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AMBIENTE - Comune, Provincia e Ifm firmano l'accordo: "impegno comune per rispondere alle emergenze ambientali e garantire lo sviluppo del Polo industriale di Ferrara"

Emergenza idrica e Petrolchimico: un progetto per ridurre del 40% il prelievo di acqua dal Po

29-07-2022 / Giorno per giorno

Migliorare il ciclo idrico per ridurre di oltre il 40% il prelievo dal Po dell'acqua necessaria al funzionamento del Polo Industriale e Tecnologico di Ferrara. È questo il progetto bandiera dell'Accordo sottoscritto oggi da Comune di Ferrara, Provincia e IFM in rappresentanza di tutte le società coinsediate nel Polo, a conclusione del Tavolo Tecnico istituito dal Comune come capofila, a seguito di un ordine del giorno bipartisan, votato all'unanimità dal Consiglio Comunale e dal Consiglio Provinciale.

Il Tavolo Tecnico si è insediato il 6 aprile 2022 e ha lavorato con una innovativa "ottica di sito', finalizzata ad individuare progetti, condivisi tra tutte le società coinsediate e gli enti territoriali, utili ad abbassare il metabolismo basale dell'intero sito industriale e a migliorarne l'efficientamento energetico, con ricadute positive direttamente misurabili sull'intero territorio.

Una volta analizzate le criticità più impellenti, sono stati individuati sei interventi di efficientamento energetico (vedi elenco a fine nota) tra cui il più attuale, anche in termini di fattibilità, è proprio il Revamping del ciclo idrico, ossia un percorso di miglioramento dell'utilizzo delle acque necessarie al funzionamento del sito industriale che garantirà la riduzione del 40% del prelievo di acqua giornaliero, che ad oggi varia dai 2.400 ai 3.300 m3/ora, prelevati a profondità sempre maggiori a causa della siccità.

"Siamo orgogliosi di sottoscrivere questo accordo che ci impegna a promuovere progetti importanti e condivisi con tutte le realtà produttive del Polo Chimico. A fronte delle attuali emergenze e della congiuntura che il settore della Chimica sta vivendo, Ferrara risponde con un lavoro di squadra che va al di là degli schieramenti politici e delle logiche divisive e con uno sforzo comune che proseguirà nei prossimi mesi. Il nostro obiettivo è garantire il futuro del Polo Industriale e Tecnologico, puntando ad un nuovo modello di sviluppo all'insegna della sostenibilità - spiegano il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri e il presidente della Provincia di Ferrara Gianni Michele Padovani -. Ringraziamo tutti i tecnici e i professionisti che in questi mesi hanno condiviso le progettualità e siamo pronti a confrontarci con altri enti per individuare, insieme, le giuste risorse per realizzarle. In particolare il progetto di Revamping del ciclo idrico può e deve trovare il giusto riscontro, vista la gravissima situazione che il nostro grande fiume sta vivendo. Già dalle prossime settimane ci impegneremo per questo, insieme a tutti gli attori del territorio che saranno interessati a sostenere il progetto".

"Attualmente i prelievi di acqua dal fiume Po per uso industriale hanno una portata annua di circa 17 milioni di mc/anno e avvengono attraverso un'opera di presa realizzata in località Pontelagoscuro che porta al collettamento presso lo stabilimento attraverso il condotto denominato Bonna e alla sua distribuzione alle diverse Società coinsediate nel Polo - spiega Paolo Schiavina, amministratore delegato Ifm Spca che gestisce direttamente il ciclo idrico per tutte le imprese -. Fino ad oggi, una volta utilizzate e depurate, le acque usate dalle imprese del Polo vengono scaricate nel sistema fognario, mentre l'obiettivo del progetto è recuperare parte delle acque scaricate per reimmetterle nel circuito delle acque industriali di sito e ridurre di conseguenza la quantità di acqua prelevata dal fiume Po. La quantità di acqua che potrebbe essere recuperata è pari a circa 7 Mln di mc/anno, riducendo così il prelievo da 17 mln di mc/anno a 10 mln di mc/anno che corrisponde ad una riduzione percentuale che va dal 41% a percentuali anche più elevate se si aggiunge l'efficientamento degli impianti privati. Si tratta di un progetto già approfondito con studio di fattibilità, che potrebbe essere messo a cantiere già nel 2023".

