AMBIENTE - Il Sindaco: "abbiamo fatto squadra e vinto fra oltre 200 progetti europei. Balboni: "soluzioni per ridurre il 25% dell'inquinamento"
Ferrara si aggiudica il Progetto "Air Break": 5 milioni di euro per migliorare la qualità dell'aria
17-07-2020 / Giorno per giorno
>>AGGIORNAMENTO del 29 settembre 2020 - "Qualità dell'aria" è il tema del webinar, seminario di formazione online, che si terrà giovedì 1 ottobre 2020 alle 12 nel contesto del progetto Air Break.
Si tratta del secondo appuntamento di un ciclo di webinar organizzato nell'ambito del progetto Landscape Metropolis. Ci saranno due interventi:
- Paolo Veronesi (ARPAE) farà un'introduzione sul concetto e sulla storia dell'inquinamento, per poi raccontare come si misura la qualità dell'aria, come funzionano le diverse tipologie di centraline, quali dati vengono raccolti da ARPAE e come vengono utilizzati
- Ivano Battaglia (Lab Service Analytica) proseguirà raccontando la differenza tra i diversi sistemi di sensoristica, in particolare i sistemi low-cost, che caratteristiche hanno e che tipo di qualità dei dati riescono a garantire
In apertura e chiusura interverranno anche gli assessori comunali all'Ambiente Alessandro Balboni e alle Politiche giovanili e ai Servizi informatici Micol Guerrini.
Per registrarsi, cliccare qui: https://register.gotowebinar.com/register/7691361322448542477
Il webinar sarà registrato (come già avvenuto per il primo del 10 settembre 2020 sul tema "Riqualificazione urbana e territoriale") e sarà propedeutico all'evento Climathon Ferrara di metà novembre (https://climathon.climate-kic.org/ferrara).
Da Cronacacomune del 17 luglio 2020
È di 5 milioni di euro il fondo per il Progetto Air Break che il Comune di Ferrara ha candidato e che è stato scelto tra i vincitori nell'ambito del programma europeo delle Urban Innovative Actions (Uia ), che consentirà di mettere in pratica diverse soluzioni, finalizzate a ridurre l'inquinamento atmosferico del 25% nella città di Ferrara nell'arco di tre anni a partire da adesso.
L'assegnazione del finanziamento, che è stato presentato oggi (venerdì 17 luglio 20202) nella residenza municipale, servirà a realizzare una nuova pista ciclabile, a migliorare l'attuale rete ciclabile con aree verdi, a mettere in atto un innovativo trattamento enzimatico per degradare il particolato di polveri sottili, a garantire strumenti di coinvolgimento dei cittadini e di incentivi ad attività virtuose, oltre a sviluppare nuovi modelli di spostamento per i pendolari
"È un successo di comunità poter ottenere un finanziamento così corposo - ha sottolineato il sindaco di Ferrara Alan Fabbri - che va incontro a una tematica ambientale a cui abbiamo puntato a dare la massima attenzione fin dal nostro primo insediamento come amministrazione. Ringrazio tutti i partner che hanno contribuito a questa iniziativa, che si è concretizzata in un successo politico, di sinergia tra tante realtà istituzionali e private, e dove il Comune ha svolto il ruolo di capofila. Su 222 realtà che hanno partecipato a livello europeo solo 11 sono state finanziate e Ferrara risulta tra le più piccoline, rispetto a città che già hanno raggiunto questo traguardo, come Milano e Torino. Ferrara è riuscita quindi a ottenere quello che fino a poco tempo fa sembrava un risultato insperato. Abbiamo fatto squadra e siamo riusciti a raggiungere l'obiettivo che ci eravamo posti. Continueremo quindi a lavorare su un programma che fa della qualità dell'aria il baricentro di tutta l'operazione e credo che sia una dimostrazione importante di quanto conti investire sul tema della professionalità e di un sistema misto fra pubblico e privato".
"Abbiamo fatto squadra riuscendo così a raggiungere il traguardo a cui puntavamo", commenta Alessandro Balboni in doppia veste di assessore ai Progetti Europei e all'Ambiente. "Una vittoria importante - continua l'assessore Balboni - quella di vederci assegnare questo finanziamento a cui già in passato l'amministrazione comunale si era candidata senza riuscire ancora mai a ottenerlo. Attraverso una serie di attività innovative, grazie alla collaborazione con partner autorevoli e competenti e al coinvolgimento dei cittadini siamo riusciti a rientrare tra i soggetti vincitori, che rappresentano il 5% dei progetti che erano stati presentati a livello europeo. L'obiettivo delle strategie che abbiamo predisposto è quello di ridurre del 25% l'inquinamento dell'aria e per individuare le maggiori criticità siamo partiti dalle sollecitazioni che ci sono arrivate dai cittadini".
