La 'Madonna della melagrana' di Jacopo della Quercia in prestito a Siena dopo il restauro
Un capolavoro dell'arte italiana del Quattrocento ritorna alla sua originaria bellezza
10-02-2010 / Giorno per giorno

E' stato ufficialmente presentato questa mattina (mercoledì 10 febbraio 2010), nella sede del Museo della Cattedrale, l'intervento di pulitura per restituire alla 'Madonna della melagrana', scultura realizzata nel 1406 da Jacopo della Quercia per la cappella Silvestri dell'antica Cattedrale di Ferrara, l'originaria bellezza in vista di un'esposizione in programma a Siena. L'opera infatti è stata concessa in prestito dal Museo della Cattedrale al complesso museale senese di Santa Maria della Scala, dove potrà essere ammirata in occasione della mostra "Il primo Rinascimento a Siena", dal 26 marzo all'11 luglio prossimi. L'operazione di pulitura, decisa in base alle analisi diagnostiche della Soprintendenza di Bologna è stata finanziata dagli organizzatori della mostra del capoluogo toscano e permetterà anche di consolidare alcune microfratture dell'opera.
All'incontro con i giornalisti sono intervenuti, tra gli altri il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, il presidente Consiglio di Gestione del Museo Mons. Danillo Bisarello, Berenice Giovannucci Vigi (Consiglio gestione Museo), Fabio Bevilacqua (CRC Restauri s.r.l.) nonché il direttore e il curatore del Museo Andrea Buzzoni e Giovanni Sassu.
"Questo restauro - ha affermato il sindaco Tagliani nel corso della conferenza stampa - costituisce per il patrimonio culturale ferrarese un evento importante. Il prestito dell'opera alla città di Siena, per una mostra di alto livello qualitativo, ci consente di valorizzare ed effettuare un intervento di recupero non utilizzando nostre risorse, intervento che senza questa utile occasione avremmo potuto solo rimandare nel tempo".
Nel corso dell'opera di pulitura e restauro verrà realizzato un report video curato da Giovanni Sassu e Daniele Donà che sarà presentato il 24 marzo nell'ambito del Salone del Restauro di Ferrara.
LA SCHEDA (a cura del Museo della Cattedrale) - Continua l'intensa attività di conservazione delle opere delle proprie collezioni da parte del Museo della Cattedrale e del suo Consiglio di Gestione costituito da rappresentanti del Capitolo della Cattedrale e del Comune di Ferrara. È stato avviato, infatti, nella sede del Museo il restauro di uno dei più grandi capolavori della scultura italiana: la Madonna col Bambino, nota come Madonna della melagrana, di Jacopo della Quercia (1374 circa - 1428).
La Madonna della melagrana costituisce la prima opera datata dell'artista senese, figura chiave della cultura figurativa del Quattrocento negli anni del passaggio dal Gotico al Rinascimento. Apprezzata a Siena come a Lucca, a Ferrara come a Bologna, l'arte di Jacopo - elegante e possente al tempo stesso - affascinerà anche Michelangelo che muoverà i primi passi come scultore proprio ispirandosi ad essa.
Testimonianza altissima dell'effervescente crocevia di artisti e di opere di cui fu teatro la città estense nella prima metà del Quattrocento, l'opera fu scolpita tra il 1403 ed il 1406 per il notaio Virgilio Silvestri e collocata in Cattedrale. Percepita sin dal suo apparire come un capolavoro a causa delle sue notevoli dimensioni e della sua straordinaria qualità, la scultura rappresenta una delle poche testimonianze del Rinascimento sopravvissute alle spoliazioni di cui la città fu oggetto nel corso dei secoli. Un'opera da sempre amata dai ferraresi che, nel Sei e Settecento, coniarono le affettuose definizioni di Madonna bianca o di Madonna del pane, a causa del cartiglio arrotolato che il Bambino tiene nella mano sinistra, scambiato dai fedeli con il caratteristico pane ferrarese.
Il restauro attualmente in corso si pone come obiettivo di restituire la migliore leggibilità a questo capolavoro. La superficie del marmo si presenta infatti offuscata da un generale inscurimento che ne altera la visione. Pianificato con cura nel corso dello scorso anno, l'intervento di pulitura è stato preceduto dalle indispensabili indagini diagnostiche sullo stato di conservazione, eseguite dalla dott.ssa Daniela Pinna della Soprintendenza al Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico di Bologna, che hanno consentito di determinare con certezza la natura delle patine, frutto di depositi di sporco e, in alcune parti, di vecchie manutenzioni con vernici oleose. I risultati delle indagini hanno inoltre contribuito a definire con precisione le procedure da seguire nelle operazioni di pulitura che mirano a rimuovere lo sporco e preservare le dorature antiche presenti nei capelli della Madonna e del Bambino. Nel corso dei lavori è previsto anche l'assestamento di alcune piccole fratture presenti nel basamento e la messa in sicurezza di una frattura più ampia all'altezza del polso destro della Madonna.
La direzione dei lavori è curata dalla Direzione del Museo della Cattedrale e dalla Soprintendenza al Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico di Bologna, mentre il restauro è eseguito da Fabio Bevilacqua della CRC Restauri s.r.l.
L'intervento è stato finanziato dalla Vernice Progetti Culturali s.r.l. di Siena, organizzatrice della mostra Da Jacopo della Quercia a Donatello. Le arti a Siena nel primo Rinascimento, Siena, Santa Maria della Scala, che ospiterà la scultura dal 26 marzo all'11 luglio prossimi.