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INTERNAZIONALE A FERRARA - Il primo appuntamento è per il 3 e 4 ottobre 2020, 7 weekend fino a maggio 2021

Internazionale a Ferrara: i percorsi di un'edizione lunga un anno con una formula rinnovata

16-09-2020 / Giorno per giorno

Dall'autunno alla primavera: torna Internazionale a Ferrara. Un'edizione lunga un anno con una formula rinnovata: 7 weekend da ottobre a maggio per un "festival ponte" che guarda al 2021. Il primo appuntamento è per il 3 e 4 ottobre. Economia e letteratura, fumetti e fotografia, anche quest'anno il mondo si dà appuntamento a Ferrara.

Il programma del festival è scaricabile in fondo alla pagina - per tutti gli aggiornamenti https://www.internazionale.it/festival

 

Un nuovo format

Un format eccezionale per una nuova idea di normalità. Torna anche quest'anno Internazionale a Ferrara, in una edizione rinnovata. Non più una manifestazione concentrata in tre giorni, ma un'edizione lunga un anno con una formula rinnovata: 7 weekend da ottobre a maggio per un "festival ponte" che guarda al 2021 pensato per ritrovarsi in un momento in cui la pandemia sta mutando i confini del mondo che conoscevamo. Come sempre, appuntamento al primo fine settimana di ottobre in un'edizione che concilierà il rispetto delle limitazioni imposte dalle norme anti-covid con il desiderio di mantenere saldo il rapporto con la città e con il pubblico che negli anni ha partecipato alla manifestazione. Dunque, dopo un'anteprima dedicata alle proiezioni di documentari di Mondovisioni venerdì 2 ottobre, si parte il 3 e 4 ottobre con la quattordicesima edizione del festival di giornalismo organizzato dal settimanale diretto da Giovanni De Mauro e dal Comune di Ferrara. 

Riannodare i fili

In questi mesi si è dovuto imparare a fronteggiare le conseguenze di un evento straordinario e inaspettato che ha restituito un mondo sempre più complesso, dove la crisi economica ha esacerbato le differenze e ha inasprito le disuguaglianze. La paura ha fatto da cassa di risonanza alla proliferazione di fake news: la manipolazione delle informazioni e spesso l'incapacità di verifica delle fonti hanno lasciato spazio a tendenze negazioniste e teorie complottiste . Ma ancora una volta il dialogo può rappresentare un antidoto: nonostante tutto resiste la voglia di condividere, di ritrovarsi e di discutere. Ed è proprio questa necessità di riannodare i fili, di ripensare a un mondo dove c'è spazio per confrontarsi, a essere il tema centrale di questa edizione di Internazionale a Ferrara. Una nuova idea di normalità che trova la sua sintesi nel logo del festival, affidato come sempre a Anna Keen, che vede due piccoli mondi incontrarsi nuovamente e tenersi per mano. 

Gli ospiti e il programma 

Durante sette weekend da ottobre a maggio, Ferrara sarà animata da dibattiti ed eventi gratuiti: ogni mese due grandi incontri con ospiti italiani e internazionali, a cui si affiancheranno una serie di iniziative collaterali sparse nella città estense (mostre, rassegne, presentazioni di libri, proiezioni fotografiche, incontri nelle scuole, workshop, spettacoli). I luoghi saranno gli stessi delle altre edizioni: dal Teatro comunale alla Sala estense, dal cortile del Castello al cinema Boldini. 

I due dibattiti del primo appuntamento saranno dedicati a interpretare due temi che hanno al  centro la questione  delle disuguaglianze: Black lives matter,- il movimento antirazzista  originato all'interno della comunità afroamericana; e la crisi  economica e sociale innescata dalla pandemia. Tre giovani attiviste che hanno deciso di far sentire la propria voce sulla mobilitazione antirazzista internazionale - Espérance Hakuzwimana Ripanti, autrice di E poi basta. Manifesto di una donna nera italiana (People, 2019); Oiza QueensDay Obasuyi, giornalista di origine nigeriana; e Djarah Kan, scrittrice e attivista culturale italo-ghaneana- discuteranno del movimento Black lives matter in Italia e in Europa con il giornalista Gary Younge, opinionista  del Guardian e autore della rubrica  mensile "Beneath the radar" per The Nation; e con Assa Traoré, attivista antirazzista francese, fondatrice del Comitato verità e giustizia per Adama (intitolato al fratello, morto dopo un arresto il 19 luglio 2016). Interverrà invece sul tema delle disuguaglianze accentuate dal covid l'ex ministro Fabrizio Barca, economista esperto di governo societario e di politiche di sviluppo territoriale. A discutere con lui Pierluigi Stefanini, presidente Unipol, Alessia Mosca, accademica, già europarlamentare italiana, e Paola Vacchina, responsabile tecnica del Dipartimento Studi e Ricerche delle Acli Nazionali e amministratore delegato di Enaip, rete nazionale che fornisce servizi per la formazione e il lavoro. L'evento è in collaborazione la Fondazione Unipolis. Al festival si discuterà anche di come il femminismo possa aiutare a orientarsi nella pandemia. In collaborazione con la Fondazione Giacomo Brodolini e a cura della redazione di ingenere.it, si terrà il laboratorio su diversità e disuguaglianze di genere, con l'economista Marcella Corsi, coordinatrice di Minerva. La francese Virginie Raisson, analista in relazioni internazionali e specializzata in geopolitica prospettiva, presenterà invece il suo Atlante sui futuri del mondo (Slowfood Editore, 2020). Un evento realizzato il collaborazione con l'Institut français Italia.

