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INTERNAZIONALE A FERRARA - Edizione straordinaria, chiuso il primo week end

Importante tornare in città, prossimo appuntamento di "Internazionale" sabato 21 e domenica 22 novembre

05-10-2020 / Giorno per giorno

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

Ferrara, 4 ottobre - L'importanza di tornare a incontrarsi per discutere. Si è concluso il primo dei fine settimana della nuova formula di Internazionale a Ferrara. Giunto alla quattordicesima edizione il festival di giornalismo, organizzato dalla rivista diretta da Giovanni De Mauro e dal Comune di Ferrara, si presenta in una formula nuova, 7 week end fino a maggio 2021, prossimo appuntamento al 21 e 22 novembre. Un'edizione straordinaria per conciliare il rispetto delle limitazioni imposte dalle norme anti-covid con il desiderio di mantenere saldo il rapporto con la città e con il pubblico che negli anni ha partecipato alla manifestazione.

"Ci è sembrato importante organizzare il festival regolarmente, anche in questo momento di emergenza sanitaria e tornare a Ferrara - ha spiegato il direttore di Internazionale, Giovanni De Mauro - negli scorsi mesi abbiamo valutato anche l'idea dello streaming, ma poi abbiamo scelto di incontrarci e vederci faccia a faccia, anche sotto le mascherine. Era la scelta giusta: la città ci ha accolto a braccia aperte come al solito e abbiamo avuto sale piene con il rispetto delle regole. Sarà una edizione fuori dall'ordinario che speriamo faccia da ponte al festival del 2021. È stato un azzardo, ma il bilancio è positivo. Si torna, incrociando le dita, a novembre".

"Un'edizione decisamente diversa in cui abbiamo dovuto affrontare difficoltà nuove ma ci sembra che i nostri sforzi siano stati ripagati - ha detto Chiara Nielsen, direttrice del festival e vice direttrice di Internazionale - abbiamo ritrovato il solito pubblico curioso e appassionato e abbiamo avuto l'opportunità di parlare di temi che ci stanno a cuore". Al centro di questo primo appuntamento i diritti e le conseguenze sociali ed economiche della pandemia.

Grande interesse per il primo panel sul Black Lives Matter - il movimento antirazzista nato all'interno della comunità afroamericana. Espérance Hakuzwimana Ripanti, autrice di E poi basta. Manifesto di una donna nera italiana(People, 2019), Oiza QueensDay Obasuyi, giornalista di origine nigeriana e Djarah Kan, scrittrice e attivista culturale italo-ghaneana ora in libreria con Ladri di denti (People) hanno discusso del movimento Black lives matter in Italia e in Europa con il giornalista britannico Gary Younge, opinionista del Guardian e autore della rubrica mensile "Beneath the radar" per The Nation. A proposito dell'incontro De Mauro ha sottolineato: "Abbiamo avuto un palco irrituale per questo paese, con il 90% dei relatori neri e la maggior parte donne, ci stava a cuore affrontare il tema in questo modo"

È intervenuto invece sul tema delle disuguaglianze accentuate dal covid l'ex ministro Fabrizio Barca, economista esperto di politiche di sviluppo territoriale. A discutere con lui nell'evento Maria Luisa Parmigiani, consigiliere delegato e direttrice della Fondazione Unipolis, e Paola Vacchina, responsabile tecnica del Dipartimento Studi e Ricerche delle Acli Nazionali e amministratore delegato di Enaip, rete nazionale che fornisce servizi per la formazione e il lavoro. Al festival si è discusso anche di come il femminismo possa aiutare a orientarsi nella pandemia attraverso il laboratorio su diversità e disuguaglianze di genere, con l'economista Marcella Corsi (in collaborazione con la Fondazione Giacomo Brodolini e a cura della redazione di ingenere.it). "Molti dati ufficiali e ricerche ad hoc svolte in questi drammatici mesi di pandemia - ha spiegato la professoressa Corsi - ci hanno descritto una situazione definita con il termine inglese Shecession, una recessione che colpisce le donne molto più degli uomini. Questa fase economica che sta per aprirsi potrebbe essere davvero l'occasione per investire le risorse in arrivo in modo da sanare disuguaglianze croniche nel nostro paese (di genere, provenienza, età o geografiche) che il contagio da Covid-19 ha messo pienamente in luce".

