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ASSOCIAZIONISMO - Documento sottoscritto da Arci, Acli, Ancescao, Endas, Uisp, Csi e Aics

Le Associazioni di Promozione Sociale firmano il 'Codice di autoregolamentazione'

26-10-2011 / Giorno per giorno

Nell'arco di un decennio le ottanta Associazioni di Promozione Sociale esistenti nel 1990 nella provincia di Ferrara sono quasi triplicate. Un ambito, quello dell'associazionismo nel nostro territorio sempre attivo e in costante evoluzione e che ha più volte dimostrato di poter garantire alla comunità, pur con le diverse finalità perseguite, un apporto sociale e culturale di grande valore.
Ed è proprio per la salvaguardia della loro specificità e capacità che le associazioni ferraresi Arci, Acli, Ancescao, Endas, Uisp, Csi, Aics hanno condiviso questa mattina, alla presenza di Forum del Terzo Settore, Comune e Provincia di Ferrara, il momento conclusivo della firma del "Codice di autoregolamentazione e di accordo per la concessione di affiliazioni a circoli ricreativi e culturali con somministrazione di alimenti e bevande e rapporti di collaborazione con enti locali".
"In questo momento di profonda crisi economica e sociale accade che il terzo settore, e l'Associazionismo di promozione sociale in particolare, venga spesso additato come ambito in cui si annidano sacche di illecito o di evasione fiscale o, nella migliore delle ipotesi, luogo in cui imperversano privilegi illegittimi ed anacronistici" - hanno affermato oggi in Municipio i sette rappresentanti delle associazioni protagonisti della stesura del 'Codice' coordinati Paolo Marcolini presidente di Arci provinciale, capofila del progetto - Assai poco considerato, di contro, è il ruolo delle associazioni, ma anche delle cooperative e delle organizzazioni di volontariato nelle nostre comunità. "
" Tuttavia - hanno poi aggiunto - questo contesto sicuramente sfavorevole, con conseguenze pratiche in termini di inasprimento dei meccanismi di controllo e soprattutto di interpretazioni sempre sfavorevoli di una legislazione particolarmente ambigua, ha spinto organizzazioni come le nostre a continuare il proprio lavoro e ad innalzarne il livello qualitativo e la capacità propositiva del nostro tessuto associativo".
E' da questa elaborazione che nasce il 'Codice di autoregolamentazione', un accordo voluto per la ricerca della massima trasparenza e riconoscibilità del lavoro delle associazioni, per il contrasto all'abusivismo associativo, per migliorare e rendere periodica la collaborazione con le Istituzioni, per informare correttamente gli associati dei vincoli e delle regole da rispettare, per contribuire alla elaborazione di soluzioni per uscire dalla crisi e proseguire nella costruzione di un nuovo sistema di partecipazione basato sul rispetto delle regole.
"Viviamo un momento delicato in generale e ancora di più per le associazioni. Questo nonostante tutti noi abbiamo sempre più necessità dell'apporto dell'associazionismo e del volontariato. - ha affermato l'assessore comunale Deanna Marescotti - Teniamo a battesimo un accordo importante il cui merito va indubbiamente ai promotori del progetto che hanno avvertito l'esigenza di marcare una differenza. L'auspicio di tutti noi è che all'elenco si aggiungano al più presto le molte altre realtà del nostro territorio, perché non deve più esistere spazio al di là della legalità e della correttezza. Per Amministrazione Comunale e Provinciale, enti preposti a garantire la qualità e il rispetto delle regole, si tratta di un passaggio importante, che apre alla condivisione e alla piena collaborazione."
"Come Provincia - ha poi confermato l'assessore provinciale Massimiliano Fiorillo - abbiamo il dovere di segnalare agli organi competenti tutte le zone d'ombra che, dietro l'etichetta del valore sociale, nascondono talora comportamenti illeciti. Lo sforzo alla base di questo 'Codice' ha un ruolo oltre che etico anche politico: è un lavoro importante, perchè bisogna tutti insieme insistere per far emergere comportamenti non corretti. E' utile infatti che passi il concetto che non esistono 'santuari inviolabili' o zone franche."
Le associazioni che adotteranno il Codice di Autoregolamentazione hanno voluto mettere nero su bianco l'impegno a valorizzare lo strumento associativo nel migliore dei modi, chiarendo nettamente i criteri a cui le rispettive basi associative dovranno attenersi per il rispetto delle normative e per marcare la differenza con le altre attività commerciali, evitando in tutti i modi episodi di concorrenza sleale o fenomeni di "nomadismo associativo", ovvero, impedendo a chi non rispetta le regole di passare da una associazione all'altra, magari meno rigorosa nel concedere l'affiliazione.
"Non è una novità, - hanno poi proseguito i rappresentanti delle associazioni convenute - ciascuna delle associazioni firmatarie applica al proprio interno prassi e modalità scrupolose per la concessione di affiliazioni. Ma abbiamo voluto fare un passo in più, istituendo il tavolo delle associazioni, condividendo alcune modalità di azione, ad esempio per l'utilizzo della pubblicità, per la somministrazione di alimenti e bevande, per la gestione democratica delle nostre basi, per la sensibilizzazione rispetto ad alcune problematiche legate all'abuso di sostanze. Si tratta di un primo atto di rilancio di un nuovo rapporto con le Amministrazioni e le Istituzioni locali, per le quali mettiamo a disposizione questa esperienza considerando un valore aggiunto il dialogo e la condivisione per il superamento di eventuali criticità e la valorizzazione del grande apporto culturale e sociale che il mondo dell'associazionismo garantisce quotidianamente."
Il 'tavolo delle Associazioni' è aperto anche ad altre associazioni di promozione sociale che si rendessero disponibili ad accettare il medesimo percorso di chiarezza e rigore associativo.