza per la tenuta sociale della comunità".

"Siamo soddisfatti dello sforzo congiunto che ci ha visto collaborare a stretto contatto con le Istituzioni del territorio, per valutare prima i nuovi bisogni emersi e costruire in seguito le migliori proposte" ha dichiarato Elias Becciu, presidente del Consorzio RES e responsabile del Settore Educativo di CIDAS. "Siamo impazienti di tornare a dedicarci alla nostra missione di cura e sostegno alla crescita dei giovani di questa città".

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