"Gli effetti della crisi climatica sono tristemente sotto gli occhi di tutti - interviene l'assessore all'Ambiente di Ferrara Alessandro Balboni - ed è necessario un intervento tempestivo e collettivo per ridurre l'impatto dell'attività umana sull'ambiente. Da questo punto di vista i progetti ideati per efficientare i processi di produzione delle aziende insediate nel petrolchimico avranno un duplice risultato: da un lato si riducono consistentemente i consumi energetici e idrici, e quindi si ottiene un miglioramento dell'impatto ambientale, e dall'altro il nostro territorio diventerà più attrattivo per le possibilità di insediamento di nuove realtà economiche con una forte vocazione alla sostenibilità e alla transizione green".

"Il Polo Chimico di Ferrara deve rappresentare un punto vitale delle strategie che da parte del Governo, soprattutto del nuovo che uscirà dalle urne del prossimo 25 settembre, devono essere messe in campo per garantire il futuro della chimica italiana - aggiunge Francesco Colaiacovo, consigliere provinciale Pd e delegato al Tavolo per la Provincia -. Negli ultimi 20 anni, le aziende, gli enti locali, la Regione e il Governo sono stati capaci di sviluppare accordi di programma che hanno garantito innovazione e migliorato la sostenibilità del Polo Chimico di Ferrara. Il lavoro svolto dal Tavolo dimostra che siamo pronti ad affrontare le sfide a cui ci chiama la transizione ecologica, per questo auspichiamo l'azione decisiva del Governo per stabilire i tempi giusti di tale transizione, in modo da garantire la stabilità occupazionale e la continuità nelle filiere produttive di importanti comparti regionali, dal biomedicale a quello dell'auto".

L'accordo siglato garantisce l'impegno dei sottoscrittori per la promozione di tutte le progettualità emerse dal Tavolo, al fine di facilitarne la realizzazione. A questo scopo il documento prevede anche l'inserimento dei progetti all'interno di ulteriori programmazioni territoriali, sia regionali che nazionali. I progetti verranno, infatti, promossi come parte integrante del Progetto d'Area che la Regione Emilia Romagna, insieme all'Università di Ferrara, andrà a sviluppare nei prossimi mesi, relativo all'indirizzo industriale futuro del Polo Chimico di Ferrara. Contemporaneamente Comune di Ferrara e Provincia si impegnano ad individuare  tempi e modalità utili all'avvio dell'iter per la realizzazione di un nuovo Accordo di Programma che contenga tra gli obiettivi la concretizzazione dei progetti condivisi dal Tavolo.

I progetti di sito sono:
- Revamping del Ciclo idrico del Polo Chimico di Ferrara con interventi volti al recupero e riutilizzo delle acque di processo e meteoriche
- Produzione di energia da fonti rinnovabili e scambio sul posto
- Interventi di efficientamento energetico degli edifici
- Interventi di efficientamento energetico dei cicli
- Il Polo Chimico come protagonista nel PAESC del Comune di Ferrara
- Interventi per il recupero della materia prima

Le priorità di attuazione dei progetti sono state individuate in virtù dello stato di avanzamento della progettazione, delle tempistiche di realizzazione e in base alla capacità degli stessi di risolvere le criticità individuate.

Al Tavolo Tecnico hanno partecipato: Alessio Stabellini, dirigente Comune di Ferrara settore Ambiente; Luca Capozzi, dirigente Lavori Pubblici e Pianificazione territoriale Provincia di Ferrara; Alessia Pedrielli, Capo di Gabinetto del Sindaco di Ferrara; Alessandro Balboni, Assessore all'Ambiente del Comune di Ferrara; Francesco Colaiacovo, Consigliere Provinciale delegato del Presidente della Provincia, Paolo Schiavina amministratore delegato di IFM Scpa e i direttori e i tecnici delegati di Lyondell Basell Srl, Versalis SpA, Yara Italia SpA, SEF Srl, Eni Rewind, Celanese Srl, Sapio Srl, oltre a rappresentanti dell'Università di Ferrara e della Regione Emilia Romagna.

In allegato il testo integrale dell'Accordo

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