GIORNO DELLA MEMORIA E DELLA PACE - Serata teatrale venerdì 20 gennaio alle 20.45 al 'Quadrifoglio' di Pontelagoscuro
'I giovani e la storia', dalla memoria un messaggio di pace contro guerre e ingiustizie
18-01-2012 / Giorno per giorno
Si propone di coniugare la memoria con i valori della pace e della non violenza con tema 'I giovani e la storia: una lettura attraverso la memoria e le esperienze vissute. Perché nulla vada perduto' la serata di immagini, letture e messaggi di pace in programma venerdì 20 gennaio (alle 20.45) al teatro del Centro sociale "Il Quadrifoglio" di Pontelagoscuro (via Savonuzzi 54).
L'iniziativa, che sarà animata prevalentemente da adolescenti e giovani, è voluta per celebrare per il settimo anno consecutivo il Giorno della Memoria e della Pace da parte del comitato 'Insieme per la qualità della vita', del Centro Sociale di Barco, di ANPI e Circoscrizione 3.
Presenterà la serata, ad ingresso libero, G. Paolo Giberti. Interverranno i ragazzi di Gibo, dell'Urlo e della parrocchia di San Pio X, gli alunni dell'Istituto comprensivo Cosmè Tura, il gruppo A.S.D. "Play & Sport Ferrara" di Silvia Sarto e il "Piccolo Ensemble" Carducci di Alessandra Morelli. Parteciperanno inoltre Paola Boldrini (presidente della Circoscrizione 3), Daniele Civolani (ANPI provinciale), Marco Ascanelli (ANPI-Barco), Flavio Rabar (Associazione Partigiani Cristiani), Anna Quarzi (direttore dell'Istituto di Storia Contemporanea), Valeria Rustici (Emergency) e Paola Pirani (Amnesty International).
LA SCHEDA - (a cura di G. Paolo Giberti) E' nostro dovere ricordare la giornata della memoria (27 gennaio), perché soprattutto ci dà la possibilità di rileggere la storia con gli occhi e il cuore dei ragazzi, così da costruire un percorso attraverso le esperienze vissute, alle volte tragiche e atroci di chi ha combattuto per la pace, per la libertà e contro le ingiustizie.
In ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico, dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, ma anche degli zingari, omosessuali, disabili, oppositori politici, religiosi. L'odio razziale, sempre in agguato, può farci ricadere negli orrori di un passato che non possiamo dimenticare. Perché ciò non accada mai più è necessario, da parte di tutti, un forte impegno educativo rivolto a promuovere valori quali il rispetto della persona umana e della vita, il senso di responsabilità, di solidarietà, lo spirito di accoglienza e la volontà di dialogo. I tempi drammatici che stiamo vivendo ci chiamano ad essere pazienti e operosi costruttori di pace. Auschwitz ha lasciato un segno indelebile e ancora non riusciamo a capire il perché la Shoah sia avvenuta. Insegnare la Shoah ed educare alla comprensione della Shoah non è facile. Il punto di partenza può essere quello di confrontare noi stessi con Auschwitz.
Auschwitz interroga ogni uomo sul rapporto con l'altro uomo: solo insegnando a fare memoria possiamo aprirci al perdono, alla speranza, ad essere contro tutte le violenze.
Rinnovare il ricordo è l'unico modo per salvare la memoria e per recuperare la dignità umana.
Una serata teatrale animata prevalentemente da adolescenti e giovani, che si ritrovano per non dimenticare le vittime della follia nazista, per conservare vivo il ricordo di un tragico periodo della nostra storia, ma anche per lanciare un messaggio di pace contro tutte le guerre, contro il terrorismo e contro le ingiustizie.