SITUAZIONE FIUME PO - Attivata (25 febbraio) la fase di 'preallarme' per lo sversamento di idrocarburi nel fiume Lambro
La Protezione Civile in azione per tenere sotto controllo il Po. Monitoraggio continuo per gli impianti Hera
25-02-2010 / Giorno per giorno

La Protezione Civile dell'Emilia Romagna ha attivato oggi (25feb10) alle 15 la fase di 'preallarme' per tenere sotto controllo lo sversamento di idrocarburi nel fiume Lambro in Lombardia e limitare i possibili danni lungo il corso del Fiume Po. Gli esperti prevedono che l'ondata di materiale inquinante (olio compustibile) potrebbe interessare anche il tratto ferrarese nei prossimi giorni. Nel pomeriggio di oggi si è svolto un incontro di amministratori e tecnici in Prefettura. Domani (26feb10) è in programma una nuova riunione per definire provvedimenti e ordinanze.
comunicato del 25 febraio della Prefettura di Ferrara
In data odierna si è tenuta presso la Prefettura di Ferrara una riunione tesa ad affrontare il problema dello sversamento nel fiume Po di idrocarburi e che ha visto coinvolte le istituzioni competenti: Provincia, Comuni di Ferrara, Berra,Bondeno, Goro, Mesola, Ro, Vigili del Fuoco, Forze dell'ordine, Capitaneria di Porto, COFA, Regione Emilia - Romagna, Agenzia regionale per la protezione dell' ambiente ( ARPA), Azienda USL e Autorità d'ambito (ATO 6), Consorzi di bonifica Pianura di Ferrara e Burana, HERA s.p.a. e CADF s.p.a., Coordinamento di volontariato protezione civile e Polo chimico. Sono state affrontate diverse questioni connesse all' emergenza in atto ed in particolare l'approvvigionamento ad uso idropotabile in considerazione del fatto che tutti i comuni della provincia sono alimentati prevalentemente con acqua prelevata dal fiume Po.
E' stata data assicurazione da parte degli uffici preposti agli esami igienico-sanitari - Azienda USL ed ARPA - nonché degli enti gestori del servizio idrico - HERA s.p.a e CADF s.p.a - sull'incremento dei controlli analitici effettuati sull' acqua prelevata ed immessa in rete.
Peraltro si sottolinea che sia HERA s.p.a. che CADF s.p.a., possono attingere da acque sotterranee attraverso appositi pozzi e sono dotati di serbatoi ove sono accumulate le acque da utilizzare in casi di emergenza. In considerazione di ciò si può assicurare che l'acqua erogata dai rubinetti è potabile. Qualora eventualmente la stessa non risultasse più sicura ne verrà immediatamente sospesa la fornitura.
comunicato del 24 febbraio 2010
Hera: Pronto il piano di emergenza per garantire l'approvvigionamento dell'acqua potabile
I tecnici Hera presidiano l'impianto di prelievo e potabilizzazione di Pontelagoscuro nel caso arrivi nei pressi della centrale di potabilizzazione di Pontelagoscuro l'onda scura dal fiume Lambro. La Protezione Civile dell'Emilia Romagna ha attivato la fase di attenzione per tenere sotto controllo lo sversamento di idrocarburi nel fiume Lambro e limitare i possibili danni nel Fiume Po. Gli esperti prevedono che l'ondata di materiale inquinante (olio compustibile) potrebbe interessare anche il tratto ferrarese nei prossimi cinque giorni.
Questo il comunicato diffuso da Hera relativamente all'impianto di prelevamento e potabilizzazione dell'acqua di Pontelagoscuro.
I tecnici Hera presidiano l'impianto di prelievo e potabilizzazione di Pontelagoscuro nel caso arrivi nei pressi della centrale di potabilizzazione di Pontelagoscuro l'onda scura dal fiume Lambro
Tutti i tecnici di Hera del presidio di Pontelagoscuro sono stati allertati e stanno costantemente monitorando la situazione del fiume Po per prevenire l'emergenza che si potrebbe originare a causa del materiale che riversatosi dal fiume Lambro potrebbe transitare di fronte alla Centrale di Pontelagoscuro.
Inoltre sono stati intensificati i controlli dell'acqua prelevata dal fiume, essi vengo attuati, con elevata frequenza, a ciclo continuo 24 ore su 24. Nel caso venisse rilevata qualche anomalia si provvederà a interrompere immediatamente il prelievo dall'alveo del fiume e si ricorrerà all'invaso dei bacini di lagunaggio posti all'interno dell'impianto di potabilizzazione. Tali bacini, che sono stati portati al livello massimo della capacità di accumulo, consentono di mantenere l'erogazione dell'acqua alle utenze a pressione normale o leggermente variata per alcuni giorni, con autonomia di prelievo dal Po. Tale autonomia unita alla possibilità di attingere acqua dai pozzi golenali potrà consentire di attendere il passaggio del fronte anomalo garantendo l'approvvigionamento idrico al bacino d'utenza.
Si consideri comunque che le bocche di presa delle pompe sono poste a circa 4 metri dalla superficie dell'acqua e che in tali condizioni l'acqua prelevata potrebbe comunque risultare normalmente utilizzabile.
Hera, di concerto con la Protezione Civile, ha posto in essere un monitoraggio continuo della situazione al fine di prevenire i possibili inconvenienti ed attivare piani di emergenza sull'opera di presa a fiume. (a cura di Hera spa)