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AMBIENTE - Ass. Balboni: "coniugando lavori utili per la collettività e difesa dell'ambiente otteniamo un risultato duplice e virtuoso"

Cura del verde e inclusione sociale: al via a Ferrara un nuovo progetto di reinserimento lavorativo che impegnerà i detenuti nella manutenzione di parchi e aiuole

15-06-2022 / Giorno per giorno

A Ferrara il reinserimento sociale dei detenuti passa anche attraverso il lavoro di cura dell'ambiente e del verde urbano. Con una convenzione, approvata ieri dalla Giunta municipale, il Comune di Ferrara, la Casa Circondariale cittadina e le associazioni: "La Voce degli Alberi", "Fare Verde", "Difesa Ambientale Estense", "Ferrara Progea Aps", Associazione K, cooperativa sociale Il Germoglio Onlus, Rete Lilliput Ferrara e Comunitá di Pratiche "Green Team", assieme a Zerbini Garden, si apprestano, infatti, a dare il via a un nuovo progetto per l'affidamento ad alcuni detenuti di piccoli lavori di manutenzione e messa a dimora di piante in una serie di aree verdi del territorio comunale.
L'iniziativa dal titolo 'Manutenzione e piantagione solidale' avrà una durata di due anni e coinvolgerà una decina di partecipanti, individuati dall'Amministrazione della Casa Circondariale di Ferrara.

"Questo progetto - spiega l'assessore comunale all'Ambiente Alessandro Balboni - unisce due aspetti molto importanti per la nostra città, ossia la solidarietà e la difesa dell'ambiente. Le modalità previste all'interno di questo progetto per le attività di forestazione urbana non hanno precedenti a Ferrara: il loro valore aggiunto sta nell'unire associazioni ambientaliste, Amministrazione comunale, Direzione della Casa circondariale e carcerati, per la giusta causa della difesa dell'ambiente. Coniugando il reinserimento in società e lavori utili per la collettività e l'ambiente otteniamo un risultato duplice e virtuoso".

Intento della convenzione è, infatti, quello di rispondere al bisogno di reinserimento e integrazione sociale delle persone sottoposte a misure di esecuzione penale attraverso la realizzazione di un progetto finalizzato, da un lato, ad individuare percorsi di accompagnamento al lavoro di alcuni detenuti e, dall'altro, a sensibilizzare la cittadinanza, attraverso le attività delle associazioni di volontariato, ai temi ambientali, dell'inclusione sociale e della solidarietà tra le persone.

Tra le mansioni previste per i partecipanti figurano: la creazione e la cura di piccole aiuole, la messa a dimora di nuove essenze arboree, l'annaffiature di piante, piccole potature e la pulizie di aree verdi da foglie, plastiche e altri rifiuti abbandonati.

In base alla convenzione, il Comune di Ferrara, con il proprio Ufficio Verde si occuperà di fornire attrezzature e indicazioni tecniche per la corretta messa a dimora delle alberature; mentre le associazioni di volontariato si occuperanno di fornire ai detenuti un calendario settimanale delle operazioni da eseguire nelle diverse aree verdi; garantiranno il proprio supporto ai detenuti e metteranno a disposizione gli attrezzi necessari per le diverse attività inserite nel calendario; garantiranno la presenza di uno o più volontari sui luoghi di lavoro per tutta la durata delle operazioni di manutenzione e compileranno un diario giornaliero delle attività svolte, da inviare all'Amministrazione carceraria.

"La valenza trattamentale del progetto - conclude il direttore della Casa circondariale di Ferrara Nicoletta Toscani - si evidenzia nell'opportunità offerta ai detenuti di avvicinarsi alla comunità esterna con un'attività di pubblica utilità che, attraverso il rispetto dell'ambiente, insegna la condivisione delle regole sociali ed il recupero di valori quali la solidarietà ed il rispetto del bene comune".