Molto seguiti anche i consueti appuntamenti con gli autori. Da quello con la francese Virginie Raisson, analista in relazioni internazionali e specializzata in geopolitica prospettiva, che ha presentato il suo 2038. Atlante sui futuri del mondo (Slowfood Editore, 2020) a quello con Paolo Giordano, autore del primo instant book sulla pandemia, Nel contagio (Einaudi, 2020) che ha conversato con Annamaria Testa. Pubblico attento anche durante la presentazione di Storia di un figlio (Baldini+Castoldi, 2020) con Fabio Geda e Enaiatollah Akbari, arrivato 11 anni fa in Italia e protagonista del long seller Nel mare ci sono i coccodrilli e per Olivier van Beemen, giornalista investigativo olandese, che a Ferrara ha parlato dell'operato delle multinazionali nel continente africano, oggetto di un lavoro d'inchiesta durato sei anni e contenuto nel suo ultimo libro Heineken in Africa (Add Editore, 2020).

Al festival anche Zerocalcare per dialogare con il direttore di Internazionale Giovanni De Mauro, a pochi giorni prima dell'uscita in libreria del suo ultimo volume Scheletri (Bao Publishing, 2020). "Tornare a incontrare il pubblico nei festival è qualcosa di bellissimo - ha detto il fumettista - nel senso che effettivamente quando avevo milioni di presentazioni in giro neanche mi rendevo conto di quanto fossero belle e necessarie. Il mio è un lavoro che si fa isolati in una stanza, senza feedback da parte del lettore. Gli incontri sono quelli che spezzano questa catena di isolamento e alienazione propria del mestiere di fumettista. Sono gli eventi come il Festival di Internazionale a Ferrara a restituirci il senso di quello che facciamo". Di fumetto come reportage ha discusso anche Joe Sacco, fumettista e giornalista maltese che ha scritto reportage a fumetti, tra gli altri, dalla Palestina, dall'Iraq e dalla Bosnia Erzegovina. Il suo ultimo libro uscito in Italia è Tributo alla terra (Rizzoli Lizard, 2020).

Anche quest'anno si è rinnovata la collaborazione con Medici senza Frontiere, che ha portato al festival la mostra con proiezione del lavoro Don't leave me alone. Dal carcere di San Vittore a un hotel di Senigallia, le immagini della lotta contro il covid-19 in Italia, realizzato durante il lockdown dal fotografo Alessio Romenzi. E ancora, sugli schermi del cinema Boldini in proiezione i grandi documentari di Mondovisioni (a cura di CineAgenzia) che quest'anno ha portato al festival ben sei proiezioni in prima visione assoluta per l'Italia.

Come sempre si sono susseguiti anche tanti appuntamenti per bambine e bambini che attraverso i laboratori di lettura, disegno e riciclo, hanno festeggiato il primo anno del mensile Internazionale Kids.

Concluso questo primo fine settimana, l'appuntamento si rinnoverà ogni mese secondo questo nuovo format che prevede due grandi incontri con ospiti internazionali a cui si affiancano una serie di iniziative collaterali sparse nella città estense (mostre, rassegne, presentazioni di libri, proiezioni fotografiche, incontri nelle scuole, workshop, spettacoli).

Prossimo appuntamento, dunque, per il secondo week end di Internazionale a Ferrara al 21 e 22 novembre.

Internazionale a Ferrara è promosso da Internazionale, Comune di Ferrara, Ferrara Arte, Regione Emilia Romagna, Università degli studi di Ferrara, Fondazione Teatro Comunale, Ferrara feel the festival, Comune di Portomaggiore, Arci Ferrara, Assessorato alla cultura nell'ambito del Progetto Polimero promosso da Arci Emilia-Romagna e Associazione IF. Il Festival è reso possibile dalla collaborazione di Medici Senza Frontiere, charitypartner, e della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, grazie a Unipol Grup po, Fondazione Unipolis, Legacoop, con il sostegno di Alce Nero, Camera di Commercio di Ferrara, Le Stagioni d'Italia e Bonifiche Ferraresi, Università LUISS Guido Carli, Coop Alleanza 3.0, Cidas, Banca Etica, Etica Sgr, Laboratori Aperti e Ex Teatro Verdi, CGIL. Con la main mediapartnership di Rai e la media partnership di Radio3, RaiNews24, RaiCultura, tgR Emilia Romagna, Radio Radicale e @stoleggendo

 

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