Torna al festival Zerocalcare in un incontro con il direttore di Internazionale Giovanni de Mauro, pochi giorni prima dell'uscita in libreria del suo ultimo volume Scheletri (Bao Publishing, 2020). Il fumetto come reportage al centro anche dell'intervento di Joe Sacco. Il noto fumettista e giornalista maltese ha scritto reportage a fumetti, tra gli altri, dalla Palestina, dall'Iraq e da Sarajevo. Il suo ultimo libro uscito in Italia è Tributo alla terra (Rizzoli Lizard, 2020). A Internazionale a Ferrara non mancheranno le presentazioni di libri e incontri con gli autori, tra cui quello con Paolo Giordano, autore del primo instant book sulla pandemia, Nel contagio (Einaudi, 2020); e Stefano Liberti che presenterà il suo ultimo reportage sui cambiamenti climatici, Terra bruciata, Come la crisi ambientale sta cambiando l'Italia e la nostra vita (Rizzoli 2020). Si parlerà di Afghanistan durante la presentazione di Storia di un figlio (Baldini+Castoldi, 2020) con Fabio Geda e Enaiatollah Akbari, il protagonista del long seller Nel mare ci sono i coccodrilli, arrivato 11 anni fa in Italia. Olivier van Beemen, giornalista investigativo olandese, parlerà dell'operato delle multinazionali nel continente africano, oggetto di un lavoro d'inchiesta durato sei anni e contenuto nel suo ultimo libro Heineken in Africa (Add Editore, 2020). 

Torna anche quest'anno la collaborazione con Medici senza Frontiere, che porterà al festival la mostra con proiezione del lavoro  Don't leave me alone. Dal carcere di San Vittore a un hotel di Senigallia, le immagini della lotta contro il covid-19 in Italia, realizzato durante il lockdown dal fotografo Alessio Romenzi; insieme a lui nell'incontro di presentazione Claudia Lodesani di Msf, e Jason Horowitz del New York Times.

Rassegne e eventi speciali 

Appuntamento rinnovato con i grandi documentari di Mondovisioni, a cura di CineAgenzia. Quest'anno al festival ben 6 proiezioni in prima visione assoluta per l'Italia. Tra questi: Hong Kong moments di Zhou Bing (Cina, Germania, 2020), che narra le storie di sette protagonisti al centro delle proteste nella metropoli asiatica, Oeconomia di Carmen Losmann (Germania, 2020), un viaggio tra le regole del gioco capitalistico contemporaneo, Picture A Scientist di Ian Cheney e Sharon Shattuck (USA, 2020), che racconta, attraverso le esperienze di ricercatrici e scienziate, le difficoltà e le discriminazioni sessiste subite dalle donne che scelgono di intraprendere una carriere nelle discipline scientifiche. E ancora The Fever di Katharina Weingartner (Austria/Germania/Svizzera 2019), incentrato sul tema della malaria in Africa e della possibilità che esista una pianta "miracolosa" in grado far guarire un interno continente. 

Tanti appuntamenti, nel corso dei fine settimana, anche per i bambini che potranno vivere il festival con i laboratori di lettura, disegno e riciclo, festeggiando il primo anno di Internazionale Kids. 

Festival per tutti 

Internazionale e la città di Ferrara proseguono il loro impegno ad aprire il festival a quante più persone possibili. Internazionale a Ferrara è un festival accessibile a tutti, senza barriere architettoniche. Alcuni degli incontri saranno tradotti nella Lingua dei segni italiana.

Internazionale a Ferrara è promosso da Internazionale, Comune di Ferrara, Ferrara Arte, Regione Emilia Romagna, Università degli studi di Ferrara, Fondazione Teatro Comunale, Ferrara feel the festival, Comune di Portomaggiore, Arci Ferrara, Assessorato alla cultura nell'ambito del Progetto Polimero promosso da Arci Emilia-Romagna e Associazione IF. Il Festival è reso possibile dalla collaborazione di Medici Senza Frontiere, charitypartner, e della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, grazie a Unipol Gruppo, Fondazione Unipolis, Assicoop, con il sostegno di Alce Nero, Camera di Commercio di Ferrara, Università LUISS Guido Carli, Coop Alleanza 3.0, Cidas, Bonifiche Ferraresi, Banca Etica, Etica Sgr, Sammontana, Acer, CGIL. Con la main mediapartnership di Rai e la media partnership di Radio3, Radio2, RaiNews24, RaiCultura, Radio Radicale, VoxEurop, Valori, Mentelocale, @stoleggendo, Le Contemporanee.

Ufficio stampa - Internazionale a Ferrara 

Elena Giacchino e.giacchino@internazionale.it 3402682776
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