(Comunicazione a cura degli organizzatori)

La pandemia è l'evento più devastante accaduto nel mondo dopo la seconda guerra mondiale. Ha stravolto la vita e ha tracciato la storia di tutti con intrecci e trame che hanno influenzato idee, sensazioni, atteggiamenti e speranze.

Il silenzio assordante del 9 marzo 2020, ha segnato l'inizio del lockdown: un tempo improvvisamente dilatato con un orologio che, altrettanto improvvisamente, segna un'ora incerta.

I professionisti sanitari, uomini e donne, non saranno celebrati solo per gli atti tecnici compiuti, ma per l'immenso patrimonio di competenze relazionali e umane che li hanno accompagnati nello stare accanto alle persone, compagni dell'ultimo tratto di strada e spesso unici testimoni del passaggio, garanti di una dignità del morire.

E' indispensabile lasciare, come traccia alle future generazioni, la memoria di un tempo negato, ma al contempo ritrovato. La memoria deve servire per rispettare il dolore e, quando tutto questo sarà passato, per non dimenticarne l'impegno e il valore.

Questo progetto nasce l'8 Marzo 2021 dalla narrazione delle donne, professioniste in ambito sanitario, che hanno vissuto questa esperienza, da Curanti e da Curate, nella loro sfera professionale, in Ospedale, ma anche in quella più intima e personale con la voglia di ritornare ad essere persone, ad una normalità che non sarà comunque la stessa di prima.

Il progetto curato e voluto dalla Direzione Generale dell'Azienda Ospedaliero Universitaria e dal Comune di Ferrara ha trovato fattiva collaborazione dell'Istituto Scolastico L. Einaudi di Ferrara, con il supporto Professionale del team di STUDENT TG.

Giovani donne, studentesse, future professioniste che hanno intervistato le "Donne del Sant'Anna" - sotto la sapiente guida del Professor Cav. Pietro Benedetti - entrando nelle loro vite professionali e personali, hanno saputo ricostruire in un filmato tutte le emozioni vissute.

Viviamo tutti lo stesso limite, la stessa sensazione di finitezza e di fragilità e tutto questo ha, alla velocità della luce, cambiato le modalità di relazione e la cultura della comunicazione. In tutti c'è il desiderio di ritorno alla normalità. La voglia di normalità soprattutto in chi è stato inneggiato ad eroe e tutt'ora continua a lavorare con la consapevolezza che c'è stato un prima del virus che non potrà tornare mai.

"A noi non è dato di vivere in eterno. Alle storie sì." Pinkola Estes

 

(Il video sarà visibile a partire da lunedì 8 marzo)

 

Comunicazione a cura Ufficio Stampa (Area Comunicazione) Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara - Via Aldo Moro, 8 - 44124 - Cona (Ferrara)

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