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ARTE - Terminato il restauro dell'opera eseguito con la supervisione dei Musei di Arte Antica del Comune di Ferrara

Torna a splendere il quattrocentesco Crocifisso ligneo del monastero di Sant'Antonio in Polesine

18-11-2021 / Giorno per giorno

E' stato ricollocato al suo posto, sull'architrave della cappella centrale del coro delle monache (o chiesa interna) di Sant'Antonio in Polesine, a Ferrara, un'opera "misteriosa" eppure bellissima: il Crocifisso ligneo che da secoli custodisce la preghiera delle monache che animano la vita spirituale di questo luogo così speciale e accoglie chi visita le cappelle trecentesche.

L'evento si è concluso questa mattina al termine della S. Messa, alla presenza dell'Arcivescovo di Ferrara-Comacchio, Mons. Gian Carlo Perego, che ha impartito una benedizione solenne.

Il restauro, durato circa un anno, si è reso necessario perché il manufatto ligneo aveva rivelato gravi lesioni e necessità di interventi urgenti. Ma non si è trattato di un semplice restauro di manutenzione, bensì di una vera e propria operazione di riscoperta. La pulitura ha rimosso la spessa patina costituita da ridipinture alterate che rendeva di fatto illeggibile l'opera svelando una policromia sorprendente, una straordinaria qualità nell'intaglio e nell'esecuzione, una vibrante resa dei muscoli e consentendo di apprezzare la costante attenzione all'anatomia. Non semplice perizia tecnica, bensì, vera e propria tensione spirituale finalizzata a realizzare un'opera ricca di pathos e potentemente drammatica, capace di descrivere con verosimiglianza e partecipazione il momento culminante della Passione di Cristo.

Le nuove condizioni di lettura dell'opera hanno consentito agli studiosi di collegare la scultura di Sant'Antonio in Polesine ad un gruppo di altre statue lignee aventi lo stesso soggetto che fanno capo al grande Cristo della basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari di Venezia, opera secondo alcuni di un maestro tedesco, secondo altri di un artista veneziano, realizzato attorno al 1475. Le nuove condizioni di lettura consentiranno ora di approfondire l'argomento.

Il restauro è stato finanziato dalle monache benedettine di Sant'Antonio in Polesine - grazie all'aiuto di tanti - ed è stato eseguito dalla ditta Ottorino Nonfarmale Srl, tra i laboratori più prestigiosi d'Italia, sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e la supervisione dei Musei di Arte Antica del Comune di Ferrara.

L'opera, come l'intera chiesa delle monache di Sant'Antonio in Polesine (via del Gambone 15/a, Ferrara), è fruibile dal lunedì al sabato nei seguenti orari: 9.30-11.30 / 15.15-16.45, fatte salve le prescrizioni in materia di prevenzione dal contagio dal Covid-19.

(Comunicazione a cura della Comunità Monastica Benedettina di Sant'Antonio in Polesine, Ferrara)

Immagini scaricabili:

CROCIFISSO PRIMA E DOPO.jpg CROCIFISSO DOPO restauro.jpg