All'incontro di presentazione con i giornalisti sono intervenuti, insieme con il sindaco Alan Fabbri e con l'assessore comunale ad Ambiente e Progetti Europei Alessandro Balboni, i rappresentanti degli enti partner del progetto: Stefano di Brindisi di Sipro Ferrara; Eugenio Morello, docente del Politecnico di Milano; Claudia Cherubini, ingegnere ambientale dell'Università di Ferrara; Patrizia Mangifesta del Gruppo Hera; Ivano Battaglia di Lab Service Analitica; Piergiorgio Cipriano di Dedagroup Public Services Srl; Fabio Sgaragli della Fondazione Giacomo Brodolini; con il contributo a distanza di Matteo Gerosa della Fondazione Bruno Kessler.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori - Il Comune di Ferrara è l'Autorità Urbana che coordinerà il Progetto Air Break, finanziato nell'ambito del Programma Europeo Urban Innovative Actions, iniziativa della UE che fornisce alle aree urbane risorse per testare soluzioni innovative e sperimentali.
"Il progetto che abbiamo candidato insieme a partner illustri e di primo piano sul livello nazionale ed internazionale come Università degli Studi di Ferrara, Sipro Ferrara, Politecnico di Milano, Fondazione Bruno Kessler (Trento), Deadagroup Public Services srl, LabService Analytica e Hera, mira a obiettivi ambiziosi" spiega l'Assessore ai Progetti Europei Alessandro Balboni.
Tramite soluzioni audaci e innovative il progetto Air Break mira a ridurre l'inquinamento atmosferico del 25% in aree selezionate della città e ad affrontare questioni correlate, come i problemi di pendolarismo, la mancanza di spazi verdi urbani e la mancanza di informazioni aggiornate sulla qualità dell'aria. La sperimentazione prevede una strategia basata sulla raccolta di dati e su un approccio incentrato sulla partecipazione dei cittadini e integrando una serie di importanti investimenti e realizzazioni infrastrutturali.
Per il progetto Air Break è prevista una cospicua linea di finanziamento. Sono stati infatti stanziati 5 milioni di euro, di cui l'80% finanziato dall'Unione Europea (la quota parte a carico del Comune del 20% sarà valorizzata attraverso le ore di lavoro del personale dipendente impiegato nel progetto). La grande disponibilità di risorse economiche per questo Programma Europeo ha fatto sì che la competizione per il finanziamento fosse davvero serrata. Infatti, delle 222 proposte, inoltrate dalle città dei 23 Stati membri dell'UE, soltanto 11 progetti sono stati selezionati, rappresentano meno del 5% del totale dei candidati.
"Sono poche le città italiane che possono vantare la vittoria di un Bando UIA - sottolinea l'assessore Balboni - e finalmente, dopo tanti anni di tentativi delle scorse amministrazioni, anche Ferrara può annoverare questo vanto e questo importante risultato".
Dopo un processo di valutazione molto competitivo (solo 14 proposte sono state individuate per la valutazione operativa), questi 11 progetti sono stati selezionati per la loro innovatività e per la loro capacità di stabilire solidi partenariati locali con il giusto mix di partner complementari, in vista di sperimentazioni con progetti pilota.
Ferrara quindi, tra le 11 autorità urbane europee selezionate, ha l'opportunità di sperimentare soluzioni innovative, smart e sostenibili per affrontare le principali sfide legate al tema della qualità dell'aria.
Il Progetto promuove ampiamente l'integrazione di obiettivi e azioni in maniera trasversale e integrata con un notevole coinvolgimento del settore privato (grandi imprese e PMI), istituti di istruzione e ricerca e stakeholder territoriali a livello locale e regionale.
Attraverso un approccio olistico - integrato, che comprende più settori di studio - e dal basso verso l'alto, AIR BREAK coinvolgerà i cittadini e le parti interessate ad andare oltre la raccolta di dati sulla qualità dell'aria e il relativo approccio di monitoraggio; verranno attuate azioni concrete per trasformare le "zone scure ad alta emissione" in "zone salutari a verde aumentato".
Il progetto pone la sua innovazione nell'integrazione di soluzioni complementari: conoscenza approfondita dell'inquinamento atmosferico, modelli innovativi per incentivare il pendolarismo pulito e la mobilità dolce. Le soluzioni pongono al centro la natura e modelli smart per ridurre gli inquinanti atmosferici, accompagnati da un approccio di co-creazione e meccanismi premiali per i cittadini virtuosi.
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